GP Spagna 1969: dal successo di Stewart alla paura in casa Lotus
Il 4 maggio 1969, la Formula 1 fece tappa, per la prima volta sul tracciato cittadino di Barcellona lungo 3.791 metri e disegnato all’interno del parco di Montjuïc. L’impianto che prese il nome dall’omonimo parco fu sviluppato nei pressi dello Stadio Olimpico, lungo il lato settentrionale di una collina, tra larghi viali e curve rischiose. Il progetto iniziale aveva preso forma nei primi anni ’30, prima dello scoppio della guerra civile spagnola e , vista l’accesa rivalità tra i catalani e i madrileni , fu deciso di alternare il circuito di Jarama con quello di Barcellona.
Nel frattempo, nei due mesi di pausa tra il GP spagnolo e quello del Sudafrica, i team e piloti si cimentarono nella Race of Champions a Brands Hatch e l’International Trophy a Silverstone. Il primo trofeo andò a Jackie Stewart con la Matra International di Ken Tyrrell mentre Jack Brabham si aggiudicò la gara inglese grazie ai nuovi motori Cosworth.
Mentre il 30 marzo, il circus dovette dire addio a Lucien Bianchi, scomparso mentre provava a Le Mans; il pilota italo belga doveva prendere parte al campionato di Formula 1 con la Cooper BRM.
Le qualifiche del sabato
Come previsto, la partecipazione all’evento fu scarsa: con soli 14 piloti iscritti, fu Jochen Rindt a conquistare la pole, affiancato dall’unica Ferrari di Chris Amon e dall’altra Lotus di Graham Hill. In seconda fila si piazzarono Jackie Stewart su Matra e Jack Brabham con l’omonima scuderia.
Più indietro, con un distacco di oltre 2.5 secondi, arrivarono Jo Siffert con la terza Lotus del team Rob Walker, poi Jacky Ickx su Brabham e Denny Hulme con la McLaren Ford.
La gara
Allo sventolare della bandiera verde, un ottimo scatto dello svizzero Siffert, bruciò tutti portandosi subito alle spalle di Rindt e Amon, mentre dietro si accodarono Hill, Brabham, Stewart e Ickx.
Nel corso del settimo giro, Hill si riprese la posizione mentre, i due piloti di testa iniziarono a dare un bel ritmo alla gara.
Due giri più tardi la Lotus 49B del pilota di Hampstead, fu vittima di un brutto incidente causato dal cedimento della mega ala posteriore. Hill perse il controllo della propria monoposto ad oltre 150 km/h e finì per impattare contro le barriere di protezione sul rettilineo dei box. Fortunatamente il pilota inglese si salvò uscendo da una vettura praticamente distrutta.
Nel frattempo, al box della Lotus, Dave Sims ingegnere capo di Hill, supplica Chapman di richiamare Rindt ai box, perché i tanti dislivelli del circuito catalano potrebbero causare un problema simile anche sulla vettura del pilota austriaco.
Il team principal della scuderia inglese, ignora il messaggio viste le ottime prestazioni di Rindt, ormai solitario al comando.
Ma al 19° passaggio, alla Lotus numero 2, l’alettone posteriore cede improvvisamente: il posteriore si solleva e sbatte contro il guard rail e finisce contro la vettura del compagno di squadra, lasciata a bordo pista. La vettura di Rindt si ribalta, ma fortunatamente i soccorsi sono rapidissimi tanto da riuscire ad estrarre il pilota della Lotus, che alla fine ne uscirà con una commozione cerebrale e diverse fratture alla mandibola e al naso.
Il ritiro delle due Lotus, permise alla Ferrari di Amon di passare al comando fino alla tornata numero 56, momento che purtroppo mise ko la Ferrari del pilota neozelandese, tradita dal motore come accadde anche a Siffert, tradito da una perdita d’olio nel corso del giro numero 30.
La leadership passò a Stewart davanti a Ickx, McLaren e Beltoise. Grazie ad un consistente vantaggio, lo scozzese si aggiudicò la sua 7° vittoria in carriera, seguito da Bruce McLaren, mentre Ickx decide di ritirarsi in via precauzionale quando, alla bandiera a scacchi, mancavano solo 7 giri. Sul podio salì Beltoise mentre a punti finirono Denny Hulme, John Surtees e lo stesso Jacky Ickx.
La classifica finale del GP di spagna 1969
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 7 | Jackie Stewart |
Matra | 02:16:54.000 | 90 |
4 |
9 |
2 | 6 | Bruce McLaren |
McLaren | +2 laps | 88 |
13 |
6 |
3 | 8 | Jean-Pierre Beltoise |
Matra | +3 laps | 87 |
12 |
4 |
4 | 5 | Denny Hulme |
McLaren | +3 laps | 87 |
8 |
3 |
5 | 14 | John Surtees |
BRM | +6 laps | 84 |
9 |
2 |
6 | 4 | Jacky Ickx |
Brabham | +7 laps | 83 |
7 |
1 |
RIT | 9 | Pedro Rodríguez |
BRM | Engine | 73 |
14 |
0 |
RIT | 15 | Chris Amon |
Ferrari | Engine | 56 |
2 |
0 |
RIT | 3 | Jack Brabham |
Brabham | Engine | 51 |
5 |
0 |
RIT | 10 | Jo Siffert |
Lotus | Oil Leak | 30 |
6 |
0 |
RIT | 2 | Jochen Rindt |
Lotus | Accident | 19 |
1 |
0 |
RIT | 11 | Piers Courage |
Brabham | Engine | 18 |
11 |
0 |
RIT | 2 | Graham Hill |
Lotus | Accident | 8 |
3 |
0 |
RIT | 12 | Jackie Oliver |
BRM | Oil Pipe | 1 |
10 |
0 |