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Argentina 1954: Fangio passa alla Mercedes ma vince con la Maserati

Il 17 gennaio 1954 si è corsa la prima gara della stagione sul circuito di Buenos Aires, in Argentina. Il Gran Premio fu vinto da Juan Manuel Fangio con la Maserati 250F, seguito dalle Ferrari 625 di Nino Farina e José Froilán González.

In quell’anno ci furono importanti novità regolamentari, ma soprattutto si registrò l’ingresso in Formula 1 della Lancia e della Mercedes. L’argentino vincitore del Gran Premio, pur avendo firmato un contratto con la casa di Stoccarda, partecipò ai primi due appuntamenti della stagione al volante della nuova Maserati 250F, grazie a una clausola espressamente voluta da Fangio per non perdere punti mondiali in attesa del debutto della Mercedes.

A Maranello, Alberto Ascari lasciò la Ferrari per passare alla Lancia, mentre Enzo Ferrari riconfermò i giovani Umberto Maglioli e Mike Hawthorn, affiancandoli a Giuseppe Farina, José Froilán González e al francese Maurice Trintignant. La Maserati mantenne Juan Manuel Fangio, Onofre Marimon e il giovane Luigi Musso. La Ferrari iniziò l’anno con la Tipo 625, mentre la Maserati rielaborò la vettura di Formula 2 A6SSG per produrre la Maserati 250F, e Gordini utilizzò le sue vecchie auto dotate di motori più potenti.

gran_premio_argentina_1954_fangio

Nelle qualifiche, Farina fu il più veloce, seguito da González, Fangio e Hawthorn. In seconda fila si piazzarono Trintignant, Marimon e Musso, che però non riuscì a prendere il via a causa di un guasto al motore.

Allo sventolare della bandiera verde, Farina prese il comando, con Fangio alle sue spalle. González impressionò nei primi giri, risalendo la classifica e superando Hawthorn e Fangio per portarsi in testa al 15° giro.

Al 32° giro, però, un temporale cambiò le sorti della gara. González andò in testacoda sotto la pioggia, Farina si fermò per prendere una visiera per il casco, e Hawthorn finì fuori pista con un testacoda. Questo permise a Fangio di prendere il comando.

Quando la pista si asciugò, González e Farina ripresero Fangio, ma con il ritorno della pioggia, l’argentino tornò in testa. Hawthorn fu costretto al ritiro dopo aver ricevuto assistenza esterna in seguito a un secondo testacoda.

Al 61° giro, Fangio effettuò una sosta per montare pneumatici speciali tagliati a mano. Il team manager della Ferrari, Nello Ugolini, protestò sostenendo che la Maserati avesse utilizzato troppi meccanici durante il pit stop. Convinta che la protesta sarebbe stata accolta, la Ferrari segnalò a Farina e González di non correre rischi.

Tuttavia, Fangio li raggiunse e li superò entrambi, conquistando la vittoria. La protesta della Ferrari fu respinta dagli organizzatori della gara e successivamente anche dalla FIA.

L’ordine di arrivo del GP d’Argentina 1954

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 2 Argentina Juan Manuel Fangio
Italy Maserati 03:00:55.800 87
3
8
2 10 Italy Nino Farina
Italy Ferrari 03:02:14.800 87
1
6
3 12 Argentina José Froilán González
Italy Ferrari 03:02:56.800 87
2
5
4 26 France Maurice Trintignant
Italy Ferrari +1 lap 86
5
3
5 20 France Élie Bayol
France Gordini +2 laps 85
15
2
6 28 United States Harry Schell
Italy Maserati +3 laps 84
11
0
7 8 Thailand Prince Bira
Italy Maserati +4 laps 83
10
0
8 30 Switzerland Toulo de Graffenried
Italy Maserati +4 laps 83
13
0
9 16 Italy Umberto Maglioli
Italy Ferrari +5 laps 82
12
0
DSQ 18 France Jean Behra
France Gordini Disqualified, Push Start 61
17
0
DSQ 14 United Kingdom Mike Hawthorn
Italy Ferrari Disqualified, Push Start 52
4
0
RIT 4 Argentina Onofre Marimón
Italy Maserati Engine 48
6
0
RIT 32 Argentina Roberto Mieres
Italy Maserati Oil Leak 37
8
0
RIT 22 France Roger Loyer
France Gordini Oil Pressure 19
16
0
RIT 34 Argentina Jorge Daponte
Italy Maserati Gearbox 19
18
0
RIT 24 France Louis Rosier
Italy Ferrari Accident 1
14
0
DNS 6 Italy Luigi Musso
Italy Maserati Non Starter, Engine 0
7
0
DNS 36 Argentina Carlos Menditeguy
Italy Maserati Non Starter, Engine 0
9
0

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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