Gran Bretagna 2008: Hamilton domina sul bagnato
Nella vita piove sempre sul bagnato. E a volte, anzi, molto spesso piove anche in Gran Bretagna. É quello che è successo a Silverstone il 6 luglio 2008, per una di quelle gare che nel giro di poco tempo sarebbe diventata iconica. Basti pensare che, a distanza di anni, Lewis Hamilton la considera la gara più bella sua carriera. E che diversi addetti ai lavori la giudicano come la prestazione più dominante dell’ultimo quarto di secolo.
E dire che per Hamilton il weekend non sembrava dei più facili. Il giovane inglese aveva vissuto gli ultimi appuntamenti tra luci ed ombre, e vedeva allontanarsi in classifica le Ferrari di Massa e Raikkonen, che nel pieno dell’estate sembravano avere in mano la vettura più competitiva.
I pronostici iniziano a saltare per aria già a partire dalla qualifica. La pole position la conquista infatti Heikki Kovalainen, precedendo la Red Bull di Mark Webber, per una prima fila quanto mai inedita. Hamilton solo quarto, dietro anche a Raikkonen. Molto più attardati Massa e Kubica, anche loro protagonisti della lotta iridata.
GARA D’ALTRI TEMPI
I sogni di gloria di Heikki Kovalainen, però, durano soltanto pochi passaggi. Alla domenica, sotto una pioggia torrenziale che costringe tutti i piloti a partire sulle intermedie, Hamilton impiega soltanto quattro giri per passare al comando, dando il via ad un one man show.
L’unico che potrebbe tenergli testa è Kimi Raikkonen, che viene però affossato da una scelta strategica scellerata della Ferrari. Al momento del pit-stop i meccanici della Rossa decidono di non cambiare gli pneumatici del finlandese, che si ritrova così in balia della tempesta nel momento in cui su Silverstone si abbatte un acquazzone ancor più violento di quello che aveva già segnato la prima parte di gara.
Una gara d’altri tempi. Tra piloti che commettono errori in continuazione, condizioni ai limiti della praticabilità e difficoltà nell’interpretare le giuste strategie nello switch tra intermedie e full wet. I distacchi? Tutti doppiati tranne il secondo e il terzo. Non si vedeva qualcosa di simile dal 1995.
A seguire, il commento di Lewis dopo una gara da sogno, che per la prima volta lo ha visto trionfare davanti ai propri tifosi. “La mia vittoria più bella, mi sentivo davvero a casa e ho potuto sentire tutta l’energia della folla. All’ultimo giro ho visto il pubblico che si alzava, contavo i metri che mancavano al traguardo, una sensazione davvero speciale. Dedico questa giornata alla mia famiglia. Ultimamente abbiamo vissuto delle giornate difficili, ma loro mi sono sempre stati vicini”.
ALLA FERRARI SERVIREBBE ROSS BRAWN
Tra gli eroi della domenica britannica non c’è soltanto Lewis Hamilton. A rubare la scena, infatti, con uno dei suoi proverbiali colpi di genio è anche Ross Brawn, team principal della Honda. Nel momento più difficile della gara, quando la pioggia aveva raggiunto il massimo della sua intensità, è stata sua la scelta di richiamare ai box Rubens Barrichello, cercando l’azzardo delle Full Wet.
Per diversi giri Rubinho riuscirà così a guadagnare decine e decine di secondi su tutti gli altri, sdoppiandosi dal leader, e andando ad artigliare il terzo gradino del podio. Un’impresa clamorosa, se consideriamo che quella Honda in condizioni normali faceva addirittura fatica a superare il taglio della Q1, segnata da due vecchie conoscenze dei tifosi ferraristi.
Queste le parole di Rubens, che non saliva sul podio da tre stagioni: “Non ho mai perso la speranza in me e nel team. Speravamo nella pioggia e siamo riusciti a fare qualcosa di speciale. La strategia è stata ottima e mi sono trovato benissimo, riuscivo a superare gli altri sia internamente che esternamente, sembrava un videogioco. Mi sento benissimo, come se fossi giovane, e riesco ancora a lavorare nel modo giusto. Mi piace questo sport, amo la velocità e non potrei vivere senza”.
Una Ferrari che, al contrario, quando c’è stato da affidarsi all’intuito e alla sensibilità di piloti e ingegneri per scegliere la strada da seguire, è andata completamente nel pallone. Fidarsi più di Meteo France che delle nuvole inglesi forse non è stata una grande idea. E i motivi per avere delle recriminazioni sono tanti.
Felipe Massa, alle prese con una vettura inguidabile, sarà autore di cinque diversi testacoda durante la gara. Se non è un record poco ci manca. Uno zero pesantissimo nell’ottica di un campionato che resterà in bilico fino all’ultima curva dell’ultimo giro dell’ultima gara.
“Una gara da dimenticare. Ho fatto tanti errori, tanti acquaplaning, non riuscivo proprio a guidare dritto. Una sensazione orrenda e che non avevo mai provato in passato. Non ci resta che guardare avanti e concentrarci sulle prossime gare, perchè il campionato è apertissimo e tutto può ancora succedere”, ha dichiarato il brasiliano a margine di una prestazione così deludente.
AD HEIDFELD LA PIAZZA D’ONORE
Il secondo posto va a Nick Heidfeld, un pesce fuor d’acqua all’interno di un gran premio così folle. Il tedesco della BMW-Sauber, anche in una gara del genere, ha saputo tenere fede alle caratteristiche che lo hanno reso celebre in carriera. Poca appariscenza, tanta solidità.
Mai inquadrato dalle telecamere tiene a galla le ambizioni di Peter Sauber in una domenica che ha visto andare in crisi anche Robert Kubica. Heidfeld, tra l’altro, con questo secondo posto consolida un curioso primato. E’ il pilota che ha conquistato il maggior numero di podi (tredici) senza mai vincere una gara. Un destino beffardo per Nick, a cui è sempre mancato l’acuto (e la fortuna…) per raggiungere il bersaglio più grande.
L’ordine di arrivo del GP di Gran Bretagna 2008
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 22 | Lewis Hamilton |
McLaren | 01:39:09.440 | 60 |
4 |
10 |
2 | 3 | Nick Heidfeld |
BMW Sauber | 01:40:18.017 | 60 |
5 |
8 |
3 | 17 | Rubens Barrichello |
Honda | 01:40:31.713 | 60 |
16 |
6 |
4 | 1 | Kimi Räikkönen |
Ferrari | +1 lap | 59 |
3 |
5 |
5 | 23 | Heikki Kovalainen |
McLaren | +1 lap | 59 |
1 |
4 |
6 | 5 | Fernando Alonso |
Renault | +1 lap | 59 |
6 |
3 |
7 | 11 | Jarno Trulli |
Toyota | +1 lap | 59 |
14 |
2 |
8 | 8 | Kazuki Nakajima |
Williams | +1 lap | 59 |
15 |
1 |
9 | 7 | Nico Rosberg |
Williams | +1 lap | 59 |
20 |
0 |
10 | 10 | Mark Webber |
Red Bull | +1 lap | 59 |
2 |
0 |
11 | 14 | Sébastien Bourdais |
Toro Rosso | +1 lap | 59 |
13 |
0 |
12 | 12 | Timo Glock |
Toyota | +1 lap | 59 |
12 |
0 |
13 | 2 | Felipe Massa |
Ferrari | +2 laps | 58 |
9 |
0 |
RIT | 4 | Robert Kubica |
BMW Sauber | Spun off | 39 |
10 |
0 |
RIT | 16 | Jenson Button |
Honda | Spun off | 38 |
17 |
0 |
RIT | 6 | Nelson Piquet Jr. |
Renault | Spun off | 35 |
7 |
0 |
RIT | 21 | Giancarlo Fisichella |
Force India | Spun off | 16 |
19 |
0 |
RIT | 20 | Adrian Sutil |
Force India | Spun off | 10 |
18 |
0 |
RIT | 15 | Sebastian Vettel |
Toro Rosso | Collision | 0 |
8 |
0 |
RIT | 9 | David Coulthard |
Red Bull | Collision | 0 |
11 |
0 |