Keke Rosberg: una vittoria per il mondiale

Il 6 dicembre 1948 nasceva a Solna in Svezia, Keijo Erik, detto Keke Rosberg, campione del mondo di Formula 1 nel 1982.
Nel primi anni di età si trasferì in Finlandia, cambiando diverse volte dimora a seconda delle offerte di lavoro del padre, anch’egli appassionato di motori.
La carriera del giovane pilota finlandese cominciò con i kart, per poi proseguire tutta la trafila delle corse minori dove si aggiudicò il titolo nazionale di Formula V, a 25 anni. Il passaggio poi in Formula 2, Atlantic e Pacific. All’età di 30 anni fece il suo esordio in Formula 1, in occasione del GP del Sudafrica, alla guida di una Theodore. L’anno successivo, il passaggio alla Wolf, dove collezionò solo ritiri, prima di essere ingaggiato per un’intera stagione dal team Fittipaldi, nel 1980.
Il team brasiliano fondato dal pilota Wilson Fittipaldi e fratello del due volte campione del mondo Emerson, regalò a Rosberg il suo primo podio in Argentina, nel Gran Premio iniziale della stagione. Altri punti arrivano a Monza con un quinto posto. La stagione successiva fu un disastro, ma nel 1982 arrivò il passaggio alla Williams in sostituzione di Alan Jones. Con una sola vittoria, nel GP della Svizzera, riuscì a conquistare il mondiale, diventando il primo finlandese a diventare campione del mondo.
Nel 1983 vinse il GP di Monaco e, fuori campionato, la Race of Champions. Nella 1000 km del Nürburgring arrivò terzo alla guida di una Porsche 956.
L’anno successivo vinse a Dallas, mentre nel 1985 si aggiudicò la vittoria a Detroit e in Australia, classificandosi terzo al termine del Mondiale con 40 punti.
Nel 1986 il passaggio in McLaren, dove trovò Alain Prost come compagno, per poi lasciare definitivamente la massima serie dopo nove stagioni e totalizzando 159 punti.
Celebre fu la sua frase: “Pensavo di essere il pilota migliore e più veloce al mondo. Finché non sono arrivato alla McLaren e ho trovato Prost”
Nella massima serie ha corso per nove stagioni totalizzano oltre 159,5 punti totali.

Rosberg era un pilota di grande regolarità in pista, con una guida molto aggressiva e irrispettosa del mezzo meccanico. Considerato uno specialista dei circuiti cittadini e dove si esaltava in condizioni difficili.
È padre di Nico Rosberg, anch’egli pilota e campione del mondo di Formula 1 nel 2016 con la Mercedes.