GP Ungheria 2014: vince Ricciardo, Alonso e Hamilton da leggenda!
L’undicesima prova del mondiale di Formula 1, dopo appena sette giorni dalla gara di Hockenheim, va in scena in uno dei tracciati tradizionali della tappa di fine luglio. Con questo undicesimo appuntamento la stagione 2014 è praticamente al giro di boa. Una Mercedes in ottima forma, con i suoi due piloti Lewis Hamilton e Nico Rosberg si darà battaglia in famiglia, per salire sul gradino più alto del podio, e andare in vacanza tranquilli, sicuri per la conquista del titolo iridato. Agli altri piloti e scuderie le briciole di podio, anche se nelle ultime gare la Williams ha dimostrato di essere in gran forma. Al contrario la Ferrari, sicuramente superiore al resto del gruppo, non riesce a a raggiungere le Frecce d’Argento.
Le Qualifiche
La Mercedes va in pole anche al GP d’Ungheria 2014 con Nico Rosberg che ottiene la sua decima partenza dalla prima posizione in griglia della carriera. Qualifica fotocopia all’appuntamento di Hockenheim però, con Lewis Hamilton, costretto ad abbandonare anticipatamente la sessione in Q1 con la sua W05 che va letteralmente a fuoco a causa una fuoriuscita di benzina. Se il tedesco, veramente baciato dalla fortuna in questo campionato, partirà ancora davanti a tutti; il britannico è costretto all’ennesima rimonta per provare a salire sul podio.
Seconda posizione ottenuta dalla Red Bull di Sebastian Vettel, staccato di circa mezzo secondo da Rosberg mentre chiude in terza posizione la Williams di Valtteri Bottas, ancora una volta davanti al suo compagno di box. Alle spalle del finlandese troviamo la RB10 di Daniel Ricciardo, quarto, seguito dalla Ferrari di Fernando Alonso che non poteva fare di più della quinta posizione. Segue il ferrarista la Williams di Felipe Massa, sesto, e la McLaren di Jenson Button, settimo ma che paga un distacco di circa un secondo e mezzo dalla vetta. Ottava piazza per Jean-Eric Vergne con la Toro Rosso seguito dalla Force India di Nico Hulkenberg, nono, e dall’altra McLaren, quella di Kevin Magnussen, decimo, che però non ha completato nemmeno un giro essendo finito contro le barriere alla curva 1 a inizio sessione.
Non solo Hamilton, anche Kimi Raikkonen è uscito di scena in Q1. Se l’inglese però può sentirsi sollevato per un problema tecnico, il finlandese deve imputare ogni colpa alla Ferrari, autrice dell’ennesimo errore strategico. La Rossa, fatto fuori Domenicali, avrebbe dovuto tornare a vincere, eppure continua a commettere le stesse ingenuità che hanno fatto perdere loro perfino un mondiale, nel 2010, con Alonso. Raikkonen, che domani partirà in 17esima posizione, si è visto non passare la Q1 e strappare la 16esima piazza per mano della modesta Marussia di Jules Bianchi.
Dal paradiso all’inferno in pochi secondi. Al ring delle interviste, il pilota finlandese non ha avuto belle parole nei confronti della Ferrari: «Ho chiesto due volte di scendere in pista ma mi hanno detto di stare tranquillo e che ce l’avremo fatta. Poi si è visto invece come è andata a finire». Secondo quanto riporta viq Twitter, Alberto Sabbatini, direttore di Autosprint la colpa sarebbe da imputare a Pat Fry, ex direttore tecnico, ora responsabile delle gerarchie in pista.
Gara
Quella che sembrava essere, l’ennesima cavalcata vincente della Mercedes e di Nico Rosberg, ha riservato sorprese. È successo di tutto a Budapest tra pioggia, incidenti e safety car ma a spuntarla è stato un bravissimo Daniel Ricciardo con la sua Red Bull che è passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Il pilota australiano è riuscito a beffare Fernando Alonso negli ultimi due giri della corsa grazie alla sosta in più utile per montare delle gomme soft fresche e provare così a saltare davanti ai suoi avversari.
Secondo gradino del podio per Fernando Alonso e per la Ferrari. Lo spagnolo, che nel finale ha ceduto la posizione a Ricciardo con le gomme più fresche ma ha resistito agli attacchi di Hamilton, è rimasto per molto tempo in testa alla corsa regalando ai suoi tifosi un barlume di speranza sulla possibilità di riuscire a espugnare l’Hungaroring.
Terzo posto per un grandissimo Lewis Hamilton che a sorpresa è riuscito a salire sul gradino più basso del podio dopo aver preso il via dalla pit lane. L’inglese, dopo essere stato autore anche di un testacoda al primo giro, in un circuito dove per tradizione è difficile superare, ha risalito la china a suon di sorpassi e controsorpassi. Gara no per Nico Rosberg, quarto. Il tedesco, che partiva dalla pole position, ha accusato un problema ai freni ma è stato vittima di una strategia abbastanza discutibile: quando mancavano 14 giri alla fine della gara Nico è stato costretto a rientrare per cambiare gli pneumatici.
Quinto tempo per la Williams di Felipe Massa seguito dalla F14T di Kimi Raikkonen, sesto e partito 16esimo, e alle prese con la sua migliore gara dell’anno. Seguono in classifica Sebastian Vettel, settimo e ancora in appannaggio rispetto al suo compagno di box che in Ungheria ha ottenuto al sua seconda vittoria in Formula 1, e l’altra Williams, quella di Valtteri Bottas, ottavo. Chiudono la top ten la Toro Rosso di Jean-Éric Vergne e la McLaren di Jenson Button, decimo.
GP UNGHERIA 2014: L’ORDINE DI ARRIVO
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | Daniel Ricciardo |
Red Bull | 01:53:05.058 | 70 |
01:26.608 |
58 |
5 |
25 |
2 | 14 | Fernando Alonso |
Ferrari | 00:00:05.225 | 70 |
01:27.419 |
40 |
5 |
18 |
3 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 00:00:05.857 | 70 |
01:27.380 |
36 |
22 |
15 |
4 | 6 | Nico Rosberg |
Mercedes | 00:00:06.361 | 70 |
01:25.724 |
64 |
1 |
12 |
5 | 19 | Felipe Massa |
Williams | 00:00:29.841 | 70 |
01:28.229 |
51 |
6 |
10 |
6 | 7 | Kimi Räikkönen |
Ferrari | 00:00:31.491 | 70 |
01:27.983 |
47 |
16 |
8 |
7 | 1 | Sebastian Vettel |
Red Bull | 00:00:40.964 | 70 |
01:28.746 |
52 |
2 |
6 |
8 | 77 | Valtteri Bottas |
Williams | 00:00:41.344 | 70 |
01:26.850 |
63 |
3 |
4 |
9 | 25 | Jean-Eric Vergne |
Toro Rosso | 00:00:58.527 | 70 |
01:29.120 |
31 |
8 |
2 |
10 | 22 | Jenson Button |
McLaren | 00:00:67.280 | 70 |
01:29.156 |
50 |
7 |
1 |
11 | 99 | Adrian Sutil |
Sauber | 00:00:68.169 | 70 |
01:28.704 |
41 |
11 |
0 |
12 | 20 | Kevin Magnussen |
McLaren | 00:00:78.465 | 70 |
01:28.883 |
41 |
21 |
0 |
13 | 13 | Pastor Maldonado |
Lotus | 00:00:84.024 | 70 |
01:29.128 |
45 |
20 |
0 |
14 | 26 | Daniil Kvyat |
Toro Rosso | 00:00:00.000 | 69 |
01:29.401 |
51 |
10 |
0 |
15 | 17 | Jules Bianchi |
Marussia | 00:00:00.000 | 69 |
01:29.883 |
49 |
15 |
0 |
16 | 4 | Max Chilton |
Marussia | 00:00:00.000 | 69 |
01:29.499 |
47 |
18 |
0 |
RIT | 21 | Esteban Gutiérrez |
Sauber | 00:00:00.000 | 32 |
01:30.485 |
29 |
13 |
0 |
RIT | 10 | Kamui Kobayashi |
Caterham | 00:00:00.000 | 24 |
01:32.888 |
21 |
17 |
0 |
RIT | 11 | Sergio Pérez |
Force India | 00:00:00.000 | 22 |
01:30.280 |
21 |
12 |
0 |
RIT | 27 | Nico Hulkenberg |
Force India | 00:00:00.000 | 14 |
01:41.151 |
14 |
9 |
0 |
RIT | 8 | Romain Grosjean |
Lotus | 00:00:00.000 | 10 |
01:46.312 |
7 |
14 |
0 |
RIT | 9 | Marcus Ericsson |
Caterham | 00:00:00.000 | 7 |
01:48.459 |
6 |
19 |
0 |
Le pagelle del GP d’Ungheria 2014
Daniel Ricciardo 9: La fortuna lo ha aiutato, ma lui oltre ad essere audace è veloce, freddo e cattivo. In pista ha surclassato il compagno 4 volte iridato, sarebbe bello immaginarlo con la tuta rossa.
Fernando Alonso 8: In Ferrari fa la differenza si sa. Nel giorno in cui ci si poteva giocare tutto, Fernando è pronto a giocarsi tutte le carte e quando cala il suo full di donne solo il poker di Ricciardo lo batte.
Lewis Hamilton 9: Il puma inglese quando è scatenato come ieri fa veramente paura! L’unico felino che era capace di fare certe cose era il leone Nigel Mansell. Eloquente la sua superiorità rispetto al compagno di squadra. Sarebbe infelice se questo mondiale se lo dovesse vedere sfuggire come avvenne nel 2007.
Nico Rosberg 6: Nico ha dimostrato grande maturità ieri, portando al termine una gara importante in ottica mondiale. I problemi ai freni hanno condizionato molto il suo ritmo di gara. Da evitare forse il finale di gara agguerrito con il compagno.
Kimi Raikkonen 6,5: Ice Man ieri ha avuto modo di dimostrare che ancora ha il ritmo per andare forte. Se non fosse partito dalle retrovie a causa dell’errore commesso dai box durante le qualifiche del sabato, avrebbe anche lui potuto puntare al podio.
Sebastian Vettel 5,5: Il giovane tedesco pluricampione del mondo inizia a sentire il fiato sul collo del compagno Daniel Ricciardo. Sembra quasi di vedere un vecchio film con Piquet e Schumacher come protagonisti….ma Piquet era di qualche anno più grande.
Jean-Eric Vergne 7: Si prende il suo momento di notorietà, dando fastidio ai migliori per lunghi tratti di gara. Buona prestazione del francese, che realizza il suo obiettivo di inizio gara e cioè quello di andare a punti.
Felipe Massa 6,5:Gara ai punti finalmente per il brasiliano, che dopo una lunga gara riesce ad arrivare davanti il compagno condizionato dalla safety car.
Valtteri Bottas 6,5: Il finlandese della Williams meritava molto di più oggi. Purtroppo l’ingresso della safety car ha rovinato la sua gara, che oggi era da podio sicuro.