GP Spagna 2016: dalla prima di Verstappen al suicidio Mercedes
Con questa vittoria l'olandese divenne il più giovane pilota a vincere una gara di Formula 1, battendo il record di Vettel

Il 15 maggio il circus si spostò a Barcellona per il quinto appuntamento della stagione 2016. L’arrivo in terra spagnola vedeva la Mercedes dominare la classifica con Nico Rosberg a punteggio pieno mentre il compagno di squadra Lewis Hamilton aveva un ritardo di ben 43 punti, dopo le sfortune prime quattro gare.
Nei box Max Verstappen iniziava a far sentire la sua presenza dopo lo scambio con Daniil Kvyat retrocesso in Toro Rosso a causa di una serie di speronamenti che aveva messo fuori gioco per ben due volte la Ferrari di Sebastian Vettel e anche la monoposto del compagno di squadra Daniel Ricciardo.
Questa fu l’occasione per Helmut Marko per blindare il giovane talento olandese e portarlo alla corte di Christian Horner dopo le voci di mercato che vedevano Ferrari e Mercedes interessate a Verstappen.
La griglia di partenza
Nelle qualifiche del sabato del GP di Spagna 2016, la Mercedes monopolizzò la prima fila con Lewis Hamilton che raggiunse quota 52 pole position battendo Nico Rosberg con quasi tre decimi di vantaggio.
Seconda fila interamente conquistata dalle due Red Bull, con Daniel Ricciardo davanti a Max Verstappen, mentre in casa Ferrari, sia Kimi Raikkonen che Sebastian Vettel non andarono oltre la terza fila.
La Williams di Valtteri Bottas aprì la quarta fila precedendo lo spagnolo Carlos Sainz con la sorprendente Toro Rosso mentre Sergio Perez su Force India e il secondo pilota di casa Fernando Alonso chiusero la top ten.

La gara e il harakiri Mercedes
Al via le monoposto mantennero le proprie posizioni a parte Rosberg che sorprese ancora una volta Hamilton, passando al comando della gara; il tedesco però non fece i conti con un calo di potenza e alla curva 3 iniziò a perdere terreno. Hamilton si accorse subito del problema del compagno di box e capì che quello era il momento buono per riprendersi la posizione. Ma Rosberg non si fece intimorire e chiuse l’inglese che finì sull’erba andando a girarsi e urtando la vettura gemella. Gara terminata per entrambe le monoposto Mercedes e disperazione di Toto Wolff che iniziò a sbattere i pugni.

Con le due “frecce d’argento” fuori gioco e l’ingresso della Safety Car, la Red Bull di Ricciardo si trovò alla guida del GP di Spagna 2016 davanti a Verstappen, Sainz, autore di una super partenza superlativa e alle due Ferrari, con Vettel che sopravanzò Raikkonen.
All’ottavo passaggio la Rossa del tedesco scavalcò con con decisione la Toro Rosso dello spagnolo cercando di accorciare le distanze con le due monoposto austriache. Dopo due tornate anche il finlandese della Ferrari si sbarazzò di Sainz accodandosi al compagno di squadra.
Viste le caratteristiche di Barcellona e le poche possibilità di sorpasso in pista, fu plausibile che la gara si sarebbe giocata con le strategie ai box.
Il primo ad entrare in pit lane fu Ricciardo dopo 12 giri lasciando la leadership a Verstappen, che divenne il più giovane pilota nella storia della Formula 1 a condurre una GP. Nel giro successivo arrivò il turno dell’olandese e di Raikkonen, mentre Vettel decise di allungare lo stint fino al sedicesimo passaggio.
Con il termine dei primi pit-stop la classifica provvisoria rimase pressoché invariata con le due coppie di piloti Red Bull e Ferrari a guidare il gruppo e Valtteri Bottas davanti a Sainz, poi Perez e le due McLaren.
Al 29° giro Nico Hulkenberg parcheggiò la sua Force India con il motore Mercedes in fiamme; il tedesco riuscì a fermarsi nella via di fuga eliminando l’ipotesi di una possibile safety car.
La Red Bull decise quindi di richiamare ai box Ricciardo per montare un set di gomme morbide, strategia eseguita in fotocopia anche da Vettel nel giro seguente.
Verstappen e Raikkonen decisero di allungare e proseguire con lo stesso treno di gomme. Dopo circa 6 giri arrivò la sosta per i due piloti di testa che passando al piano B montarono gomme dure. Al 38° giro Vettel decise di anticipare Ricciardo mettendo la freccia destra ed entrando ai box per montare gomme hard e così fece anche l’australiano. Quest’ultima strategia fece perdere la testa della gara al pilota australiano che si ritrovò alle spalle del tedesco in quarta posizione.
Nelle fasi finali della corsa Ricciardo finì per raccogliere qualche detrito forando la posteriore sinistra ma finendo comunque al quarto posto a ridosso del podio, mentre davanti, Verstappen riuscì a resistere alla pressione di Raikkonen, e vincere la sua prima vittoria in carriera, al debutto con la Red Bull.
All’età di 18 anni, 7 mesi e 15 giorni, l’olandese spodestò il record di Vettel, diventando il più giovane pilota a conquistare una gara nella classe regina del motorsport.
L’ordine di arrivo del GP di Spagna 2016
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 33 | ![]() |
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01:41:40.017 | 66 |
01:28.816 |
36 |
4 |
25 |
2 | 7 | ![]() |
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01:41:40.633 | 66 |
01:28.538 |
38 |
5 |
18 |
3 | 5 | ![]() |
![]() |
01:41:45.598 | 66 |
01:27.974 |
39 |
6 |
15 |
4 | 3 | ![]() |
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01:42:23.967 | 66 |
01:28.209 |
46 |
3 |
12 |
5 | 77 | ![]() |
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01:42:25.288 | 66 |
01:29.081 |
60 |
7 |
10 |
6 | 55 | ![]() |
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01:42:41.412 | 66 |
01:29.663 |
42 |
8 |
8 |
7 | 11 | ![]() |
![]() |
01:42:59.555 | 66 |
01:29.801 |
37 |
9 |
6 |
8 | 19 | ![]() |
![]() |
01:43:00.724 | 66 |
01:29.238 |
43 |
18 |
4 |
9 | 22 | ![]() |
![]() |
01:41:42.447 | 65 |
01:30.260 |
39 |
12 |
2 |
10 | 26 | ![]() |
![]() |
01:41:45.762 | 65 |
01:26.948 |
53 |
13 |
1 |
11 | 21 | ![]() |
![]() |
01:41:53.405 | 65 |
01:30.139 |
34 |
16 |
0 |
12 | 9 | ![]() |
![]() |
01:42:21.247 | 65 |
01:29.715 |
42 |
19 |
0 |
13 | 30 | ![]() |
![]() |
01:42:26.844 | 65 |
01:29.779 |
35 |
17 |
0 |
14 | 12 | ![]() |
![]() |
01:42:30.164 | 65 |
01:29.905 |
38 |
20 |
0 |
15 | 20 | ![]() |
![]() |
01:42:39.630 | 65 |
01:28.716 |
57 |
15 |
0 |
16 | 94 | ![]() |
![]() |
01:42:54.927 | 65 |
01:31.182 |
37 |
21 |
0 |
17 | 88 | ![]() |
![]() |
01:43:09.675 | 65 |
01:29.402 |
52 |
22 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
01:28:54.836 | 56 |
01:28.974 |
41 |
14 |
0 |
RIT | 14 | ![]() |
![]() |
01:11:26.464 | 45 |
01:29.750 |
41 |
10 |
0 |
RIT | 27 | ![]() |
![]() |
00:32:51.102 | 20 |
01:31.810 |
8 |
11 |
0 |
RIT | 6 | ![]() |
![]() |
00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
2 |
0 |
RIT | 44 | ![]() |
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00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
1 |
0 |