GP Italia 1998: per fermare Hakkinen ci vuole una doppietta
Il week end monzese risente ancora dell’incidente occorso in Belgio tra Schumacher e Coulthard.
Ma cosa è successo tra i due da influenzare anche il week end della corsa successiva?
Lo scozzese, doppiato, decide di rallentare improvvisamente col risultato di farsi tamponare dalla Ferrari che, oltre a rischiare la vita, perde una corsa vinta.
Al sabato Schumacher riesce a strappare la pole, stupendo il proprio muretto e il pubblico occorso numeroso sugli spalti monzesi.
Todt, nelle interviste di rito, esalta il proprio pilota raccontandolo capace di non farsi demoralizzare dagli eventi e autore di una prestazione maiuscola e inaspettata.
Alla partenza del GP d’Italia 1998, il tedesco sciupa la pole facendosi passare dalle McLaren, dalla Williams del campione del mondo e dal compagno Irvine.
Con Schumacher sesto, nelle tribune i tifosi rimangono di sasso forse perchè hanno ancora negli occhi il GP dello scorso anno quando il tedesco non riuscì a rimontare dal sesto posto e autore di una gara scialba.
Quest’anno le cose sono diverse.
Schumacher sfodera una grinta di altri tempi e in un giro passa la Williams di Villeneuve e si mette in scia al compagno di squadra che gli lascia strada facendolo andare a caccia delle McLaren in testa.
Quando le posizioni sembrano cristallizzate, il dieci cilindri di Coulthard, senza nessun preavviso, si rompe e Hakkinen, forse distratto da qualche comunicazione dai box, ha un incertezza alla seconda variante permettendo a Schumacher di affiancarlo e superarlo andando a prendersi il comando della gara.
La corsa monzese vive del duello tra Ferrari e la McLaren che sfrecciano a 340 kmH in rettilineo, poi, improvvisamente la monoposto di Hakkinen comincia ad avere dei problemi e arriva lungo sempre alla seconda variante.
La McLaren del finlandese comincia ad avere dei problemi e non riesce a resistere al ritorno di Irvine e di Ralf Schumacher che lo relegano al quarto posto perdendo punti importanti nel suo duello col tedesco della Ferrari.
Con la sesta vittoria stagionale al GP d’Italia 1998, Schumacher riesce ad agganciare Hakkinen in testa alla classifica e sprona la squadra a dare il massimo nelle prossime gare sicuramente decisive per il titolo.