La prima e l’ultima del manager di Chieti
ll 2017 sembrava essere iniziato sotto una buona stella per la squadra del cavallino…fino al GP d’Inghilterra che aveva visto le rosse protagoniste non per le prestazioni, ma per la scarsa tenuta degli pneumatici….
Fu così che Marchionne, il Presidente, decise di scendere in campo e con determinazione spronò la squadra, a suo dire, rassegnata e seduta.
Il successivo GP d’Ungheria 2017, a quel punto della stagione, rappresentava per la Ferrari assai più di una gara: era una vera e propria prova d’appello!
I presupposti per il successo sembravano esserci tutti: la SF70H disponeva delle caratteristiche perfette per il circuito ed il primo pilota, Vettel, aveva già vinto su quel circuito con la Ferrari nel 2015…
La squadra italiana, all’arrivo in Ungheria, è già visibilmente sotto stress e l’atterraggio dell’elicottero del Dottore non fa che peggiorare la situazione!
In realtà, Marchionne vuole essere presente all’evento per poter dare forza alla squadra ed arrivare più facilmente al risultato…
Le prime prove libere vedono la Red Bull di Ricciardo svettare davanti a Raikkonen e Hamilton, più staccato Vettel che non ha ancora trovato il giusto assetto.
Nella seconda sessione Sebastian riesce a trovare un buon compromesso e, nonostante Ricciardo sia più veloce, posiziona la Ferrari SF70H molto vicina alla Red Bull.
Durante le prove del sabato la rossa monopolizza i primi posti in graduatoria e, per la gioia del Presidente, Vettel riesce addirittura a staccare il record sul giro, battendo il tempo precedente di ben un secondo e mezzo!
Dietro le Ferrari troviamo la Mercedes di Bottas, mentre Hamilton, il candidato al titolo, è solo in quinta posizione con qualche dubbio sulla consistenza della macchina.
Durante le qualifiche non c’è storia, le Ferrari sono le più veloci: Vettel riesce a piazzarsi davanti a Raikkonen, mentre Red Bull e Mercedes si intercalano tra loro.
Nella Q3, Vettel fa segnare un tempo eccezionale, Raikkonen è secondo battendo le Mercedes di Bottas e Hamilton.
Il giorno della gara durante i giri pre-griglia, Sebastian si accorge di avere un problema allo sterzo, ma dai box lo rassicurano e gli dicono di concentrarsi esclusivamente sulla partenza.
Allo scattare del verde, le Red Bull sopravanzano la Mercedes di Hamilton, ma poche curve e le due macchine “bibitare” si toccano facendo uscire la safety car per consentire ai commissari di pulire la pista.
Alla ripartenza della gara le Ferrari precedono Bottas, Verstappen e Hamilton.
Le due rosse fanno l’andatura quando, improvvisamente, Raikkonen comincia ad avvicinarsi al compagno in prima posizione.
Dopo i pit stop le Ferrari sono ancora in testa, ma con un ritmo blando che consente alle Mercedes di guadagnare molto terreno e portarsi a ridosso delle macchine italiane.
Al 42 giro, Bottas fa passare il compagno Hamilton che è molto veloce e conta di poter attaccare Raikkonen in pochi giri.
I tentativi di sorpasso del pilota inglese sono vani: Raikkonen è un osso duro!
La Mercedes non dispone dello slancio sufficiente per poterlo superare nel rettilineo di partenza e nel misto il ferrarista riesce a staccare la monoposto tedesca…
Vettel, in testa, ad andatura ridotta, è tranquillo in prima posizione, protetto dal compagno.
Dai box gli arriva il suggerimento di mantenersi distante dai cordoli per non compromettere il tirante dello sterzo.
Ma nulla si frappone tra il tedesco e la sua quarantaseiesima vittoria!
È così che, per la gioia di tutta la squadra, la corsa al titolo è di nuovo aperta!
Hamilton all’ultimo giro, pur con tono polemico, rende il favore a Bottas cedendogli la posizione.
Il Presidente della Ferrari, nei box esulta compiaciuto per la vittoria e si spreca in elogi e complimenti per tutta la squadra: “Vittoria sofferta, ma bellissima, non mi ricordo quale fosse l’ultima vittoria della Ferrari a cui ho assistito dal vivo”
Marchionne assiste per la prima volta dai box alla vittoria della sua rossa, peccato che nessuno sappia ancora che sarà anche l’ultima…
L’ordine di arrivo del GP d’Ungheria 2017
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Fast Lap | Led | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Sebastian Vettel |
Ferrari | 01:39:46.713 | 70 |
01:20.807 |
69 |
1 |
25 |
2 | 7 | Kimi Räikkönen |
Ferrari | 01:39:47.621 | 70 |
01:20.461 |
70 |
2 |
18 |
3 | 77 | Valtteri Bottas |
Mercedes | 01:39:59.175 | 70 |
01:21.214 |
68 |
3 |
15 |
4 | 44 | Lewis Hamilton |
Mercedes | 01:39:59.598 | 70 |
01:20.818 |
66 |
4 |
12 |
5 | 33 | Max Verstappen |
Red Bull | 01:39:59.989 | 70 |
01:20.490 |
44 |
5 |
10 |
6 | 14 | Fernando Alonso |
McLaren | 01:40:57.936 | 70 |
01:20.182 |
69 |
8 |
8 |
7 | 55 | Carlos Sainz Jr |
Toro Rosso | 01:39:56.379 | 69 |
01:21.871 |
67 |
10 |
6 |
8 | 11 | Sergio Pérez |
Force India | 01:39:57.415 | 69 |
01:22.105 |
68 |
14 |
4 |
9 | 31 | Esteban Ocon |
Force India | 01:40:06.145 | 69 |
01:22.431 |
60 |
12 |
2 |
10 | 2 | Stoffel Vandoorne |
McLaren | 01:40:06.740 | 69 |
01:21.960 |
44 |
9 |
1 |
11 | 26 | Daniil Kvyat |
Toro Rosso | 01:40:14.446 | 69 |
01:21.631 |
42 |
19 |
0 |
12 | 30 | Jolyon Palmer |
Renault | 01:40:14.925 | 69 |
01:21.589 |
68 |
11 |
0 |
PEN | 20 | Kevin Magnussen |
Haas | 01:40:18.195 | 69 |
01:22.100 |
67 |
16 |
0 |
14 | 18 | Lance Stroll |
Williams | 01:40:38.709 | 69 |
01:22.830 |
53 |
17 |
0 |
15 | 94 | Pascal Wehrlein |
Sauber | 01:40:11.875 | 68 |
01:23.573 |
50 |
18 |
0 |
16 | 9 | Marcus Ericsson |
Sauber | 01:40:29.343 | 68 |
01:21.752 |
66 |
20 |
0 |
RIT | 27 | Nico Hulkenberg |
Renault | 01:37:46.787 | 67 |
01:21.611 |
61 |
12 |
0 |
RIT | 40 | Paul di Resta |
Williams | 01:28:58.199 | 60 |
01:23.242 |
49 |
19 |
0 |
RIT | 8 | Romain Grosjean |
Haas | 00:31:58.359 | 20 |
01:24.702 |
19 |
15 |
0 |
RIT | 3 | Daniel Ricciardo |
Red Bull | 00:00:00.000 | 0 |
00:00.000 |
0 |
6 |
0 |