GP Monaco 1987: la F1 in attivo
Il quarto Gran Premio della stagione 1987 ha come teatro il palcoscenico più suggestivo: Monaco.
In quella stagione la macchina dominatrice era senza dubbio la Williams-Honda ma, a dispetto di una vettura imbattibile, le dinamiche e gli scricchiolii interni alla squadra portarono la Honda a guardarsi in giro. Già nella stagione in corso aveva deciso di motorizzare l eterna rivale della Williams ovvero la Lotus. L’ex team di Chapman attira la Honda per il palmares ma soprattutto per la presenta di Senna, gioiello che la Honda non vuole perdere.
Per poter schierare una monoposto motorizzata Honda, la Lotus rinnega il suo sponsor storico, la JPS e il colore nero per sposare un giallo e lo sponsor Camel .
La Lotus portava in pista per la prima volta il sistema a sospensioni attive, un artefatto che porta la vettura a mantenere un assetto costante tenendo l’altezza da terra invariata. La bontà della soluzione pensata da tecnico Ducarouge ha nelle stradine di Montecarlo il banco prova più importante o, come dice Senna, un esame di maturità.
La quarta prova iridata si apre però con un brivido. Durante le prove del giovedì, la Ferrari di Michele Alboreto incappa in un brutto incidente con Danner e la sua Zackspeed. La Ferrari decolla e si distrugge. Fortunatamente il pilota italiano riporta solo forti contusioni a gambe e piedi mentre Danner, ritenuto responsabile, viene squalificato per tutta la durata del weekend.
Come ampiamente previsto, le Williams la fanno da padrone ma a incunearsi tra le macchine inglesi durante le qualifiche, è una sagoma gialla. La stessa sagoma gialla strappa la pole position provvisoria lasciando sgomenta la squadra di Grove per questa dimostrazione di forza. Nigel Mansell, mai domo, complice un tracciato stranamente libero da macchine e traffico, si rituffa in pista per cercare di conquistare quello che riteneva spettargli di diritto: la pole position.
Dopo il giro di lancio la Williams numero 5 di porta in testa al tabellino dei tempi, cogliendo controtempo Senna, che a tempo ormai finito non può che accettare il verdetto della pista.
In tutto questo sfavillare di giallo, la Ferrari brilla di un rosso sbiadito, il povero Alboreto si riesce a qualificare quinto a tre secondi dalla pole position !!!!
Come spesso accade a Monaco, la corsa non lascia trasparire emozioni: al via Williams e Lotus pprendono il largo con Mansell in testa che sembrava poter vincere facilmente . Senna, rimasto tranquillo in seconda posizione , improvvisamente accelera il ritmo. Mansell risponde impostando la gara in un duello di nervi volto a chi sbaglia prima, quando al trentesimo giro ecco la Williams rallentare: un calo di potenza obbliga l’inglese ai box da dove non riesce più a ripartire.
Da quel momento Senna comanda la corsa con autorità e autorevolezza.
L’ultimo colpo di scena lo riserva il motore Porche della McLaren, Infatti a due giri dalla fine, la rottura del turbo priva Prost di un sicuro terzo posto. A ereditare la posizione è Alboreto con la Ferrari che, non andando mai oltre il limite della propria vettura, riesce a portarla al traguardo in modo dignitoso.
La prima vittoria di una macchina dotata di sospensioni attive apre una nuova era in F1. La Lotus potrà beneficiare dei vantaggi di questa tecnologia solo nei circuiti lenti in quanto il peso della vettura ed il motore privato della potenza originale (perché “assorbito” dal sistema delle sospensioni attive), resero la 99T una vettura non all’altezza delle Williams sulla scala dell’intero campionato.
Da quella vittoria, la Williams comincerà ad elaborare il proprio sistema di sospensioni intelligenti che qualche anno dopo l’avrebbe resa praticamente imbattibile!
L’ordine di arrivo del GP di Monaco 1987
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 12 | Ayrton Senna |
Lotus | 01:57:54.085 | 78 |
2 |
9 |
2 | 6 | Nelson Piquet |
Williams | 01:58:27.297 | 78 |
3 |
6 |
3 | 27 | Michele Alboreto |
Ferrari | 01:59:06.924 | 78 |
5 |
4 |
4 | 28 | Gerhard Berger |
Ferrari | +1 lap | 77 |
8 |
3 |
5 | 3 | Jonathan Palmer |
Tyrrell | +2 laps | 76 |
15 |
2 |
6 | 16 | Ivan Capelli |
March | +2 laps | 76 |
19 |
1 |
7 | 9 | Martin Brundle |
Zakspeed | +2 laps | 76 |
14 |
0 |
8 | 19 | Teo Fabi |
Benetton | +2 laps | 76 |
12 |
0 |
9 | 1 | Alain Prost |
McLaren | Engine | 75 |
4 |
0 |
10 | 11 | Satoru Nakajima |
Lotus | +3 laps | 75 |
17 |
0 |
11 | 25 | René Arnoux |
Ligier | +4 laps | 74 |
22 |
0 |
12 | 26 | Piercarlo Ghinzani |
Ligier | +4 laps | 74 |
20 |
0 |
13 | 14 | Pascal Fabre |
AGS | +7 laps | 71 |
24 |
0 |
RIT | 18 | Eddie Cheever |
Arrows | Overheating | 59 |
6 |
0 |
RIT | 17 | Derek Warwick |
Arrows | Gearbox | 58 |
11 |
0 |
RIT | 2 | Stefan Johansson |
McLaren | Engine | 57 |
7 |
0 |
RIT | 30 | Philippe Alliot |
Larrousse | Engine | 42 |
18 |
0 |
RIT | 7 | Riccardo Patrese |
Brabham | Electrical | 41 |
10 |
0 |
RIT | 21 | Alex Caffi |
Osella | Electrical | 39 |
16 |
0 |
RIT | 8 | Andrea de Cesaris |
Brabham | Suspension | 38 |
21 |
0 |
RIT | 5 | Nigel Mansell |
Williams | Turbo | 29 |
1 |
0 |
RIT | 24 | Alessandro Nannini |
Minardi | Electrical | 21 |
13 |
0 |
RIT | 4 | Philippe Streiff |
Tyrrell | Accident | 9 |
23 |
0 |
RIT | 20 | Thierry Boutsen |
Benetton | Transmission | 5 |
9 |
0 |
DNS | 23 | Adrián Campos |
Minardi | Non Starter | 0 |
0 |
|
EXC | 10 | Christian Danner |
Zakspeed | Excluded | 0 |
0 |