GP Italia 2001: Montoya conquista la sua prima gara della carriera
Sedici settembre, anno 2001, GP d’Italia. Il mondo è ancora scosso dalle immagini dei due aerei che si schiantano contro le Torri Gemelle di New York, provocandone il crollo, con il terzo aereo che colpisce il Pentagono a Washington. Non è ancora una Formula 1 così aperta (come ora) alle tematiche extra sportive, ma la crisi geopolitica in atto, polarizzata tra gli USA e Al-Quaeda, intacca anche la sensibilità del Circus. In segno di lutto per i tremila morti degli attentati dell’11 settembre, la Ferrari rimuove ogni sponsor dalla livrea, che rimane rossa con il musetto tinto di nero. Nemmeno i piloti sembrano avere una gran voglia di correre.
Pure il mondo del motorsport, nel suo piccolo, sta attraversando un periodo nefasto. Pochi giorni prima, durante la corsa del Lausitzring della IndyCar, Alex Zanardi rimane coinvolto in un pauroso schianto con Alex Tagliani, che lo priverà per sempre dell’uso delle gambe. Zanardi supererà alla grande anche questa sfida, la più importante, ma in quei giorni di settembre è ancora appeso tra la vita e la morte. Per di più, i piloti approdano a Monza con i ricordi funesti dell’anno prima, quando una maxi carambola alla Variante della Roggia provocò il distaccamento di una ruota, che si scagliò, uccidendolo sul colpo, contro uno dei commissari a bordo pista.
Così, in un clima surreale, alla vigilia ci si accorda per mantenere le proprie posizioni di partenza nel corso del primo giro. Parola d’ordine: evitare sorpassi azzardati. Non tutti si accorderanno al proposito, e c’era da aspettarselo. Ma andiamo con ordine.
Al via, Montoya scatta bene e mantiene la testa della corsa, seguito da Rubens Barrichello; i fratelli
Schumacher lottano per la terza posizione e alla fine è Michael a spuntarla. Coulthard è quinto, seguito da
De La Rosa, Irvine e Verstappen.
Alla prima chicane, intanto, Jenson Button tocca la Jordan di Trulli mandandola in testacoda e costringendo il pilota italiano al ritiro; la Benetton di Button perde, invece, l’alettone anteriore.
Hakkinen è autore di una brutta partenza e si ritrova in tredicesima posizione. Irvine ha problemi e finisce
in dodicesima posizione. Coulthard è costretto al ritiro al giro 7 per la rottura del motore sulla sua McLaren-Mercedes.
Al giro 9 Barrichello riesce a sopravanzare Montoya alla prima di Lesmo e diventa leader momentaneo della corsa, facendo segnare poco dopo anche il giro più veloce. Michael Schumacher segue molto da vicino Montoya. Nel frattempo Verstappen conquista la quinta posizione, seguito da Raikkonen. Alesi riesce, poi, a sopravanzare sia Raikkonen che l’olandese della Arrows, salendo in quinta posizione.
Al giro 15 per Barrichello iniziano i doppiaggi; al giro 17 Irvine è costretto al ritiro e Raikkonen è sesto dopo aver superato Verstappen.
Per i piloti partiti con una strategia di due soste iniziano i pit stop. Le Ferrari si fermano una dopo l’altra, Schumacher al giro 18 e Barrichello al giro 19; sfortunatamente il rifornimento del brasiliano è piuttosto lungo a causa di un problema col bocchettone della benzina che lo porta a rientrare in pista in terza posizione. Schumacher rientra al quarto posto. Ora leader della gara è di nuovo Montoya, seguito dal compagno di squadra Ralf Schumacher. Al giro 20 Hakkinen si ritira per un problema sulla sua McLaren.
Il pilota colombiano cerca di imprimere il suo ritmo alla corsa; ora è, infatti, decisamente più veloce perché meno carico di benzina e precede Ralf di circa 20 secondi.
Montoya si ferma per rifornire al giro 28 e Ralf passa così in prima posizione, seguito da Barrichello e
Michael Schumacher. Il colombiano rientra in pista alle spalle di Rubens Barrichello.
Ralf Schumacher, però, deve ancora rifornire e lo fa al giro 35, lasciando la testa della corsa al pilota della Ferrari e rientrando, poi, in quarta posizione, dietro a Montoya e al fratello Michael.
Al giro 40 del GP d’Italia 2001, i meccanici Ferrari sono pronti per il secondo pit stop di Schumacher; Barrichello si ferma
al giro successivo. Montoya torna a condurre la gara seguito da Ralf Schumacher, Barrichello, Michael Schumacher, De La Rosa e Villeneuve. Il brasiliano della Ferrari si avvicina sempre più a Ralf Schumacher e, al giro 48, con una splendida manovra, supera il pilota della Williams che, costretto al taglio della prima chicane, si lascia poi sorpassare per evitare una penalità. Praticamente in questo momento si congelano le prime sei posizioni che resteranno invariate fino al traguardo.
CLASSIFICA DEL GP D’ITALIA 2001
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Juan Pablo Montoya |
Williams | 01:16:58.493 | 53 |
1 |
10 |
2 | 2 | Rubens Barrichello |
Ferrari | 01:17:03.668 | 53 |
2 |
6 |
3 | 5 | Ralf Schumacher |
Williams | 01:17:15.828 | 53 |
4 |
4 |
4 | 1 | Michael Schumacher |
Ferrari | 01:17:23.484 | 53 |
3 |
3 |
5 | 19 | Pedro de la Rosa |
Jaguar | 01:18:13.477 | 53 |
10 |
2 |
6 | 10 | Jacques Villeneuve |
BAR | 01:18:20.962 | 53 |
15 |
1 |
7 | 17 | Kimi Räikkönen |
Sauber | 01:18:21.600 | 53 |
9 |
0 |
8 | 12 | Jean Alesi |
Jordan | +1 lap | 52 |
16 |
0 |
9 | 9 | Olivier Panis |
BAR | +1 lap | 52 |
17 |
0 |
10 | 7 | Giancarlo Fisichella |
Benetton | +1 lap | 52 |
14 |
0 |
11 | 16 | Nick Heidfeld |
Sauber | +1 lap | 52 |
8 |
0 |
12 | 23 | Tomáš Enge |
Prost | +1 lap | 52 |
20 |
0 |
13 | 21 | Fernando Alonso |
Minardi | +2 laps | 51 |
21 |
0 |
RIT | 15 | Enrique Bernoldi |
Arrows | Crankshaft | 46 |
18 |
0 |
RIT | 20 | Alex Yoong |
Minardi | Spun off | 44 |
22 |
0 |
RIT | 22 | Heinz-Harald Frentzen |
Prost | Gearbox | 28 |
12 |
0 |
RIT | 14 | Jos Verstappen |
Arrows | Fuel Pressure | 25 |
19 |
0 |
RIT | 3 | Mika Häkkinen |
McLaren | Gearbox | 19 |
7 |
0 |
RIT | 18 | Eddie Irvine |
Jaguar | Engine | 14 |
13 |
0 |
RIT | 4 | David Coulthard |
McLaren | Engine | 6 |
6 |
0 |
RIT | 8 | Jenson Button |
Benetton | Engine | 4 |
11 |
0 |
RIT | 11 | Jarno Trulli |
Jordan | Collision | 0 |
5 |
0 |