GP Portogallo 1987: McLaren festeggia a discapito di Maranello

Per la dodicesima gara della stagione 1987 la F1 vola ad Estoril, stretto circuito in Portogallo. Dopo il GP di Monza la classifica vede in testa Nelson Piquet su Williams motorizzato Honda. Ls Ferrari però, dal canto suo, vuole mostrare gli importanti aggiornamenti messi a punto durante il periodo estivo.
LE QUALIFICHE
La prima sorpresa del sabato è proprio la scuderia di Maranello, che grazie a Berger si porta a casa la pole position. Seguono Nigel Mansell, Prost, Piquet e il connazionale Senna. L’italiano Michele Alboreto si posiziona sesto su Ferrari, davanti a Patrese e Johansson. Chiudono con il nono e decimo posto Boutsen e un impressionante Teo Fabi su Benetton-Ford.
LA GARA

Alla partenza del GP del Portograllo 1987 è Mansell a prendere la prima posizione, ma al giro successivo Berger si riprende la posizione. Durante la partenza però diverse vetture si scontrano, causando diversi testacoda. In tutto ciò, mentre i commissari sono in pista per aiutare gli sfortunati piloti, la direzione gara di Amedee Pavesi non espone neanche una bandiera, rischiando di causare una catastrofe. Se infatti Berger non avesse rallentato in tempo dopo essersi accorto delle vetture oggi staremmo parlando d’altro.
A tutti i piloti viene detto che ci sarà una seconda partenza, dato il caos dei moltissimi incidenti (fortunatamente tutti poco gravi). Questa volta è Berger a prendere la prima posizione al via, seguito da Mansell, Piquet e Senna. Quest’ultimo però, a causa di un guasto alla centralina della sua Lotus, è costretto ad una sosta ai box che lo terrà occupato per qualche interminabile minuto. A fine corsa Nelson non risparmierà le critiche ad Ayrton, definendolo “il pilota più scorretto che abbia mai conosciuto”, data la sua indole a muoversi per la pista.
Con strada libera davanti a sé il brasiliano della Williams si appresta a superare anche il compagno di squadra, ma l’ennesimo motore ko del leone d’Inghilterra gli rende la vita facile. Alboreto intanto, che sa ben sfruttare la rinata vettura di Maranello, supera Piquet. La gioia di una tanto sperata doppietta Ferrari finisce in fretta, quando il brasiliano si riporta davanti al pilota milanese. Questi però si ritrova in prima posizione quando praticamente tutti i suoi inseguitori rientrano ai box. Dopo la sua sosta al 36esimo giro la situazione sembra ancora una volta rosea per la scuderia, visto il rientro in pista al secondo posto dietro Berger.
Due giri più tardi l’incubo sembra però ripetersi, quando Alboreto si vede costretto al ritiro per un problema alla trasmissione. Dopo aver superato uno splendido Fabi, Prost e Piquet si trovano ad inseguire Berger. Consapevole dei limiti della propria vettura l’austriaco guida in maniera delicata, per poter risparmiare gomme e carburante per gli attacchi successivi. La McLaren non si fa aspettare troppo e, a forza di giri veloci del francese, riesce ad assottigliare il distacco. Berger fatica non poco a contenere la furia del francese, che può contare su una vettura più performante. Le gomme al limite della Ferrari giocano un brutto scherzo in curva, quando il pilota cerca inutilmente di controllare il sovrasterzo della propria monoposto, finendo in testacoda. In questo modo Prost vola a vincere la sua 28esima corsa, seguito da Berger e Piquet.

POST-GARA
La gioia in casa Ferrari dura poco. Un secondo posto è certamente un buon risultato ( il migliore della stagione) ma di sicuro rispecchia poco le performance del weekend. Lo stesso Piero Ferrari si muove nervoso nei box “Perdiamo anche quando siamo i più forti” ammette amareggiato. Marco Piccinini invece, direttore sportivo del Team, è più contenuto “Se ci avessero detto un mese fa che il GP del Portogallo sarebbe finito in questo modo ci avremmo messo subito la firma“. Cerca anche di tenere alto il morale del pilota “Non mi sento di dare delle colpe a Berger. Ha cercato di contenere Prost….E’ stato bravo in ogni caso, la sua è stata una gara splendida comunque“. Con questa prestazione Prost si porta a 40 punti, ma Piquet allunga in classifica con 67 punti, con il primo inseguitore (Senna) a 14 punti.
L’ordine di arrivo del GP del Portogallo 1987
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
![]() |
01:37:03.906 | 70 |
3 |
9 |
2 | 28 | ![]() |
![]() |
01:37:24.399 | 70 |
1 |
6 |
3 | 6 | ![]() |
![]() |
01:38:07.201 | 70 |
4 |
4 |
4 | 19 | ![]() |
![]() |
Out of fuel | 69 |
10 |
3 |
5 | 2 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 69 |
8 |
2 |
6 | 18 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 68 |
11 |
1 |
7 | 12 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 68 |
5 |
0 |
8 | 11 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 68 |
15 |
0 |
9 | 16 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 67 |
22 |
0 |
10 | 3 | ![]() |
![]() |
+3 laps | 67 |
24 |
0 |
11 | 24 | ![]() |
![]() |
Out of fuel | 66 |
14 |
0 |
12 | 4 | ![]() |
![]() |
+4 laps | 66 |
21 |
0 |
13 | 17 | ![]() |
![]() |
+4 laps | 66 |
12 |
0 |
14 | 20 | ![]() |
![]() |
+6 laps | 64 |
9 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Injection | 54 |
13 |
0 |
RIT | 27 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 38 |
6 |
0 |
RIT | 9 | ![]() |
![]() |
Gearbox | 35 |
17 |
0 |
RIT | 22 | ![]() |
![]() |
Suspension | 32 |
26 |
0 |
RIT | 30 | ![]() |
![]() |
Engine | 31 |
19 |
0 |
RIT | 25 | ![]() |
![]() |
Radiator | 29 |
18 |
0 |
RIT | 21 | ![]() |
![]() |
Turbo | 27 |
25 |
0 |
RIT | 26 | ![]() |
![]() |
Ignition | 24 |
23 |
0 |
RIT | 23 | ![]() |
![]() |
Accident | 24 |
20 |
0 |
RIT | 5 | ![]() |
![]() |
Electrical | 13 |
2 |
0 |
RIT | 7 | ![]() |
![]() |
Engine | 13 |
7 |
0 |
RIT | 10 | ![]() |
![]() |
Accident | 0 |
16 |
0 |