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1990-1999Formula 1On this day

GP Ungheria 1990: Boutsen tiene a bada Senna

Nel paddock del GP d’Ungheria 1990 si vociferava che la Lotus avrebbe potuto perdere il sostegno della Camel per la stagione 1991. Il produttore di sigarette aveva infatti annunciato che avrebbe sostenuto Williams e Benetton nel 1991. Questo fu un duro colpo per il Team Lotus, che aveva sempre avuto un rapporto stretto con Camel.

Le Qualifiche

Nelle qualifiche del GP d’Ungheria 1990, la Williams ottenne un 1-2 con Thierry Boutsen in pole position affiancato da Riccardo Patrese. In seconda fila si piazzarono i due piloti della McLaren, Gerhard Berger e Ayrton Senna, in netta difficoltà, visto che stavano testando dei pneumatici Goodyear di nuova costruzione. Dietro al duo di Woking si piazzarono la Ferrari di Nigel Mansell e Jean Alesi su Tyrrell. Ad occupare la quarta fila ci pensarono Alessandro Nannini con la Benetton e Alain Prost con la seconda Ferrari. Nelson Piquet su Benetton condivideva la quinta fila con la Dallara di Andrea de Cesaris.

Nel corso del sabato, il pilota svizzero Gregor Foitek subì un guasto alla sospensione della sua Onyx e, scocciato dall’ennesimo problema, tornò al paddock dichiarando che non avrebbe più corso con loro.

La Gara

La partenza in Ungheria fu caotica, ma dal mucchio ne uscì Gerhard Berger che tentò di portarsi davanti alle due Williams-Renault, ma Boutsen gli chiuse la porta con decisione. Patrese riuscì a mantenere la posizione di partenza, mentre Mansell superò Senna all’esterno della prima curva e così fece anche Alesi all’interno, facendo scivolare il brasiliano al sesto posto.

gp ungheria 1990 partenza
©

Anche Prost partì male e scivolò dietro a De Cesaris, Nannini e Piquet. I primi quattro iniziarono ad allontanarsi, mentre Alesi faceva da tappo. Nannini superò subito De Cesaris, ma Piquet e Prost impiegarono molto più tempo.

Senna non riuscì a passare Alesi fino al 21° giro, ma appena si trovò davanti fu costretto ai box per una foratura che lo fece retrocedere al 10° posto. Nannini superò Alesi e raggiunse rapidamente il quartetto di testa. Fu seguito davanti alla Tyrrell da Prost.

Poco dopo, Alain andò in tilt quando la sua trasmissione fallì. Alesi si mise poi fuori gioco quando si scontrò con la Minardi di Pierluigi Martini. Con il gruppo davanti che si liberava di mezzo, Senna si avvicinò rapidamente alle cinque vetture davanti.

Berger nel frattempo aveva deciso di superare Boutsen, ma aveva bisogno di gomme nuove e quindi si fermò ai box e scese al sesto posto. Al 52esimo giro un frustrato Mansell provò a sorpassare Patrese, ma non riuscì a passare. Dovette rallentare e subito Nannini passò in vantaggio. Senna fece lo stesso, riportando Mansell al quinto posto. Patrese rimase fuori ancora per qualche giro e così il vantaggio di Boutsen aumentò, ma non appena Riccardo rientrò ai box, il distacco si ridusse nuovamente.

Al giro 64 Senna tentò di strappare il secondo posto a Nannini alla chicane. I due finirono per toccarsi e con il pilota italiano che finì nella sabbia; Senna uscì illeso, ma Nannini fu costretto al ritiro.

gp ungheria 1990 podio
© Motorsport Images

Al 72esimo giro Berger provò lo stesso trucco su Mansell e questa volta entrambe le vetture uscirono di pista. Questo lasciò Boutsen con Senna che chiudeva velocemente e poi un grande distacco da Piquet. Patrese arrivò quarto con Derek Warwick (Lotus) quinto ed Eric Bernard (Lola-Lamborghini) sesto. Senna tentò di tutto, ma Thierry Boutsen lo tenne a bada fino alla bandiera. Il pilota belga vinse così il suo terzo Gran Premio di Formula 1, precedendo Ayrton Senna e Nelson Piquet. Fu una vittoria importante per la Williams, che si confermava come la squadra da battere.

L’ordine di arrivo del GP d’Ungheria 1990

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 5 Belgium Thierry Boutsen
United Kingdom Williams 01:49:30.597 77
1
9
2 27 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren 01:49:30.885 77
4
6
3 20 Brazil Nelson Piquet
Italy Benetton 01:49:58.490 77
9
4
4 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams 01:50:02.430 77
2
3
5 11 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Lotus 01:50:44.841 77
11
2
6 29 France Éric Bernard
France Larrousse 01:50:54.905 77
12
1
7 12 United Kingdom Martin Donnelly
United Kingdom Lotus +1 lap 76
18
0
8 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom Leyton House +1 lap 76
17
0
9 10 Italy Alex Caffi
United Kingdom Arrows +1 lap 76
26
0
10 21 Italy Emanuele Pirro
Italy Dallara +1 lap 76
13
0
11 25 Italy Nicola Larini
France Ligier +1 lap 76
25
0
12 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Arrows +2 laps 75
22
0
13 17 Italy Gabriele Tarquini
France AGS +3 laps 74
24
0
14 26 France Philippe Alliot
France Ligier +3 laps 74
21
0
15 24 Italy Paolo Barilla
Italy Minardi +3 laps 74
23
0
16 28 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren Collision 72
3
0
17 2 United Kingdom Nigel Mansell
Italy Ferrari Collision 71
5
0
RIT 19 Italy Alessandro Nannini
Italy Benetton Collision 64
7
0
RIT 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom Leyton House Gearbox 56
16
0
RIT 30 Japan Aguri Suzuki
France Larrousse Engine 37
19
0
RIT 1 France Alain Prost
Italy Ferrari Gearbox 36
8
0
RIT 4 France Jean Alesi
United Kingdom Tyrrell Collision 36
6
0
RIT 8 Italy Stefano Modena
United Kingdom Brabham Engine 35
20
0
RIT 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Collision 35
14
0
RIT 22 Italy Andrea de Cesaris
Italy Dallara Engine 22
10
0
RIT 3 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Tyrrell Brakes 9
15
0
DNQ 18 France Yannick Dalmas
France AGS No Time 0

0
DNQ 7 Australia David Brabham
United Kingdom Brabham No Time 0

0
DNQ 36 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Onyx No Time 0

0
DNQ 35 Switzerland Gregor Foitek
Italy Onyx No Time 0

0
DNPQ 14 France Olivier Grouillard
Italy Osella No Time 0

0
DNPQ 31 France Bertrand Gachot
Italy Coloni No Time 0

0
DNPQ 33 Brazil Roberto Moreno
Italy Euro Brun No Time 0

0
DNPQ 34 Italy Claudio Langes
Italy Euro Brun No Time 0

0
DNPQ 39 Italy Bruno Giacomelli
Italy Life No Time 0

0

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Redazione

La storia della Formula 1, raccontata quotidianamente, per non dimenticare i piloti e le gare che hanno reso celebre questo sport.

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