1980-1989Formula 1On this day

GP San Marino 1983: viva l’Italia abbasso l’Italia

L’aria frizzante di fine aprile saluta la moltitudine di persone che, pian piano, va ad assieparsi lungo il circuito di Imola.
Una politica dei prezzi particolarmente favorevole ha consentito, nella giornata di venerdì, l’accesso ad ogni tribuna, consentendo ai tifosi di poter partecipare e supportare la…Ferrari…

Ricordo ancora l’emozione di quel giorno, seduto nella tribuna centrale: l’unico rumore era dato dal brusio degli spettatori, fino a quando una saracinesca si aprì ed uscì la Ferrari di Arnoux.

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Dopo pochi istanti un applauso salutò il ruggito del V6 di Maranello e, da quel momento, a parlare furono solo i motori delle macchine.

Alla fine della prima giornata di prove ad ottenere il miglior tempo fu proprio la Ferrari numero 28.

Il francese, arrivato a Maranello con la fama di “animale di velocità“, dopo qualche gara sembra non adattarsi alla sua rossa, tanto che in Ferrari non pochi storcevano il naso vedendo le sue prestazioni.

Ad Imola, quel giorno, Arnoux sembra un altro e nessuno riesce ad eguagliare i suoi tempi in pista: merito dell’aria di casa o della presenza di una nota attrice italiana nei box?

Per un ferrarista che strabilia, un altro, Patrick Tambay, è flagellato da continui problemi all’iniezione e comincia a temere qualche problema di affidabilità per la gara.

Al sabato, l’urlo del pubblico rappresenta la spinta in più per le rosse: Arnoux migliora ulteriormente il suo tempo sul giro, mentre Tambay si prende il terzo posto a pochi millesimi dalla seconda posizione di Piquet.

Il giorno della gara il circuito registra un tutto esaurito ed il tifo per Ferrari è, a dir poco, pazzesco.

Allo scattare del verde, complice Piquet fermo col cambio in panne, i due Ferraristi si ritrovano in testa.

Arnoux sembra staccare il compagno che deve guardarsi dal ritorno di Patrese al volante dell’unica Brabham in grado di vincere. Il pilota italiano, infatti, punta la Ferrari n° 27 e supera Tambay.

Il sorpasso viene salutato con un certo disappunto dal pubblico che, quando vede la Brabham avvicinarsi alla Ferrari in testa e superare la rossa alla Rivazza, si zittisce ed il circuito viene avvolto da un silenzio assordante.

Al giro 21 Arnoux si ferma ad effettuare il suo pit stop, il compagno Tambay riesce a risparmiare le gomme ed arriva fino al giro 32.

Patrese si ferma al 33 giro, ma ai box si crea un po’ di confusione e l’italiano torna in pista in seconda posizione staccato dalla Ferrari n° 27.

La rossa di Tambay fa sognare il pubblico, ma solo i più attenti però si rendono conto che alla staccata della Tosa la macchina ha degli strani rumori provenire dal motore, tanto che Patrese al 55 giro non fatica a strappargli la testa della gara.

tambay prost san marino 1983
© Wikipedia

La delusione del pubblico è tangibile, la Ferrari non ha la forza di reagire e Patrese sembra involarsi a vincere la corsa. Poche curve dopo, alla variante alta, l’italiano sbaglia la traiettoria uscendo di pista e danneggiando irreparabilmente la macchina.

Al passare della Ferrari in prima posizione, il pubblico si lascia andare in un tripudio di gioia, la Rossa in testa, pilotata da un francese, è più italiana di Patrese! Ma il turbinio di emozioni non si arresta: nello stesso punto Arnoux incappa in un testacoda, e solo la discesa verso le acque minerali permette al V6 di riavviarsi.

Tambay riesce ad aggiudicarsi il GP di San Marino 1983 in un tumulto di emozioni e dedica la vittoria al suo grande amico Gilles.

La rossa di Arnoux si deve accontentare di un onorevole terzo posto.

La vittoria della Ferrari mitiga solo in parte la delusione per il comportamento dei tifosi che sono stati pronti e coesi ad esultare al ritiro di Patrese reo unicamente di “rubare” la vittoria alla padrona di casa.

L’ordine di arrivo del GP di San Marino 1983

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 27 France Patrick Tambay
Italy Ferrari 01:37:52.460 60
3
9
2 15 France Alain Prost
France Renault 01:38:41.241 60
4
6
3 28 France René Arnoux
Italy Ferrari +1 lap 59
1
4
4 1 Finland Keke Rosberg
United Kingdom Williams +1 lap 59
11
3
5 7 United Kingdom John Watson
United Kingdom McLaren +1 lap 59
24
2
6 29 Switzerland Marc Surer
United Kingdom Arrows +1 lap 59
12
1
7 2 France Jacques Laffite
United Kingdom Williams +1 lap 59
16
0
8 30 Brazil Chico Serra
United Kingdom Arrows +2 laps 58
20
0
9 26 Brazil Raul Boesel
France Ligier +2 laps 58
25
0
10 23 Italy Mauro Baldi
Italy Alfa Romeo Engine 57
10
0
11 9 Germany Manfred Winkelhock
Germany ATS +3 laps 57
7
0
12 12 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Lotus Spun off 56
15
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Spun off 54
5
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Alfa Romeo Ignition 45
8
0
RIT 11 Italy Elio de Angelis
United Kingdom Lotus Handling 43
9
0
RIT 5 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Brabham Engine 41
2
0
RIT 25 France Jean-Pierre Jarier
France Ligier Radiator 39
19
0
RIT 4 United States Danny Sullivan
United Kingdom Tyrrell Collision 37
22
0
RIT 35 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Toleman Spun Off 27
14
0
RIT 31 Italy Corrado Fabi
Italy Osella Spun off 20
26
0
RIT 36 Italy Bruno Giacomelli
United Kingdom Toleman Suspension 20
17
0
RIT 8 Austria Niki Lauda
United Kingdom McLaren Spun off 11
18
0
RIT 34 Venezuela Johnny Cecotto
Hong Kong Theodore Spun off 11
23
0
RIT 3 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Tyrrell Collision 10
13
0
RIT 33 Colombia Roberto Guerrero
Hong Kong Theodore Spun off 3
21
0
RIT 16 United States Eddie Cheever
France Renault Turbo 1
6
0
DNQ 17 Chile Eliseo Salazar
United Kingdom RAM No Time 0

0
DNQ 32 Italy Piercarlo Ghinzani
Italy Osella No Time 0

0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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