Nel GP del Brasile abbiamo visto in azione, a discapito dei risultati finali del campionato, il vero campione del mondo. Infatti, Verstappen, durante la gara, ha tirato fuori il meglio del suo repertorio: una partenza perfetta dove l’olandese ha saputo mediare tra aggressività e decisione nell’effettuare i sorpassi su Hamilton e Alonso, piloti spesso definiti tra i più grandi in assoluto, fino a raggiungere la Ferrari. In scia alla rossa, il campione del mondo ha deciso di gestire il proprio potenziale senza farsi prendere dall’ansia di superamento.
Dopo la bandiera rossa, alla ripresa della corsa, Verstappen si libera presto delle Alpine e, per ribadire la sua superiorità, comincia, a suon di giri veloci, a transitare sul traguardo con un vantaggio sempre più ampio nei confronti degli inseguitori.
Mentre il campione del mondo, dominando la corsa, ribadisce il suo diritto a vestire il numero uno sul musetto della monoposto, il suo avversario più diretto nella lotta al titolo, Norris, si è arreso alla classe messa in mostra dall’olandese.
In una Formula 1 dove il mezzo meccanico spesso prevale sul valore dei piloti, appena il meteo diventa una variabile impazzita, emerge l’unico pilota che ha nel proprio DNA la capacità di saper domare una monoposto come fossimo in un rodeo e che sa prendere la squadra sulle proprie spalle ripagandola con una prestazione degna dei grandi piloti del passato.
Per la Red Bull l’olandese è un valore inestimabile: infatti, Verstappen, quando non è riuscito a vincere, si è trasformato in un abile calcolatore di risultati intermedi portando sempre la macchina al traguardo e conquistando punti importanti per la conquista del titolo.
Quando il circus arriverà a Las Vegas, teatro della prossima gara, Verstappen può fare suo ciò che gli spetta di diritto anche senza il supporto del Project Star Newey che, spesso con le sue idee geniali, ha reso le vittorie dell’olandese una semplice formalità.
A discapito dei numeri finali, l’impresa brasiliana ci consegna un autentico fuoriclasse, forse con un carattere a volte sopra le righe, ma consapevole del suo valore e dell’impresa compiuta, come dimostra la soddisfazione letta sul suo volto appena sceso dalla monoposto.
Il mondiale ha ancora tre appuntamenti, ma la recente vittoria in Brasile verrà ricordata per anni, specialmente se sarà il suggello alla conquista del quarto titolo mondiale.
Veramente un fuoriclasse!!!!