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Jarno Trulli: l’abruzzese doc della Formula 1

Il 13 luglio 1974, nasce a Pescara, Jarno Trulli che, insieme a Giancarlo Fisichella hanno scritto la storia della Formula 1 “Made in Italy” degli anni a cavallo tra il 1990 e il 2000.
Trulli è stato un pilota che ha dato tanto al mondo della F1, di grande talento e di valore la cui esperienza potrebbe essere ancora utile a molti team. Alle sue spalle non aveva grandi sponsor, ma un innato spirito di volontà non ricevendo però quanto realmente meritasse.

Con 256 gran premi disputati, 11 podi, 4 pole position, 1 giro veloce e una vittoria il 23 Maggio 2004 sul circuito storico di Montecarlo quando a dominare il campionato era la Ferrari di Michael Schumacher.

L’inizio della carriera

Il pilota italiano ebbe il suo primo contatto con il mondo dei motori alla giovane età  di 9 anni, guidando i kart. L’abruzzese ottenne diversi successi sia in Italia che a livello internazionale. Nel 1995 il passaggio  nella F3 tedesca cogliendo due vittorie, l’anno successivo si aggiudicò il campionato italiano, facendosi così notare dalla Benetton che lo ingaggiò come collaudatore.

Dalla Minardi alla Prost

Nel 1997 Trulli doveva partecipare alla Formula 3000 giapponese, ma l’arrivo di Flavio Briatore in Minardi, entrato in società con il team emiliano per evitare il fallimento, favorì il debutto dell’italiano nella massima serie.
Dal gran premio di Francia,  Trulli passò alla Prost in sostituzione dell’infortunato Olivier Panis ma solo per 7 gare. Con il team transalpino ottenne i primi punti nella massima serie nel gran premio di Germania dove ottenne un bel quarto posto.
Ma la gara che consacrò definitivamente il pescarese è quella d’Austria, quando, scattato dalla terza posizione, passò in testa alla corsa per 37 giri prima di ritirarsi in seguito a un  cedimento del propulsore. Rientrato dalla convalescenza di Panis, Jarno si dovette fare da parte negli ultimi tre appuntamenti della stagione, avendo però in tasca la riconferma per l’anno successivo.

Nel 1998 fu confermato alla Prost, ma l’AP01 era una vettura inaffidabile e pesante, Trulli però riuscì a mettersi in luce ottenendo buoni risultati, conquistando un punto nel gran premio del Belgio.
L’anno successivo per il team francese, Trulli ottenne 7 punti, ma fu una stagione altalenante con sette ritiri.

Nel biennio 2000-2001, il pilota abruzzese passò alla Jordan ma ancora una volta, il livello di competitività della vettura non fu all’altezza delle aspettative e Trulli si dovette accontentare solo di alcuni piazzamenti a punti.

Il sogno chiamato Renault

Nel 2002 arrivò il passaggio alla Renault, team con il quale gareggiò per tre anni con risultati in crescendo. Trulli salì sul podio nel gran premio di Germania del 2003 e in Spagna 2004. Poi, nel 2004, arrivò la prima vittoria e ultima vittoria della carriera sul circuito storico di Monaco , interrompendo la lunga striscia vincente di Michael Schumacher e ritrovandosi al quarto posto in classifica davanti al compagno di squadra Fernando Alonso.

Sul podio, Flavio Briatore, ai tempi il Team Principal della Renault non esitò a versare lo champagne in testa al suo pilota e ad abbracciarlo, ma sotto c’erano già i primi dissapori con il manager italiano che dal gran premio di Cina non ci pensò due volte ad appiedare Trulli, prima della fine della stagione.

Jarno Trulli Toyota

Arriva la Toyota

Per la stagione 2005, il passaggio alla giapponese Toyota, che fece correre Trulli nelle ultime due gare stagionali in Giappone e in Brasile nella stagione 2004.
Dal 2005 al 2009, il pilota italiano conquistò la prima guida indiscussa nel team nipponico, regalando alla Toyota 7 podi e 2 pole.

Dal Giappone alla Lotus

Nel 2010 la scuderia giapponese della Toyota, decise di abbandonare la Formula 1 così Trulli fu costretto a cercarsi un nuovo sedile. Arrivò l’ingaggio dalla neoentrata scuderia Lotus Racing al fianco del finlandese Heikki Kovalainen. Purtroppo la vettura accusava pesanti distacchi dovuti alla mancanza di affidabilità, relegando Trulli verso il fondo della classifica con zero punti conquistati in due stagioni. Nel 2012 la Lotus diventò Caterham, e arrivarono i primi soldi dalla Russia con il pilota Vitalij Petrov che prese il posto di Trulli.

16 anni di F1

Così dopo 16 anni, terminò l’esperienza nella massima categoria motoristica; l’avventura proseguì
nella Formula E nelle stagioni 2014 e 2015.

I numeri di Jarno Trulli

256

Gare disputate

1

Vittorie

11

Podi

4

Pole position

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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