1990-1999Formula 1On this day

GP San Marino 1990, la favola di Riccardo Patrese

Centoquarantamila spettatori, tribune assiepate e il tifo Ferrari che si tinge d’integralismo puro. Questa era Imola. Una Imola capace addirittura di inondare di fischi il padovano Riccardo Patrese, quando nel 1983 passò la Ferrari di Tambay rovinando – solo momentaneamente – la festa ferrarista. Ma un’opportunità per saldare i conti salta fuori sempre. E per ‘Riccardo cuor di leone‘, come lo chiama La stampa il giorno dopo, quell’opportunità arriva sette anni dopo.

GP di San Marino 1990
© Motorsport Images

È il 13 maggio 1990, anniversario importante perché quaranta anni prima la Formula 1 inaugurava la propria epopea in quel di Silverstone. C’è Imola a nobilitare quell’anniversario così significativo, in una stagione che nelle prime due corse ha fornito il giusto spot per richiamare sulle rive del Santerno l’orda ferrarista. Due vincitori diversi nelle prime due gare, ma soprattutto al volante della Rossa – la 641 F1, talmente bella da essere esposta al MoMA di New York – c’è il campione in carica Alain Prost. Che nel GP precedente ha rovinato la festa a Senna, sbancando Interlagos dopo che Ayrton aveva trionfato a Phoenix.

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I tifosi lo aspettano per la grande festa, ma rimarranno a bocca asciutta. Le qualifiche fanno da prologo all’andazzo della domenica: le Rosse sono relegate in terza fila, con Mansell quinto e Prost a seguire. Non andrà tanto meglio il giorno dopo, in una corsa che ne regala di ogni nei primi minuti, per poi vivere della sfida tra Berger e Patrese. Fin dal via, non mancano i momenti controversi. Berger (che scatta secondo dietro il solito Senna) e Boutsen si muovono prima che si spenga il rosso, eppure la passano indenni.

Senna arriva comunque alla Tosa al comando, mentre dietro Mansell, in uscita dal Tamburello, piazza le ruote sull’erba, sollevando un polverone che fa fuori in un colpo solo Nakajima, Capelli e Moreno. Al quarto passaggio, la prima svolta della corsa: Ayrton finisce sulla ghiaia della Rivazza con il cerchione fuori uso (forse per colpa dei detriti lasciati dall’incidente iniziale).

Fuori Senna, in testa ci va Boutsen, ma dura poco perché il suo motore fa le bizze, costringendolo al ritiro. A rinfocolare le speranze ferrariste ci pensa il funambolico Mansell, che verso metà gara attacca il battistrada Berger poco dopo il Tamburello. E via di polemiche, perché Gerhard chiude Nigel a oltre 300 all’ora, costringendo il britannico a uno spettacolare testacoda. “Credevo fossimo amici, mi spiace avere cambiato idea su Berger” lo attaccherà Mansell ai microfoni. Il sogno rosso finisce lì: un po’ di terriccio si infila infatti nei radiatori della Ferrari, innalzando la temperatura dell’olio fino a comportare il ritiro di Mansell. Fuori Nigel, crollano le speranze ferrariste, visto che Prost naviga in un anonimo quarto posto, con cui chiuderà la gara.

CI PENSA PATRESE

C’è però un’ultima carta che veste i colori italiani: è Riccardo Patrese. Il padovano prende ritmo e con la sua Williams-Renault attacca Berger, guadagnando la leadership, che non lascerà più. Stavolta Imola sarà dolce con lui, anche se lo speaker dell’autodromo, sul podio, si lascia andare: Pensate se oggi avesse vinto un italiano su una Ferrari…. Riccardo risponde pacato: “Va bene così, anche se ammetto che su una Ferrari avrei ricevuto ancora maggiori applausi”. E’ il giusto risarcimento per la brutta storia di sette anni prima, quando Riccardo fu sommerso dai fischi mentre superava Tambay, per poi finire contro le barriere cedendo la vittoria al francese.

GP di San Marino 1990 Patrese
© Motorsport Images

“Ho passato Berger dove sette anni fa passai Tambay, sono stato concentrato come mai prima” dirà Patrese sul podio. Un podio che, a dispetto della debacle Ferrari, vede tanta Italia, visto che dietro Berger chiude Alessandro Nannini, terzo su Benetton-Ford. Anche se, pur con due italiani sul podio, per il popolo rosso rimane una festa a metà. “Se Patrese e Nannini, anziché primo e terzo, fossero arrivati ultimo e penultimo e Prost primo, allora sì sarebbe stata festa di popolo” scrive l’indomani Gian Paolo Ormezzano su La stampa. Non serve aggiungere altro.

L’ordine di arrivo del GP di San Marino 1990

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams 01:30:55.478 61
3
9
2 28 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren 01:31:00.595 61
2
6
3 19 Italy Alessandro Nannini
Italy Benetton 01:31:01.718 61
9
4
4 1 France Alain Prost
Italy Ferrari 01:31:02.321 61
6
3
5 20 Brazil Nelson Piquet
Italy Benetton 01:31:48.590 61
8
2
6 4 France Jean Alesi
United Kingdom Tyrrell +1 lap 60
7
1
7 11 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Lotus +1 lap 60
10
0
8 12 United Kingdom Martin Donnelly
United Kingdom Lotus +1 lap 60
11
0
9 26 France Philippe Alliot
France Ligier +1 lap 60
16
0
10 25 Italy Nicola Larini
France Ligier +2 laps 59
20
0
11 24 Italy Paolo Barilla
Italy Minardi +2 laps 59
26
0
12 36 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Onyx +2 laps 59
25
0
13 29 France Éric Bernard
France Larrousse Clutch 56
13
0
RIT 14 France Olivier Grouillard
Italy Osella Wheel 52
22
0
RIT 2 United Kingdom Nigel Mansell
Italy Ferrari Engine 38
5
0
RIT 35 Switzerland Gregor Foitek
Italy Onyx Engine 35
23
0
RIT 8 Italy Stefano Modena
United Kingdom Brabham Brakes 31
14
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Dallara Wheel 29
17
0
RIT 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom Leyton House Electrical 24
12
0
RIT 5 Belgium Thierry Boutsen
United Kingdom Williams Engine 17
4
0
RIT 30 Japan Aguri Suzuki
France Larrousse Clutch 17
15
0
RIT 27 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren Wheel 3
1
0
RIT 21 Italy Emanuele Pirro
Italy Dallara Spun Off 2
21
0
RIT 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom Leyton House Collision 0
18
0
RIT 3 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Tyrrell Collision 0
19
0
RIT 33 Brazil Roberto Moreno
Italy Euro Brun Throttle 0
24
0
DNS 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Accident 0

0
DNQ 10 Italy Alex Caffi
United Kingdom Arrows No Time 0

0
DNQ 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Arrows No Time 0

0
DNQ 7 Australia David Brabham
United Kingdom Brabham No Time 0

0
DNPQ 31 France Bertrand Gachot
Italy Coloni No Time 0

0
DNPQ 34 Italy Claudio Langes
Italy Euro Brun No Time 0

0
DNPQ 39 Italy Bruno Giacomelli
Italy Life No Time 0

0
DNPQ 17 Italy Gabriele Tarquini
France AGS No Time 0

0
DNPQ 18 France Yannick Dalmas
France AGS No Time 0

0

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Luca De Franceschi

Sono Luca, studio Lettere e seguo la Formula 1 da una decina d'anni. Mi sono appassionato a questo sport durante l'era dei successi di Michael Schumacher con la Ferrari, per poi assistere alle prime vittorie di Fernando Alonso, Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. A casa ho diversi DVD sulla storia di questo sport, che mi hanno fatto conoscere i piloti e le auto del passato. Ho anche la passione dei kart, sui quali ogni tanto vado a girare.

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