Bands Harch ’78: il sorpasso che regala un sorriso

La decima prova del campionato del mondo di Formula Uno stagione 78, si disputò sul mitico circuito inglese di Bands Harch.
Durante la prima giornata di prove Peterson con la mitica Lotus 79, ottenne il miglior tempo davanti al compagno Andretti e Niki lauda. In Ferrari si era presa la decisione di usare la prima sessione per testare i nuovi pneumatici Michelin.

Nella sessione di qualifica del sabato Chapman, discusso patron della Lotus, decide di montare sulla omonima monoposto dello svedese, gomme normali lasciando quelle da tempo ad appannaggio del compagno Andretti.
Quando le macchine nero oro si lanciano il Patron si aspetta che la Lotus numero 5 possa segnare la pole piuttosto facilmente, cosa che puntualmente accade ma subito dopo il team non crede ai propri occhi, Peterson, con gomme inadatte, conquista il miglior tempo e al suo rientro ai box a un esterefatto Chapman alza il dito medio in un gesto fin troppo eloquente.

Ancora indietro le Ferrari, che hanno deciso di privilegiare un assetto più adatto alla gara.
Alla partenza, Andretti scatta meglio di tutti. Le Lotus sembrano imbattibili quando al settimo giro quella di Peterson si deve ritirare per un improvviso problema al motore.
Rispetto ai giorni di prove le due macchine nero oro lamentano un consumo anomalo delle proprie gomme tanto che Andretti ben presto dovette fermarsi a cambiarle.
Appena rientrato in pista prova subito a recuperare, ma il suo impegno viene vanificato dal motore che improvvisamente decide di lasciarlo a piedi…
Il pubblico, orfano delle Lotus, non ha tempo di rammaricarsi anzi, per lo spettacolo sembra un toccasana in quanto il campionato, fino a quel momento, è annichilito dalla superiorità delle macchine di Chapman e col loro ritiro in testa va la Wolf di Schekter che prova ad
allungare ma anche il suo motore lo abbandona lasciando a Lauda con la Brabham e Reutemann con la Ferrari a giocarsi la vittoria.
I due sono ex compagni di squadra, mai stati amici ed entrambi su vetture dotate di un 12 cilindri italiano da sempre avversari.

Al cinquantottesimo giro Lauda arriva alle spalle di Giacomelli, doppiato, e stranamente i due non riescono a capirsi fatto sta che Reutemann approfitta del malinteso, passa l odiato collega e va a prendersi il primo posto.
Nonostante gli sforzi di Lauda, Reutemann conduce senza problemi, l ‘austriaco riesce solo a tallonarlo fino alla bandiera scacchi quando l’argentino in rosso, conquista l’ottava vittoria in carriera e regala alla Ferrari una vittoria in casa del “nemico” inglese.
Sul podio Reutemann si perde in fragorosi sorrisi e brinda col suo capo meccanico Bellentani che, da sempre è un suo estimatore e , quando lo vede in giornata no, fa in modo che l argentino sia lasciato in pace.