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1990-1999Formula 1On this day

GP Ungheria 1998: tre il numero perfetto

Un campionato, che sembra essere saldo nelle mani della McLaren Mercedes, arriva in Ungheria per la dodicesima prova ed ecco che tutto viene rimesso in discussione.
Su una pista tradizionalmente ostica per i sorpassi, la prima fila viene conquistata, quasi fosse una routine, dal duo McLaren Mercedes Häkkinen e Coulthard.

L’unico che prova a stare in scia alle imprendibili macchine inglesi è Schumacher con la sua Ferrari.
La gara ungherese sembra essere un monologo anglo-tedesco: Schumacher, terzo, si rende conto che, senza un azzardo, difficilmente potrebbe spezzare questa egemonia.
Il compagno del tedesco, Irvine, dopo un ottimo avvio, comincia a lamentare un malfunzionamento della propria monoposto e al tredicesimo giro si deve ritirare.

Ross Brawn, dal muretto rosso, mentre mangia la solita banana, è assorto, vuole vincere e dedicare il successo al Drake scomparso ormai da 10 anni. Mentre i giri passano inesorabili, il DT rosso decide di puntare su una gara più combattiva e propone a Schumacher una strategia a tre soste con giri da qualifica.
Le sfide piacciono al tedesco, ma soprattutto gli piace vincere e, senza neanche pensarci, dà il proprio benestare.
Da quel momento il tedesco fa una gara nella gara: tutti nel team sono allineati al proprio Junkers e, a ogni sosta, regalano al tedesco delle prestazioni degne del proprio pilota in pista.
Al cinquantaduesimo giro, Schumacher compie un’uscita di pista che non compromette la gara, anzi, il tedesco continua a spingere sempre più veloce per approfittare delle soste dei tradizionali avversari.
Quando Häkkinen entra ai box per la sosta, Schumacher passa in testa. Il finlandese prova a rispondergli ma, improvvisamente, la sua McLaren comincia ad avere noie al cambio e deve rallentare.
Il pubblico sugli spalti e a casa trattiene il fiato quando Schumy entra al giro 62 per la sua terza e ultima sosta.
Ai box, i meccanici fanno un lavoro eccezionale e rispediscono il tedesco in pista ancora in testa.

Mentre Schumacher è al comando, Häkkinen, sempre più in crisi col cambio, deve lasciare la seconda posizione del GP d’Ungheria 1998 al compagno Coulthard e poco dopo a Hill e Frentzen.
Schumacher taglia vittorioso il traguardo, conquistando la sua tredicesima vittoria da ferrarista, un trionfo che lo consacrerà eroe rosso, eguagliando Ascari e avvicinando il primato di Lauda, che nel 1998 era ancora il ferrarista più vincente.

GP d’Ungheria 1998: la classifica finale

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 3 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari 01:45:26.400 77
3
10
2 7 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:45:35.833 77
2
6
3 1 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom Williams 01:46:10.844 77
6
4
4 9 United Kingdom Damon Hill
Ireland Jordan 01:46:21.476 77
4
3
5 2 Germany Heinz-Harald Frentzen
United Kingdom Williams 01:46:22.910 77
7
2
6 8 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren +1 lap 76
1
1
7 14 France Jean Alesi
Switzerland Sauber +1 lap 76
11
0
8 5 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton +1 lap 76
8
0
9 10 Germany Ralf Schumacher
Ireland Jordan +1 lap 76
10
0
10 15 United Kingdom Johnny Herbert
Switzerland Sauber +1 lap 76
15
0
11 16 Brazil Pedro Paulo Diniz
United Kingdom Arrows +3 laps 74
12
0
12 11 France Olivier Panis
France Prost +3 laps 74
20
0
13 19 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Stewart +3 laps 74
17
0
14 21 Japan Toranosuke Takagi
United Kingdom Tyrrell +3 laps 74
18
0
15 22 Japan Shinji Nakano
Italy Minardi +3 laps 74
19
0
RIT 6 Austria Alexander Wurz
Italy Benetton Gearbox 69
9
0
RIT 18 Brazil Rubens Barrichello
United Kingdom Stewart Gearbox 54
14
0
RIT 12 Italy Jarno Trulli
France Prost Engine 28
16
0
RIT 17 Finland Mika Salo
United Kingdom Arrows Gearbox 18
13
0
RIT 4 United Kingdom Eddie Irvine
Italy Ferrari Gearbox 13
5
0
RIT 23 Argentina Esteban Tuero
Italy Minardi Engine 13
21
0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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