Jack Brabham è Campione del Mondo 1959
Bruce McLaren si aggiudicò un'avvincente gara, mentre il compagno di squadra, rimasto senza benzina, spinse a mano la sua vettura, arrivando quarto e conquistando il titolo iridato
Il 12 dicembre 1959, si corse l’ultima gara della stagione di Formula 1, con il mondiale ancora da assegnare.
Jack Brabham, Stirling Moss e Tony Brooks potevano ancora, tentare di aggiudicarsi il titolo sul tracciato americano di Sebring.
Nelle qualifiche del sabato Stirling Moss, con la Cooper T51, ottenne la pole position davanti al compagno di squadra e rivale Brabham. In seconda fila, si piazzarono Harry Schell e Tony Brooks con la Ferrari. Poi Maurice Trintignant e Wolfgang von Trips.
Alla partenza Moss riuscì a mantenere la testa della gara, iniziando guadagnare terreno sugli inseguitori. Intanto Schell e Brooks, finirono per toccarsi, costringendo la Ferrari dell’inglese ad una lunga sosta ai box.
Intanto dopo soli cinque giri, la Cooper T51-Climax, di Moss si fermò per un problema al cambio. Ben presto altre 8 vetture si dovettero arrendere per vari problemi tecnici. Situazione che agevolò Brabham che si ritrovò la vittoria su un piatto d’argento. Intanto Bruce McLaren, con l’altra Cooper riuscì a risalire fino seconda posizione.
A questo punto sembrava tutto facile per i due australiani della Cooper che stavano regalando al team inglese una bella doppietta e il titolo mondiale a Brabham.
Mancavano ormai pochi giri alla fine, quando la Cooper numero 8 del leader della gara, iniziò a rallentare, all’epoca non esistevano le comunicazioni radio e dal muretto iniziarono a chiedersi quale fosse il problema. Brabham si accorse che il carburante non gli sarebbe bastato per arrivare in fondo così iniziò a gestire il vantaggio. Intanto il giovane Bruce McLaren, non avendo molta esperienza favorì il ritorno dell’altra Cooper di Trintignant.
La gara si decise all’ultima curva: con McLaren che decise di passare Brabham arrivando sul traguardo con soli sei decimi di vantaggio sul transalpino e ottenendo, a 22 anni e 104 giorni, la sua prima vittoria in carriera, record di precocità che rimase imbattuto fino al 2003, quando Fernando Alonso vinse il Gran Premio d’Ungheria all’età di 22 anni e 26 giorni.
Intanto per Brabham si concretizzò l’incubo peggiore: la sua Cooper si spense a pochi metri dal traguardo, così l’australiano, senza aiuti esterni come previsto dal regolamento, scese e spinse a mano la sua vettura fino al traguardo ottenendo il quarto posto che gli valse il primo titolo mondiale in carriera.
L’ordine di arrivo del GP degli Stati Uniti 1959
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 9 | Bruce McLaren |
Cooper-Climax | 02:12:35.700 | 42 |
10 |
8 |
2 | 6 | Maurice Trintignant |
Cooper-Climax | 02:12:36.300 | 42 |
5 |
7 |
3 | 2 | Tony Brooks |
Ferrari | 02:15:36.600 | 42 |
4 |
4 |
4 | 8 | Jack Brabham |
Cooper-Climax | 02:17:33.000 | 42 |
2 |
3 |
5 | 10 | Innes Ireland |
Lotus | +3 laps | 39 |
9 |
2 |
6 | 4 | Wolfgang von Trips |
Ferrari | Engine | 38 |
6 |
0 |
7 | 17 | Harry Blanchard |
Porsche | +4 laps | 38 |
16 |
0 |
RIT | 3 | Henry Clifford Allison |
Ferrari | Transmission | 23 |
11 |
0 |
RIT | 12 | Roy Salvadori |
Cooper-Climax | Transmission | 23 |
11 |
0 |
RIT | 1 | Rodger Ward |
Kurtis Kraft | Clutch | 20 |
19 |
0 |
RIT | 14 | Alejandro de Tomaso |
Cooper-Climax | Brakes | 13 |
14 |
0 |
RIT | 5 | Phil Hill |
Ferrari | Clutch | 8 |
8 |
0 |
RIT | 15 | Fritz d'Orey |
Tec-Mec | Oil Leak | 6 |
17 |
0 |
RIT | 7 | Stirling Moss |
Cooper-Climax | Transmission | 5 |
1 |
0 |
RIT | 19 | Harry Schell |
Cooper-Climax | Clutch | 5 |
3 |
0 |
RIT | 16 | George Constantine |
Cooper-Climax | Overheating | 5 |
15 |
0 |
RIT | 11 | Alan Stacey |
Lotus | Clutch | 2 |
12 |
0 |
RIT | 18 | Bob Said |
Connaught | Accident | 0 |
13 |
0 |
DNS | 22 | Phil Cade |
Maserati | No Time | 0 |
0 |