Analizziamo i cinque ordini di scuderia più eclatanti dopo le vicende degli ultimi giorni
Durante il GP del Brasile, il numero uno della Red Bull non ha voluto cedere la posizione al compagno di squadra. Questo avrebbe permesso a Perez di mantenere un leggero vantaggio nei confronti di Charles Leclerc per il secondo posto in classifica piloti. L’olandese si è opposto fermamente agli ordini di scuderia che gli chiedevano di far passare Checo e così è scoppiata la tempesta. Ma è solo una delle innumerevoli dispute causate dagli ordini di scuderia in F1.
Austria 2002 – Michael Schumacher e Rubens Barrichello
La Ferrari è stata al centro di polemiche al Gran Premio d’Austria del 2002. Michael Schumacher aveva dominato la parte iniziale della stagione, vincendo quattro delle prime cinque gare. Il 2002 finì per essere una delle campagne più dominanti di Schumacher, quindi non sorprende che la Ferrari sia stata pesantemente criticata per l’uso degli ordini di squadra nell’ultimo giro. Rubens Barrichello ha dominato la gara dalla pole position ma gli è stato ordinato di allontanarsi dal suo compagno di squadra, cosa che ha fatto in corsa, verso la linea di partenza nell’ultimo giro. Schumacher ha vinto per poco meno di 0,2 secondi e ciò ha portato a una memorabile cerimonia del podio in cui Schumacher ha insistito affinché Barrichello salisse sul gradino più alto del podio anche se il brasiliano non vinse la gara.
Singapore 2008 – Nelson Piquet jr. e Fernando Alonso
L’eclatante Crashgate in cui a Nelson Piquet Jr. venne ordinato dalla Renault di schiantarsi deliberatamente al Gran Premio di Singapore 2008, per avvantaggiare il compagno di squadra Fernando Alonso. Alonso ha beneficiato del tempismo della Safety Car causato da Piquet al 14° giro sul circuito cittadino di Marina Bay, che gli ha permesso di saltare il resto del gruppo durante la fase di pit stop accumulando un enorme vantaggio. L’incidente è costato a Felipe Massa il titolo 2008.
Il brasiliano ha rilasciato dichiarazioni alla FIA di aver deliberatamente perso il controllo dato che gli era stato chiesto dal capo del team Renault, Flavio Briatore, e dall’ingegnere Pat Symonds di inscenare l’incidente. Briatore e Symonds sono stati costretti a lasciare la squadra prima del GP di Singapore 2009 e sono stati accusati di cospirazione e manovre di gara. La squadra è stata squalificata dalla F1, che è stata sospesa per due anni in attesa di ulteriori infrazioni alle regole. Briatore è stato bandito a vita da tutti gli eventi dalla FIA, mentre Symonds è stato bandito per cinque anni.
Germania 2010 – Fernando Alonso e Felipe Massa
La Ferrari è stata multata di $ 100.000 per aver utilizzato gli ordini di scuderia al Gran Premio di Germania 2010.
Massa ha preso il comando nel primo giro all’Hockenheimring, superando Sebastian Vettel e il compagno di squadra Alonso.
Il brasiliano ha resistito alla pressione in pista di Alonso prima di prendere un piccolo vantaggio. Ma, con Vettel in agguato a pochi secondi di distanza e Alonso che rappresentava la migliore speranza della Ferrari di tornare nella corsa al titolo, il team ha ordinato a Massa di allontanarsi al 47esimo giro. L’ingegnere di pista di Massa all’epoca, Rob Smedley, pronunciò uno dei più iconici discorsi al riguardo:
“Allora, Fernando è più veloce di te, puoi confermare di aver compreso questo messaggio?”
Alla fine Massa ha seguito l’ordine di squadra, consegnando ad Alonso la sua seconda vittoria dell’anno.
La FIA ha poi revocato il divieto di ordini di squadra per il 2011.
Malesia 2013 – Sebastian Vettel e Mark Webber
Vettel ha ignorato gli ordini del team al Gran Premio della Malesia 2013 superando il compagno Webber. Webber era in testa alla gara dopo l’ultimo pit stop, con Vettel dietro. A Vettel venne ordinato il “Multi 21”, un codice che, a detta di Vettel, gli ordinava di rimanere dietro Webber. Il tedesco lo ha ignorato e ha superato Webber in pista.
Webber era comprensibilmente frustrato dopo la gara, mettendo persino in dubbio il proprio futuro nello sport. “Non mi piace parlare male delle altre persone. Non è il mio stile. Penso di aver detto abbastanza. La conclusione è che stavo correndo, ero più veloce, l’ho superato, ho vinto“, ha detto Vettel.
Ungheria 2014 – Lewis Hamilton e Nico Rosberg
Hamilton ha disobbedito all’ordine di squadra della Mercedes per far passare il compagno di squadra e rivale per il titolo Nico Rosberg al Gran Premio d’Ungheria 2014. All’epoca i due correvano terzo e quarto dietro Alonso e Daniel Ricciardo. Hamilton era partito dalla pit lane, recuperando fino al terzo posto con una strategia a due soste, mentre Rosberg aveva una strategia a tre soste, il che significa che aveva gomme più fresche. A causa delle differenze di strategia, ad Hamilton venne ordinato di far passare il suo compagno di squadra. “Non rallento per Nico. Se si avvicina abbastanza per superare, può superare” disse Hamilton in radio al team; in risposta alle istruzioni della Mercedes. Hamilton avrebbe invece continuato a spingere, finendo la gara al terzo posto davanti a Rosberg.