GP Singapore 2019: doppietta Ferrari, vince Vettel
Mercedes sorprendentemente giù dal podio; la Scuderia di Maranello, con questo piazzamento, entra nella storia del circuito
In un circuito che per la Rossa doveva essere il più difficile, il team conquista la prima doppietta della stagione scalzando dal podio le Frecce d’Argento
Dopo un inizio poco entusiasmante, Sebastian Vettel ha vinto la sua prima gara di stagione passando per primo sotto la bandiera a scacchi del GP di Singapore 2019. Con un margine di due secondi il tedesco ha lasciato il secondo gradino al compagno di squadra, mentre in terza posizione ha chiuso Max Verstappen.
Al di là delle aspettative, invece, le due Mercedes non sono andate oltre la quarta e quinta posizione. Nella prima parte di gara i due piloti sono apparsi minacciosi e hanno mantenuto un distacco costante dai rivali che poi hanno effettivamente conquistato il podio. Successivamente, però, la strategia della scuderia tedesca non li ha ripagati, impedendo a entrambi di mettere in tasca l’ennesima coppa.
La strategia perfetta per la doppietta
Così è stata definita la scelta dei pit stop in casa Ferrari. Il team di Maranello ha deciso di far rientrare prima Vettel e poi Leclerc, favorendo di fatto la performance del tedesco. Per quest’ultimo, addirittura, la sosta è stata effettuata molto in ritardo rispetto a quella che avrebbe dovuto essere la strategia iniziale, ma ha poi ripagato sia lui che la scuderia.
Vettel è riuscito a mantenere il proprio vantaggio sul compagno di squadra, che non ha tardato a esprimere la propria opinione aprendosi in team radio. Leclerc, infatti, ha subito chiesto al proprio muretto il perché della scelta, dovendosi accontentare di una semplicissima motivazione: portare a casa la macchina.
Se Vettel, quindi, ne è uscito soddisfatto e soprattutto con una nuova luce negli occhi, meno contento è stato il suo compagno di team. Probabilmente Leclerc si sarebbe aspettato di essere favorito e di poter puntare alla terza vittoria consecutiva, date le ottime prestazioni dei Gran Premi precedenti. Tuttavia, al termine della gara, ha comunque espresso le proprie congratulazioni e la propria soddisfazione nei confronti della squadra.
Tre Safety Car per rianimare la gara
Dopo un inizio arrancante, nella seconda metà di gara il Gran Premio di Singapore si è un pò rianimato. Per farlo, però, sono servite non una ma ben tre Safety Car.
La prima entrata in scena si è verificata al giro 35. I protagonisti? Romain Grosjean e George Russell. In un tentativo di sorpasso, il pilota della Haas ha infilato quello della Williams, costringendolo ad andare a muro. Per la monoposto del britannico non c’è stato nulla da fare, dato che il braccetto anteriore sinistro è ceduto all’istante. Per la Williams si è trattato del primo ritiro nel corso dell’attuale stagione.
La seconda volta in pista per la Safety Car si è verificata appena 8 giri dopo. Questa volta la vettura obbligata al ritiro è stata la Racing Point di Sergio Perez. Il pilota messicano nulla ha potuto contro un problema meccanico incorso al 43° giro e ha dovuto parcheggiare la sua monoposto a bordo pista.
Terza e ultima uscita, infine, al cinquantesimo giro. Ad avere la peggio è stato Kimi Raikkonen, che ha accompagnato fuori pista Daniil Kvyat, rimettendoci la sospensione anteriore. Dopo la gara, il pilota della Toro Rosso ha puntato il dito contro Raikkonen, definendo quanto accaduto come un “suicidio”.
Giovinazzi fa sorridere l’Italia
In attesa del primo e ultimo round di pit stop, per un brevissimo periodo anche Antonio Giovinazzi si è trovato a essere il leader del Gran Premio. Partito ai piedi della top ten, il pilota italiano ha guidato la gara per un pò di giri, pagando poi la strategia del team.
L’Alfa Romeo ha tardato nel richiamare ai box l’italiano, facendolo scivolare in quindicesima posizione dopo il pit stop. Fortunatamente, Giovinazzi è riuscito a terminare in decima piazza, che ha mantenuto nonostante la penalità.
Al termine del GP di Singapore 2019, infatti, gli sono stati imposti 10 secondi di penalità per aver guidato troppo vicino al trattore in regime di Safety Car. Avendo un abbondante vantaggio sul pilota successivo, però, Giovinazzi è riuscito a tenere stretto il punto conquistato.
Per concludere, degne di nota sono state anche le prestazioni di Alex Albon e Lando Norris, che hanno chiuso rispettivamente in sesta e settima posizione. Non buona, purtroppo, la performance di Daniel Ricciardo. Dopo essere stato protagonista di un’ottima rimonta, l’australiano è andato al contatto con Stroll, tornando quindi in fondo alla classifica.
Sebastian Vettel: “Un risultato al quale dobbiamo sempre puntare”
“Sono contento: dopo la giornata di ieri, in cui non ero riuscito a sfruttare in pieno il potenziale della vettura, oggi è andato tutto per il meglio. Le ultime settimane sono state tutt’altro che semplici per me, ma alla fine sapevo che sarei stato in grado di invertire la tendenza. Non ho mai smesso di credere in me stesso e oggi, con il grande aiuto del team qui e a Maranello, abbiamo raccolto il risultato al quale dobbiamo sempre puntare.
La mia è stata una gara di attesa fino a quando in radio ho sentito che dal muretto mi chiamavano per rientrare al box a cambiare le gomme. Non mi aspettavo di restare in pista così a lungo, ma la scelta si è rivelata decisiva perché mi ha permesso di tornare in gara con strada libera e sono stato in grado di fare il mio ritmo recuperando su tutti gli altri piloti, al punto che ero in testa con quasi cinque secondi di vantaggio al momento in cui è entrata la Safety Car. Da quel punto in poi è stata un’interruzione continua, con altre due ripartenze nelle quali sono comunque sempre riuscito a rimanere concentrato e evitando sbavature.
È troppo presto per dire se questa vittoria significa che saremo competitivi su tutte le piste da ora in poi: qui chi è in testa detta il passo, quasi come a Monaco, e con gomme usate Hamilton sembrava più forte di noi, segno che in configurazione gara c’è ancora da fare per quel che ci riguarda. Di sicuro gli upgrade che sono stati portati hanno funzionato e ci hanno reso competitivi: vuol dire che stiamo andando nella direzione giusta”.
Charles Leclerc: “È stato un grande fine settimana”
“Dal punto di vista della squadra questo è stato senza dubbio un grande fine settimana. Non è un segreto che siamo arrivati a Singapore senza eccessive aspettative, e lasciare Marina Bay con una doppietta è senz’altro una piacevole sorpresa ma anche la conferma di come il duro lavoro paghi sempre.
Personalmente sono un po’ deluso per il fatto di aver concluso in seconda posizione, ma sono certo che il team ha fatto di tutto per massimizzare il risultato di squadra, obiettivo che è stato indubbiamente raggiunto.
Sappiamo che nella SF90 c’è ancora tanto potenziale è continueremo ad impegnarci per continuare a crescere e a conquistare i migliori risultati possibili nelle ultime sei gare. Da domani ci concentriamo sul Gran Premio di Russia”.
Max Verstappen: “Felice per il podio”
“Tutta la gara è andata bene, all’inizio erano tutti molto lenti ed eravamo ammucchiati. Poi abbiamo faticato con le gomme e siamo rientrati ai box. Si è trattato di una chiamata positiva perché ci ha permesso l’undercut su Lewis. Poi si è trattato di gestire le gomme sino al traguardo. Sono felice per il podio, superare con la strategia è positivo, porto a casa un bel bottino di punti. Questa gara è sempre stata dura e lo è stata soprattutto verso la fine, quando Lewis spingeva molto“.
L’ordine di arrivo del GP di Singapore 2019
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 01:58:33.667 | 61 |
01:44.802 |
57 |
3 |
25 |
2 | 16 | Charles Leclerc |
Ferrari | 01:58:36.308 | 61 |
01:44.723 |
59 |
1 |
18 |
3 | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:58:37.488 | 61 |
01:45.176 |
56 |
4 |
15 |
4 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:58:38.275 | 61 |
01:44.914 |
58 |
2 |
12 |
5 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 01:58:39.786 | 61 |
01:43.534 |
58 |
5 |
10 |
6 | 23 | Alexander Albon |
Red Bull | 01:58:45.330 | 61 |
01:45.260 |
59 |
6 |
8 |
7 | 4 | Lando Norris |
McLaren | 01:58:48.436 | 61 |
01:45.716 |
58 |
9 |
6 |
8 | 10 | Pierre Gasly |
Toro Rosso | 01:58:49.214 | 61 |
01:45.769 |
58 |
11 |
4 |
9 | 27 | Nico Hulkenberg |
Renault | 01:58:50.385 | 61 |
01:45.765 |
59 |
8 |
2 |
10 | 99 | Antonio Giovinazzi |
Alfa Romeo Racing | 01:59:01.522 | 61 |
01:45.630 |
59 |
10 |
1 |
11 | 8 | Romain Grosjean |
Haas | 01:59:09.103 | 61 |
01:46.274 |
54 |
17 |
0 |
12 | 55 | Carlos Sainz Jr |
McLaren | 01:59:09.641 | 61 |
01:45.969 |
41 |
7 |
0 |
13 | 18 | Lance Stroll |
Racing Point | 01:59:10.086 | 61 |
01:44.896 |
57 |
16 |
0 |
14 | 3 | Daniel Ricciardo |
Renault | 01:59:11.327 | 61 |
01:45.915 |
55 |
20 |
0 |
15 | 26 | Daniil Kvyat |
Toro Rosso | 01:59:11.845 | 61 |
01:44.371 |
57 |
14 |
0 |
16 | 88 | Robert Kubica |
Williams | 01:59:20.691 | 61 |
01:46.793 |
59 |
19 |
0 |
17 | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 02:00:00.189 | 61 |
01:42.301 |
58 |
13 |
0 |
RIT | 7 | Kimi Räikkönen |
Alfa Romeo Racing | 01:36:21.711 | 49 |
01:47.062 |
18 |
12 |
0 |
RIT | 11 | Sergio Pérez |
Racing Point | 01:20:32.029 | 42 |
01:46.683 |
15 |
15 |
0 |
RIT | 63 | George Russell |
Williams | 01:02:56.102 | 34 |
01:48.285 |
29 |
18 |
0 |