GP Spagna 1993: un podio per tre leggende
Questo fu l'unico Gran Premio che registrò l’unico podio firmato da (nell’ordine) Prost, Senna e Schumacher. Totale: 14 titoli!
Il ’93 fu l’unica stagione che vide al via il fantastico trio. Nonostante tutti e tre disponessero di vetture competitive, solo una volta si ritrovarono a condividere il podio
Sono stati i tre piloti più forti prima che la generazione moderna (quella di Alonso, Raikkonen, Vettel e Hamilton) prendesse il sopravvento. A lungo hanno occupato, solo loro, la top 3 dei piloti con maggior numero di vittorie e di pole position, prima che gli attuali calendari extra-large (più di 20 gare a stagione) consentissero a Hamilton e Vettel di fissare numeri che minacciano quelli del magico trio formato da Ayrton Senna, Alain Prost e Michael Schumacher. Fino al 2015, erano loro tre a detenere i numeri di vittorie più alti: 91 per Schumi, 51 per Alain, 41 per Ayrton. In pochi anni, Prost e Senna sono usciti dalla top 3 (perché Hamilton ha 84 vittorie e Vettel 53) e pure il primato del tedesco appare a rischio. Ma la F1 antecedente alla nuova ondata è stata monopolio di queste tre leggende.
Eppure, Senna, Prost e Schumacher si sono ritrovati insieme sul podio una volta sola, in quell’unico anno in cui tutti e tre hanno disputato l’intero campionato (ricordiamo che nel ’91 Schumi partecipò solo alle ultime gare e nel ’92 Alain non era al via). Accade al GP di Spagna del 1993, quinta prova del campionato iridato, in un periodo in cui le rispettive carriere si trovano in stadi ben distinti.
DESTINI INCROCIATI
Prost sul viale del tramonto, nella stagione che ne segna il cosiddetto canto del cigno. Il Professore è reduce da un anno sabbatico, nel quale ha intessuto le trame che lo portano a fregiarsi di un vantaggioso contratto con la Williams, l’auto ambita da tutti. Via Mansell, iridato nel ’92 (e trasferitosi in F. Indy), accanto ad Alain arriva il poco ingombrante Damon Hill, con il ruolo designato di seconda guida. Per Prost è l’ultima chance e al volante della imprendibile FW15C il Professore non se la fa sfuggire, anche se l’inizio del suo campionato è tutt’altro che sensazionale. Ai trionfi di Kyalami e Imola, Alain aggiunge infatti le opache performance di Donington e Interlagos.
Senna è inchiodato su una McLaren che non vuole più guidare. Nell’inverno ’92/’93 era in dubbio persino la sua presenza nel campionato. Il brasiliano spende parole al vetriolo verso la McLaren e Ron Dennis e nel dicembre ’92 minaccia di trasferirsi in F. Indy, come testimonia il famoso test di Phoenix con la vettura di Fittipaldi. Eppure l’avvio di Ayrton è da marcia trionfale: a parte lo stop di Imola, Senna arriva in Catalogna da leader, forte di due successi (Interlagos e Donington) e un secondo posto.
Schumacher è l’astro nascente. Il tedesco ha una sola vittoria nel palmares e al volante della Benetton è costantemente nelle posizioni del podio. A Barcellona, il GP li vede salire tutti e tre sul podio: un fatto che non era mai accaduto prima e non accadrà mai più. Le qualifiche del sabato sono dominate dal duo della Williams: Prost ottiene la pole, Hill è secondo. Senna, alle prese con un motore Ford poco competitivo, riesce a racimolare una terza piazza davanti a Schumacher.
GP SPAGNA 1993: UN PODIO PER TRE LEGGENDE
Al via, Hill prende subito il comando davanti a Prost, che dopo una decina di passaggi lo supera, prendendosi la leadership. Dopo qualche giro, Damon sarà poi costretto al ritiro per un problema tecnico sul propulsore Renault. Schumacher è saldamente terzo e gira più veloce di Senna, che si trova poco davanti a lui. Ma a poche tornate dalla fine, il tedesco perde il controllo della Benetton all’uscita dell’ultima curva, andando fuori pista, a causa dell’olio lasciato sull’asfalto dalla monoposto di Zanardi. La corsa si conclude con Prost vincitore davanti a Senna e Schumacher.
All’epoca, quel podio annoverava un totale di 6 titoli (3 per Prost, altrettanti per Senna). Se però guardiamo al palmares di fine carriera di ciascun pilota, ecco che il totale sale a 14 allori! Un numero a cui non ci si è più avvicinati nemmeno negli anni recenti. Hamilton e Vettel, saliti sul podio insieme numerose volte, sommano infatti 10 titoli. Stesso numero che si ottiene sommando i mondiali di un altro illustre podio, quello del GP Valencia 2012, con Alonso (2), Raikkonen (1) e Schumacher (7).
L’ordine di arrivo del GP di Spagna 1993
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 2 | Alain Prost |
Williams | 01:32:27.685 | 65 |
1 |
10 |
2 | 8 | Ayrton Senna |
McLaren | 01:32:44.558 | 65 |
3 |
6 |
3 | 5 | Michael Schumacher |
Benetton | 01:32:54.810 | 65 |
4 |
4 |
4 | 6 | Riccardo Patrese |
Benetton | +1 lap | 64 |
5 |
3 |
5 | 7 | Michael Andretti |
McLaren | +1 lap | 64 |
7 |
2 |
6 | 28 | Gerhard Berger |
Ferrari | +2 laps | 63 |
11 |
1 |
7 | 26 | Mark Blundell |
Ligier | +2 laps | 63 |
12 |
0 |
8 | 23 | Christian Fittipaldi |
Minardi | +2 laps | 63 |
20 |
0 |
9 | 20 | Érik Comas |
Larrousse | +2 laps | 63 |
14 |
0 |
10 | 10 | Aguri Suzuki |
Footwork | +2 laps | 63 |
19 |
0 |
11 | 15 | Thierry Boutsen |
Jordan | +3 laps | 62 |
21 |
0 |
12 | 14 | Rubens Barrichello |
Jordan | +3 laps | 62 |
17 |
0 |
13 | 9 | Derek Warwick |
Footwork | +3 laps | 62 |
16 |
0 |
14 | 11 | Alessandro Zanardi |
Lotus | Engine | 60 |
15 |
0 |
RIT | 30 | Jyrki Järvilehto |
Sauber | Engine | 53 |
9 |
0 |
RIT | 22 | Luca Badoer |
Lola | Overheating | 43 |
22 |
0 |
RIT | 29 | Karl Wendlinger |
Sauber | Fuel system | 42 |
6 |
0 |
RIT | 4 | Andrea de Cesaris |
Tyrrell | Disqualified | 42 |
24 |
0 |
RIT | 0 | Damon Hill |
Williams | Engine | 41 |
2 |
0 |
RIT | 27 | Jean Alesi |
Ferrari | Engine | 40 |
8 |
0 |
RIT | 24 | Fabrizio Barbazza |
Minardi | Spun off | 37 |
25 |
0 |
RIT | 19 | Philippe Alliot |
Larrousse | Transmission | 26 |
13 |
0 |
RIT | 25 | Martin Brundle |
Ligier | Tyre blow out | 11 |
18 |
0 |
RIT | 3 | Ukyo Katayama |
Tyrrell | Spun off | 11 |
23 |
0 |
RIT | 12 | Johnny Herbert |
Lotus | Suspension | 2 |
10 |
0 |
DNQ | 21 | Michele Alboreto |
Lola | No Time | 0 |
0 |