1990-1999Formula 1On this day

La passeggiata di Senna a Phoenix 91

Sapevo che potevo fare la pole. La mia McLaren è alla pari della Ferrari, ma tra me e Prost c’è sempre un secondo di differenza”. Un’altra frecciata all’arcirivale e non poteva essere altrimenti. Marzo 1991, Stati Uniti: parte un nuovo Mondiale, ancora all’insegna dei duellanti di quest’epoca in Formula 1. Senna e Prost, ossia litri di inchiostro versati, una rivalità che ha assunto i contorni del romanzo e un epilogo ancora troppo fresco, quello della stagione 1990, quando il brasiliano (lo ammetterà solo più avanti) butta fuori il francese alla partenza del Gp del Giappone vincendo il campionato del mondo. La nuova corsa al titolo iridato inizia a Phoenix, e inizia subito all’insegna di Ayrton. “Senna ha passeggiato dall’inizio alla fine”, scriverà l’indomani Carlo Grandini sul ‘Corriere della Sera’.

Ma se il brasiliano vinse con sedici secondi di vantaggio sulla Ferrari del francese, alle sue spalle accadde un po’ di tutto.
É il week-end di esordio di un altro francese, Jean Alesi, in sella alla Rossa, per una coppia tutta transalpina a Maranello. Giovannino stecca la pole mentre rincorre Senna e Prost perché sbatte contro una pila di gomme dell’insidioso tracciato americano dove i muretti la fanno da padrone. Parte sesto, ma alla vigilia dichiara: “Dovrò fare miracoli in partenza, non voglio avere troppa gente davanti”.

partenza gp USA 1991
© Stuart Seeger/Wikipedia

Detto, fatto: al semaforo verde è subito quarto, posizione in cui conclude il primo giro. Sarà però la prima di una lunga serie di disdette nella carriera ferrarista del talento strappato alla Tyrrell: in gara, a nove giri dalla fine, si deve ritirare.

Non è il solo pezzo di Italia in gara, la Rossa. E ne accadono di ogni. Al quarto posto si piazza Stefano Modena, a proposito di Tyrrell; mentre la Minardi motorizzata Ferrari (per la prima volta la scuderia di Maranello cede il proprio motore a un’altra vettura) con Pierluigi Martini alla guida, si ritira quando è in sesta posizione.

Jean alesi gp usa 1991
© Stuart Seeger/Wikipedia

C’è anche Riccardo Patrese: il padovano si gira in una parte del circuito dove le vetture arrivano in piena, e la Benetton di Moreno non riesce a scansarsi, centrando in pieno il musetto della sua Williams fortunatamente senza gravi conseguenze.
Curioso e sinistro quello che invece accadde alla Leyton House, in mano a Ivan Capelli: lui e il suo compagno Gugelmin sono vittime di un sabotaggio. Nella notte tra sabato e domenica infatti, una mano ignota stacca alcuni cavi per la comunicazione radio dei piloti, una parte dell’iniettore e un tubo dei freni. Le vetture vengono prontamente riparate in tempo per la gara di domenica, ma finiranno entrambe ritirate per problemi al cambio. E da ultimo, Nicola Larini: l’esordio della Lambo, la scuderia motorizzata Lamborghini con firma di Mauro Forghieri, è bagnato da un ottimo settimo posto.

Ayrton Senna vince su Prost e con 25 secondi di vantaggio sul terzo classificato, Piquet, con l’altra Benetton. E raggiunge Jackie Stewart a 27 vittorie in carriera, iniziando la rincorsa al suo terzo e ultimo titolo che arriverà come di consueto a Suzuka. Quindici giorni dopo Phoenix, nel suo Brasile, compirà una delle sue più celebri imprese. Ma questa è un’altra storia…

L’ORDINE DI ARRIVO

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren 02:00:47.828 81
1
10
2 27 France Alain Prost
Italy Ferrari 02:01:04.150 81
2
6
3 20 Brazil Nelson Piquet
Italy Benetton 02:02:05.204 81
5
4
4 4 Italy Stefano Modena
United Kingdom Tyrrell 02:02:13.237 81
11
3
5 3 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Tyrrell +1 lap 80
16
2
6 30 Japan Aguri Suzuki
France Larrousse +2 laps 79
21
1
7 34 Italy Nicola Larini
Italy Lambo +3 laps 78
17
0
8 17 Italy Gabriele Tarquini
France AGS +4 laps 77
22
0
9 23 Italy Pierluigi Martini
Italy Minardi Engine 75
15
0
10 32 France Bertrand Gachot
Ireland Jordan Engine 75
14
0
11 7 United Kingdom Martin Brundle
United Kingdom Brabham +8 laps 73
12
0
12 28 France Jean Alesi
Italy Ferrari Gearbox 72
6
0
13 11 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom Lotus Engine 59
13
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams Gearbox 49
3
0
RIT 19 Brazil Roberto Moreno
Italy Benetton Collision 49
8
0
RIT 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Footwork Engine 41
25
0
RIT 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom Leyton House Gearbox 40
18
0
RIT 25 Belgium Thierry Boutsen
France Ligier Engine 40
20
0
RIT 2 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren Fuel Pump 36
7
0
RIT 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams Gearbox 35
4
0
RIT 15 Brazil Maurício Gugelmin
United Kingdom Leyton House Gearbox 34
23
0
RIT 8 United Kingdom Mark Blundell
United Kingdom Brabham Spun Off 32
24
0
RIT 21 Italy Emanuele Pirro
Italy Dallara Gearbox 16
9
0
RIT 24 Italy Gianni Morbidelli
Italy Minardi Gearbox 15
26
0
RIT 22 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Dallara Gearbox 12
10
0
RIT 29 France Éric Bernard
France Larrousse Engine 4
19
0
DNQ 10 Italy Alex Caffi
United Kingdom Footwork No Time 0

0
DNQ 18 Sweden Stefan Johansson
France AGS No Time 0

0
DNQ 26 France Érik Comas
France Ligier No Time 0

0
DNQ 12 United Kingdom Julian Bailey
United Kingdom Lotus No Time 0

0
DNPQ 33 Italy Andrea de Cesaris
Ireland Jordan No Time 0

0
DNPQ 31 Portugal Pedro Chaves
Italy Coloni No Time 0

0
DNPQ 14 France Olivier Grouillard
Italy Fondmetal No Time 0

0
DNPQ 35 Belgium Eric van de Poele
Italy Lambo No Time 0

0

PHOTO CREDITS
wikipedia.org
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