1980-1989Formula 1On this day

GP Ungheria 1989: quel sorriso da lassù

Ad un anno dalla scomparsa del proprio fondatore, la Ferrari vorrebbe onorarne la memoria con una vittoria in Ungheria.
In terra magiara, per la prima volta nel corso della stagione, la pole position non fu conquistata da Senna ma da Patrese che, con un giro perfetto, riesce a regalare a Frank Williams la gioia del miglior tempo. Al terzo posto in griglia troviamo Caffi, abile nel saper sfruttare le gomme da tempo fornite dalla Pirelli.
Alle spalle dei primi tre troviamo Boutsen, Prost e Berger. Il tanto atteso Mansell, rallentato da vari problemi e dal carattere altalenante, si deve accontentare del dodicesimo posto.
In Ferrari non nutrono nessuna speranza di una buona prestazione, il circuito e ostico ai sorpassi e i piloti che precedono la “27” sono da sempre tra i più difficili da sorpassare.
Il giorno della gara, nell’abitacolo della Ferrari numero 27, bisogna fare spazio, Mansell ritrova la sua proverbiale combattività e la porta nell’abitacolo.
All’accendersi del verde, l’inglese riesce a guadagnare quattro posizioni e per qualche tornata segue Nannini, poi, quando l’italiano si ferma ai box per cambiare le gomme, Mansell lo passa e si mette in scia a Boutsen e Caffi.
Superati entrambi, la “27” arriva in vista del compagno Berger ma non lo attacca, aspetta sapientemente che l’austriaco rientri ai box per il cambio gomme.
Lo stupore al muretto rosso è palpabile, Mansell è quarto e davanti a lui ci sono Prost che tallona Senna in seconda posizione che minacciosamente sta cercando di innervosire Patrese in testa.
Al quarantunesimo giro l’inglese ha ragione i Prost, subito dopo Patrese comincia a rallentare fino a ritirarsi qualche giro dopo per la rottura del sistema di raffreddamento.
La vittoria è un affare tra Senna e Mansell.
L’inglese prova a puntare il brasiliano che, nonostante sia in difficoltà, può contare sul lay out del circuito che non permette slanci per poterlo passare.
Mansell segue il brasiliano, non vuole rovinare la sua gara, ma non intende lasciare in mano a Senna la vittoria.
Al cinquantottesimo giro, davanti a Senna viene a trovarsi la Onyx di Johansson. Stranamente il brasiliano esita a sorpassarlo e prova a buttarsi sulla destra ma improvvisamente si ritrova la Ferrari di Mansell accanto.
Entrambi percorrono il breve rettilineo affiancati ma l’inglese, più veloce, arriva primo alla corda e chiude la curva in testa.
Da quel momento per la rossa è una marcia trionfale, taglia il traguardo in prima posizione con oltre mezzo minuto di vantaggio su Senna ancora incredulo di aver perso una corsa già in pugno.
Sul podio Mansell guarda in alto e sorride da lassù qualcuno lo sta ricambiando con un applauso.

L’ordine di arrivo del GP d’Ungheria 1989

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 27 United Kingdom Nigel Mansell
Italy Ferrari 01:49:38.650 77
12
9
2 1 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren 01:50:04.617 77
2
6
3 5 Belgium Thierry Boutsen
United Kingdom Williams 01:50:17.004 77
4
4
4 2 France Alain Prost
United Kingdom McLaren 01:50:22.827 77
5
3
5 10 United States Eddie Cheever
United Kingdom Arrows 01:50:23.756 77
16
2
6 11 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Lotus 01:50:50.689 77
17
1
7 21 Italy Alex Caffi
Italy Dallara 01:51:02.875 77
3
0
8 20 Italy Emanuele Pirro
Italy Benetton +1 lap 76
25
0
9 4 France Jean Alesi
United Kingdom Tyrrell +1 lap 76
11
0
10 9 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Arrows +1 lap 76
9
0
11 8 Italy Stefano Modena
United Kingdom Brabham +1 lap 76
8
0
12 7 United Kingdom Martin Brundle
United Kingdom Brabham +2 laps 75
15
0
13 3 United Kingdom Jonathan Palmer
United Kingdom Tyrrell +4 laps 73
19
0
RIT 24 Spain Luis Perez-Sala
Italy Minardi Collision 57
23
0
RIT 28 Austria Gerhard Berger
Italy Ferrari Gearbox 56
6
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams Radiator 54
1
0
RIT 36 Sweden Stefan Johansson
Italy Onyx Gearbox 48
24
0
RIT 19 Italy Alessandro Nannini
Italy Benetton Gearbox 46
7
0
RIT 37 France Bertrand Gachot
Italy Onyx Gearbox 38
21
0
RIT 12 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Lotus Accident 33
20
0
RIT 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom March Electrical 27
13
0
RIT 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom March Wheel 26
14
0
RIT 29 Italy Michele Alboreto
France Larrousse Engine 26
26
0
RIT 18 Italy Piercarlo Ghinzani
Italy Osella Electrical 20
22
0
RIT 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Wheel 9
10
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Dallara Clutch 0
18
0
DNQ 25 France René Arnoux
France Ligier No Time 0

0
DNQ 26 France Olivier Grouillard
France Ligier No Time 0

0
DNQ 38 Germany Christian Danner
Germany Rial No Time 0

0
DNQ 39 Germany Volker Weidler
Germany Rial No Time 0

0
DNPQ 17 Italy Nicola Larini
Italy Osella No Time 0

0
DNPQ 30 France Philippe Alliot
France Larrousse No Time 0

0
DNPQ 41 France Yannick Dalmas
France AGS No Time 0

0
DNPQ 34 Germany Bernd Schneider
Germany Zakspeed No Time 0

0
DNPQ 40 Italy Gabriele Tarquini
France AGS No Time 0

0
DNPQ 31 Brazil Roberto Moreno
Italy Coloni No Time 0

0
DNPQ 33 Switzerland Gregor Foitek
Italy Euro Brun No Time 0

0
DNPQ 35 Japan Aguri Suzuki
Germany Zakspeed No Time 0

0
DNPQ 32 France Pierre-Henri Raphanel
Italy Coloni No Time 0

0

PHOTO CREDITS
Motorsport Images
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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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