GP Ungheria 2019: Hamilton beffa Verstappen
Il pilota britannico ha vinto anche la tappa ungherese, ingaggiando un’accesa battaglia con Max Verstappen; terzo posto, invece, per Sebastian Vettel

Lewis Hamilton non ci sta a farsi soffiare anche la vittoria sul circuito del GP d’Ungheria 2019 e negli ultimi giri della gara ha dato vita a una prestazione da mozzare il fiato.
Il pilota britannico della Mercedes ha visto il posteriore della monoposto di Max Verstappen per quasi l’intera durata della gara, ma alla fine è riuscito a spuntarla sul pilota olandese.

Tutto sembrava essere stato vanificato a causa proprio di un suo errore: nella foga del momento e nella necessità di portare a casa l’ennesima vittoria, Hamilton infatti è andato lungo mentre tentava il sorpasso.
Ma questo non è servito a farlo desistere e, complice anche la strategia del team che lo ha fatto rientrare al momento giusto, ha sconfitto l’olandese.
Performance mediocre, invece, per l’altro pilota Mercedes: Valtteri Bottas ha danneggiato l’ala anteriore in un contatto con Charles Leclerc proprio alla partenza ed è stato costretto a rientrare ai box.
Una volta sostituita, il finlandese è tornato in pista chiamato a una gara in completa rimonta, che alla fine lo ha visto concludere in ottava posizione.
Sofferente e piatta la domenica delle Ferrari: Sebastian Vettel è riuscito a salire sul podio in terza posizione, subito davanti al compagno di team.
Ma sono stati soprattutto i team minori a regalare altre emozioni, soprattutto in casa Toro Rosso: durante i primi giri della gara, i due piloti hanno percorso ben 4 curve appaiati l’uno all’altro.
Un ruota a ruota che, inevitabilmente, doveva portare qualcuno ad alzare il piede, cosa che invece non è accaduta.
Alex Albon e Daniil Kvyat sono rimasti l’uno accanto all’altro fino alla fine: il russo ha accompagnato il compagno di team fuori dalla pista, riuscendo quindi ad avere la meglio.
Performance completamente differente quella delle due Haas: dopo le lamentele avanzate dal team principal, oggi la scuderia è stata costretta a ricorrere agli ordini di scuderia.
Kevin Magnussen, che sta attualmente correndo con una monoposto completa di tutti gli aggiornamenti, ha lasciato la posizione a Romain Grosjean, che invece utilizza la monoposto portata a Melbourne.
Una decisione presa per evitare ulteriori contatti tra i due compagni di scuderia, che però non ha premiato il team, dato che il pilota francese è stato poi costretto al ritiro.
Magnussen è stato poi protagonista di una bagarre in pista anche con Daniel Ricciardo, che ha incontrato non poche difficoltà per superare il pilota della Haas.
Incredibili, però, anche le prestazioni di Carlos Sainz e Kimi Raikkonen: i due piloti della McLaren e della Alfa Romeo non hanno dato grande spettacolo in pista, ma è la loro classificazione ad aver sorpreso.
Sainz ha infatti chiuso in quinta posizione, proprio dietro alle due Ferrari, mentre Raikkonen ha terminato in settima posizione.
Nel complesso la gara è stata accesa soprattutto dai duelli tra Hamilton e Verstappen, mentre per il resto non ha avuto i grandi barlumi a cui i weekend precedenti ci avevano ormai abituati.
Questi i tempi e la classifica finale al termine del GP d’Ungheria 2019, in attesa di tutte le dichiarazioni dei protagonisti di questa domenica.
Le pagelle
LEWIS HAMILTON – 10
Al sabato sembrata solo la versione annebbiata del Lewis che conosciamo, alla domenica torna ad essere The Hammer. 20 giri da qualifica gli hanno permesso di passare Max Verstappen, anche grazie alla strategia del team impeccabile (anche qui voto 10). Ma senza il manico di Lewis certe magie non riescono. ISPIRATO.
MAX VERSTAPPEN – 10
Il 100esimo uomo a partire in pole nella storia della Formula 1 ha sfiorato l’impresa di tenere dietro Hamilton in gara, concludendo secondo. Max è ormai un rullo compressore, tanto da aver quasi sorpassato Bottas in classifica generale. L’OLANDESE VOLANTE.
SEBASTIAN VETTEL – 7.5
Bene il podio, ottenuto dopo un pit stop infinito, l’ennesimo, che gli è costato più di qualche secondo. Male il distacco, ma non è certo colpa sua. SOLIDO.
CARLOS SAINZ – 9
Impossibile chiedere di più a Sainz, che in gara riesce a mettersi dietro la Red Bull di Gasly. Carlos risponde agli estimatori di Lando Norris, domenica fuori dalla zona punti, dimostrando di esserci anche lui. TENACE.
KIMI RAIKKONEN – 8
Continua a stare nella top ten e non lo smuovi da lì. Una bella seconda, forse terza, giovinezza per un pilota che non smette di stupire. Con i suoi punti tiene a galla l’Alfa Romeo. Bravo. INFINITO.
GEORGE RUSSELL – 8
Sfiora il Q2 in qualifica e finisce davanti a Stroll in gara. Date una macchina vera a questo ragazzo. PROMETTENTE.
PIERRE GASLY – 4
Imbarazzante. Horner e Marko lo confermano fino a fine stagione, ma solo a parole. Il confronto con Verstappen è sempre più impietoso. La pausa servirà a ricaricarlo? FUORI FASE.
VALTTERI BOTTAS – 5
Bravo a tenere dietro Lewis in qualifica, pasticcione al via. Rompe un’ala, si costringe a una rimonta impossibile e arriva a malapena a punti. L’ombra di Ocon è sempre più minacciosa. IN OMBRA.
RENAULT – 2
Una Casa del valore della Renault non può permettersi di vivacchiare così nella massima serie. INACCETTABILE.
CHARLES LECLERC – 7, LANDO NORRIS – 6.5, ALEXANDER ALBON – 7, SERGIO PEREZ-6, NIKO HULKENBERG – 4, KEVIN MAGNUSSEN – 4, DANIEL RICCIARDO – 4, DANIIL KVYAT – 5, LANCE STROLL – 4, ANTONIO GIOVINAZZI – 5, ROBERT KUBICA – 4, ROMAIN GROSJEAN – 4
Le parole ai protagonisti

Lewis Hamilton
“Siamo ormai da sette anni insieme, ma questa sensazione non invecchierà mai. Senza il mio team, tra le persone presenti qui e coloro che lavorano in fabbrica, questo non sarebbe stato possibile. Sono così orgoglioso di farne parte e così grato per continuare a credere in me, spingendomi a superare ogni limite, nonostante i rischi. Oggi abbiamo faticato un po’ con i freni, quindi stavo cercando di gestirli il più possibile quando ho avuto la possibilità di sorpassare Max. È stato molto, molto difficile cavarsela. Non ero sicuro di riuscire a colmare il gap di 19 secondi, ma il team ha detto di concentrarmi, stringere i denti ed attivare la modalità martello, quindi così ho fatto. Ho continuato a spingere, il gap si riduceva sensibilmente ad ogni giro, perché era come se stessi effettuando dei giri di qualifica. Ho spinto al limite fino in fondo. Mi tolgo il cappello dinnanzi alla squadra e penso che se Niki fosse qui oggi, si toglierebbe anche lui il cappello.”

Max Verstappen
“Abbiamo fatto il massimo ma Hamilton era molto più veloce di noi negli ultimi giri. Questo secondo posto, sebbene sia un ottimo risultato, è molto importante anche se a livello di ritmo di gara non è stata la nostra domenica migliore. Nonostante tutto, in generale è stato un buon fine settimana e riuscire a partire dalla pole è stato un bel passo in avanti per la Red Bull a livello di prestazione.
Quando parti dalla prima fila della griglia, è normale, vuoi vincere. Però bisogna essere realisti e portare a casa il secondo posto. In ogni caso è un risultato ragguardevole. Ho provato a tenermi Hamilton alle spalle quando avevamo le stesse gomme, poi si è fermato e la situazione è cambiata. Ho cercato di resistere il più possibile ma quando ho visto che mi mangiava due secondi al giro ho capito che non ci sarebbe stato granché da fare, anche se oggi non abbiamo vinto è stato un fine settimana positivo per la Red Bull. Abbiamo chiuso la gara al secondo posto e abbiamo preso il punto aggiuntivo per il giro veloce. Ora mi godrò la pausa estiva con ottime sensazioni per il futuro.“

Sebastian Vettel
“Trovandomi in quarta posizione non avevo più nulla da perdere, così abbiamo fatto un primo stint molto lungo sperando che le soft durassero fino alla fine ed è successo” ha dichiarato a fine gara Sebastian Vettel. “Nel finale era la gomma più veloce, sono riuscito a chiudere il gap e, vista l’opportunità, sono riuscito a coglierla. Sono contento quantomeno di questo contentino. Il passo non è stato buono per tutto il weekend, i ragazzi dovranno lavorare tanto, ora c’è la pausa e proveremo a ricaricare le batterie per essere più competitivi nelle prossime piste dove dovremmo andare meglio. Nel complesso però dobbiamo diventare assolutamente più forti perché il distacco è elevato. Non so cosa faranno gli altri per quanto riguarda gli aggiornamenti sul motore in vista di Spa e Monza, sulla carta avremo un margine ma ora resteremo concentrati in queste settimane perchè serve davvero tanto lavoro per portare nuove idee nella seconda metà.“

L’ordine di arrivo del GP d’Ungheria 2019
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 44 | ![]() |
![]() |
01:35:03.796 | 70 |
01:18.528 |
60 |
3 |
25 |
2 | 33 | ![]() |
![]() |
01:35:21.592 | 70 |
01:17.103 |
69 |
1 |
19 |
3 | 5 | ![]() |
![]() |
01:36:05.229 | 70 |
01:19.786 |
65 |
5 |
15 |
4 | 16 | ![]() |
![]() |
01:36:09.046 | 70 |
01:20.493 |
49 |
3 |
12 |
5 | 55 | ![]() |
![]() |
01:35:31.121 | 69 |
01:21.002 |
66 |
8 |
10 |
6 | 10 | ![]() |
![]() |
01:35:32.514 | 69 |
01:21.045 |
65 |
6 |
8 |
7 | 7 | ![]() |
![]() |
01:35:35.188 | 69 |
01:20.880 |
65 |
10 |
6 |
8 | 77 | ![]() |
![]() |
01:35:35.924 | 69 |
01:19.331 |
59 |
2 |
4 |
9 | 4 | ![]() |
![]() |
01:35:41.187 | 69 |
01:21.188 |
65 |
7 |
2 |
10 | 23 | ![]() |
![]() |
01:36:10.323 | 69 |
01:20.621 |
65 |
12 |
1 |
11 | 11 | ![]() |
![]() |
01:36:21.366 | 69 |
01:21.734 |
47 |
16 |
0 |
12 | 27 | ![]() |
![]() |
01:36:22.002 | 69 |
01:21.650 |
59 |
11 |
0 |
13 | 20 | ![]() |
![]() |
01:36:22.759 | 69 |
01:21.008 |
67 |
14 |
0 |
14 | 3 | ![]() |
![]() |
01:36:22.993 | 69 |
01:20.839 |
49 |
20 |
0 |
15 | 26 | ![]() |
![]() |
01:35:08.984 | 68 |
01:21.932 |
55 |
13 |
0 |
16 | 63 | ![]() |
![]() |
01:36:03.701 | 68 |
01:22.386 |
66 |
15 |
0 |
17 | 18 | ![]() |
![]() |
01:36:07.471 | 68 |
01:20.603 |
52 |
18 |
0 |
18 | 99 | ![]() |
![]() |
01:36:16.660 | 68 |
01:22.809 |
46 |
17 |
0 |
19 | 88 | ![]() |
![]() |
01:35:14.074 | 67 |
01:23.436 |
42 |
19 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
01:09:26.871 | 49 |
01:22.809 |
46 |
9 |
0 |