GP Messico 2019, vince Hamilton ma non basta
Il terzo posto di Bottas non permette al britannico di conquistare a Mexico City il titolo. Secondo Vettel, quarto Leclerc
È stato un GP del Messico ricco di emozioni. Lewis Hamilton trionfa sul tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez, davanti a Sebastian Vettel, secondo, e Valtteri Bottas, terzo.
Anche se nei giri finali del GP Messico, la Ferrari del tedesco si è avvicinata a Hamilton, sul gradino più alto del podio è salito proprio il pilota inglese della Mercedes.
Le qualifiche del GP del Messico 2019
Una penalità mischia le carte in tavola e rende la gara ancora più infuocata. Tra voglia di riscatto e con un titolo ancora in ballo, i colpi di scena sicuramente non mancheranno!
A Mexico City abbiamo assistito ad una qualifica tiratissima che ha visto l’olandese della Red Bull conquistare la pole position, ma per non aver rallentato alla doppia bandiera gialla causata dallo spaventoso incidente di Valtteri Bottas, dovrà scontare una penalità, che lo retrocede di tre posizioni sulla griglia di partenza, perciò partirà dalla quarta posizione oggi, accanto a Lewis Hamilton.
Così Charles Leclerc partirà dalla pole affiancato da Sebastian Vettel. La delusione di Max Verstappen è palpabile, anche se in merito a tale penalità vi sono pareri discordanti, perché c’è chi avrebbe voluto una punizione ancora più severa, dato che la questione sicurezza non andrebbe mai trascurata. Sicuramente le polemiche non finiranno certo qui, anzi, e oggi si prospetta veramente una gara on fire. Tra voglia di riscatto e con un titolo ancora in ballo, i colpi di scena non mancheranno!
La griglia di partenza del GP Messico 2019
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri |
---|---|---|---|---|---|
1 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | 01:15.024 | 19 |
2 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 01:15.170 | 18 |
3 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:15.262 | 20 |
PEN | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:14.758 | 16 |
5 | 23 | Alexander Albon |
Red Bull | 01:15.336 | 18 |
6 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 01:15.338 | 18 |
7 | 55 | Carlos Sainz Jr |
McLaren | 01:16.014 | 19 |
8 | 4 | Lando Norris |
McLaren | 01:16.322 | 22 |
9 | 26 | Daniil Kvyat |
Toro Rosso | 01:16.469 | 22 |
10 | 10 | Pierre Gasly |
Toro Rosso | 01:16.586 | 22 |
11 | 11 | Sergio Pérez |
Racing Point | 01:16.687 | 14 |
12 | 27 | Nico Hulkenberg |
Renault | 01:16.885 | 14 |
13 | 3 | Daniel Ricciardo |
Renault | 01:16.933 | 14 |
14 | 7 | Kimi Räikkönen |
Alfa Romeo Racing | 01:16.967 | 14 |
15 | 99 | Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo Racing | 01:17.269 | 14 |
16 | 18 | Lance Stroll |
Racing Point | 01:18.065 | 8 |
17 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 01:18.436 | 9 |
18 | 8 | Romain Grosjean |
Haas | 01:18.599 | 9 |
19 | 63 | George Russell |
Williams | 01:18.823 | 10 |
20 | 88 | Robert Kubica |
Williams | 01:20.179 | 9 |
La strategia condanna Leclerc e incorona Lewis, che però per la festa iridata dovrà aspettare gli USA
“Maximum power available”: a rasserenare Hamilton nelle battute finali ci pensa l’ingegnere Mercedes, che garantisce al britannico la mappatura più idonea per spremere al massimo la W10 quando il vantaggio su Vettel oscilla attorno ai 2″. La mossa vincente del britannico è il tempismo con cui effettua la sua unica sosta, che gli permette di costruire un margine cuscinetto su Seb, anche lui su una strategia a pit stop unico.
Per il britannico la festa è a metà, perché se è vero che vince la corsa, dall’altro lato deve rimandare la festa iridata a Austin. Bottas infatti è terzo dietro a Vettel, quindi il finlandese perde solo 10 punti dal britannico: troppo poco, perché per coronare il mondiale Lewis doveva guadagnarne 14. Quarto posto (e fastest lap) per Leclerc, quinto Albon e sesto Verstappen, autore di una gara travagliata. Il monegasco invece paga la strategia a due soste (medium-medium-hard), rivelatesi la meno indicata. Chiudono la top ten Perez, 7° davanti a Ricciardo, autore di un primo stint di circa 50 giri con le hard (!), poi le due Toro Rosso di Kvyat e Gasly, 10°
LA CRONACA
Partenza lineare per le Ferrari, che mantengono le prime due posizioni mentre dietro di loro succede di tutto: Hamilton e Verstappen finiscono ai ferri corti perdendo tempo, così ne approfittano Albon che si porta 3° e Sainz 4°. Lewis sprofonda 5°, mentre Max addirittura 8°. Nella foga del recupero, l’olandese tenta un sorpasso su Bottas, che gli pizzica la posteriore destra costringendolo a un pit stop che fa sprofondare il pilota Red Bull in fondo al gruppo. Gara travagliata quella di Verstappen, che durante la rimonta subirà anche un piccolo contatto contro la Haas di Magnussen.
Guai anche per Norris, che al giro 13 si ferma ma rientra con una ruota mal fissata, dovendo ripetere il pit stop e sprofondando nei bassifondi. Stessa sorte per Giovinazzi, vittima al 23esimo passaggio di un pit stop sfortunato, anche se il pilota pugliese riesce a perdere meno tempo rispetto a Norris.
Il giro dopo si ferma Hamilton, che nella girandola delle soste guadagna il terzo posto momentaneo ai danni di Albon, che aveva effettuato il pit stop alcuni giri prima rimanendo però bloccato nell’out lap dietro Sainz. In testa c’è Vettel davanti a Bottas, mentre Leclerc, fermatosi per la sosta al 16esimo passaggio, segue al terzo posto. Tra il giro 37 e il 38 cambiano pneumatici anche Bottas e Vettel, che come Hamilton montano gomma dura per terminarci la corsa, riconsegnando la leadership a Leclerc. Leadership effimera, visto che il monegasco al 44esimo passaggio deve effettuare la sua seconda sosta (più lunga del solito: 6″2), dove monta il compund più duro (obbligatorio per regolamento) dopo che nei primi due stint aveva calzato gomma media.
Nel finale, Hamilton si ritrova davanti a tutti, grazie sia alla strategia a una sosta sia al tempismo perfetto con cui ha effettuato il suo unico stop, che gli ha permesso di sopravanzare Vettel. Nelle battute finali, a Lewis basta gestire i 2″5 di margine, con la consapevolezza di avere la mappatura più aggressiva per contenere il tedesco della Ferrari, marcato da vicino da Bottas.
Lewis Hamilton: “Oggi è stato davvero eccezionale!“
“Innanzitutto voglio applaudire questo pubblico incredibile. Credo che l’atmosfera che si respira qui in Messico sia la più bella mai vista. Il risultato di oggi è stato davvero eccezionale. Devo ringraziare enormemente il mio team, le persone che sono qui e chi continua a lavorare sodo a casa. Pensavamo di essere dietro ai nostri avversari, più in difficoltà, ma abbiamo tenuto duro e anche se ho avuto un danno in partenza sono andato avanti. Il mio secondo o stint è stato davvero lungo e sono davvero grato per la giornata di oggi. È stato tutto fantastico. Mi piace gareggiare e vivere una gara alla volta. Era da tempo che desideravo vincere il GP del Messico ma abbiamo sempre avuto delle difficoltà che mi hanno impedito di passare per primo sotto la bandiera a scacchi. Oggi la macchina e il team sono stati perfetti e tenere dietro la Ferrari non è stato facile.”
Sebastian Vettel: “AVREMMO POTUTO OSARE DI PIÙ”
“Sorprendentemente le gomme dure hanno funzionato molto bene ed è stata una gara molto intensa. Sono riuscito a tenere Bottas alle spalle anche se mi ha messo parecchia pressione addosso. Hamilton ha avuto una costanza eccezionale tutta la gara. Siamo riusciti ad avvicinarci solo nel finale ma non è stato abbastanza. Sono contento perché è stata una bella gara. A livello di strategia forse avremmo potuto osare di più per provare a vincere ma è stato comunque un GP Messico positivo”.
Valtteri Bottas: “MEGLIO RISPETTO A IERI”
“Rispetto a ieri è stato un bel risultato e sono molto contento del passo mostrato in gara. In partenza ho avuto qualche problema: ho perso un paio di posizioni e ho dovuto rimontare ma oggi è stata una gran bella gara e sono riuscito a migliorare la mia posizione iniziale e quindi non posso che essere contento. Sento di avere il passo e la fiducia e sono felice di questa monoposto. Spero di proseguire su questa strada“.
GP Messico 2019: l’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:36:48.904 | 71 |
01:19.461 |
66 |
3 |
25 |
2 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 01:36:50.670 | 71 |
01:19.381 |
68 |
2 |
18 |
3 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 01:36:52.457 | 71 |
01:19.494 |
66 |
4 |
15 |
4 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | 01:36:55.272 | 71 |
01:19.232 |
53 |
1 |
13 |
5 | 23 | Alexander Albon |
Red Bull | 01:37:10.303 | 71 |
01:19.325 |
48 |
5 |
10 |
6 | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:37:57.711 | 71 |
01:20.406 |
65 |
4 |
8 |
7 | 11 | Sergio Pérez |
Racing Point | 01:38:02.723 | 71 |
01:20.485 |
70 |
11 |
6 |
8 | 3 | Daniel Ricciardo |
Renault | 01:38:03.828 | 71 |
01:20.146 |
53 |
13 |
4 |
9 | 10 | Pierre Gasly |
Toro Rosso | 01:37:12.191 | 70 |
01:19.530 |
53 |
10 |
2 |
10 | 27 | Nico Hulkenberg |
Renault | 01:37:16.515 | 70 |
01:20.791 |
59 |
12 |
1 |
11 | 26 | Daniil Kvyat |
Toro Rosso | +1 lap | 70 |
01:19.905 |
48 |
9 |
0 |
12 | 18 | Lance Stroll |
Racing Point | 01:37:21.215 | 70 |
01:20.922 |
68 |
16 |
0 |
13 | 55 | Carlos Sainz Jr |
McLaren | 01:37:24.231 | 70 |
01:20.311 |
66 |
7 |
0 |
14 | 99 | Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo Racing | 01:37:45.156 | 70 |
01:21.014 |
65 |
15 |
0 |
15 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 01:36:50.489 | 69 |
01:21.682 |
20 |
17 |
0 |
16 | 63 | George Russell |
Williams | 01:37:36.095 | 69 |
01:21.286 |
69 |
19 |
0 |
17 | 8 | Romain Grosjean |
Haas | 01:37:40.796 | 69 |
01:21.581 |
68 |
18 |
0 |
18 | 88 | Robert Kubica |
Williams | 01:37:50.095 | 69 |
01:20.696 |
63 |
20 |
0 |
RIT | 7 | Kimi Räikkönen |
Alfa Romeo Racing | 01:21:35.285 | 58 |
01:20.082 |
55 |
14 |
0 |
RIT | 4 | Lando Norris |
McLaren | 01:09:26.792 | 48 |
01:21.643 |
46 |
8 |
0 |