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1990-1999Formula 1On this day

La ruota della sfortuna

Alla vigilia dell’ultimo Gran Premio in Giappone, la combinazione per riportare il titolo a Maranello è vittoria di Schumy secondo posto per Irvine e terzo posto per Hakkinen.
Vista la competitività della McLaren e lo stato di forma del finlandese, l’impresa è quasi impossibile ma sognare e’ lecito nonostante il fato sia pronto a fare da arbitro in questa disfida mondiale.
Nelle qualifiche Schumy conquista una ben augurante pole.

mika hakkinen gp giappone 1998
© Sutton Images

Il giorno della gara, le monoposto sono schierate i motori cominciano a salire di giri quando dalla pole il tedesco si sbraccia; il dieci cilindri italiano si e’ spento.
Solo il tempo di riaccendere la macchina, distrae il tedesco dalla sconcertante realtà: per regolamento dovrà schierarsi in ultima fila e da quella posizione il sogno di vincere rischia di trasformarsi nell’incubo dell’ennesima sconfitta.

gp giappone 1998 partenza
© McLaren Racing Ltd.

Allo scattare della gara, Schumacher parte determinato a voler vincere e al quinto giro è già decimo.
Giro dopo giro, per il tedesco, gli avversari da superare diventano sempre più ostici ma soprattutto, nell’abitacolo della sua Ferrari il campione tedesco capisce che per vincere non servirà tutta il suo talento, ma dovrà essere aiutato dalla dea bendata.

Sui detriti dell’incidente tra Takagi e Tuero potrebbe forare chiunque, anche Hakkinen, ma la dea bendata si distrae e a lacerarsi è il pneumatico della Ferrari numero 3.
Sembra un gioco del destino, ma a battere la macchina italiana e’ stato l’unico vero avversario della stagione: la Good Year che, avendo deciso di ritirarsi dalle corse, non ha profuso troppo impegno a produrre coperture competitive.

Il mondiale 1998 va in archivio come uno dei più belli e combattuti con un campione degno della vittoria e uno sconfitto ma inferiore.

La classifica del Gran premio del Giappone 1998

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 8 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren 01:27:23.400 51
2
10
2 4 United Kingdom Eddie Irvine
Italy Ferrari 01:27:29.891 51
4
6
3 7 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:27:51.062 51
3
4
4 9 United Kingdom Damon Hill
Ireland Jordan 01:28:36.891 51
8
3
5 2 Germany Heinz-Harald Frentzen
United Kingdom Williams 01:28:37.257 51
5
2
6 1 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom Williams 01:28:39.267 51
6
1
7 14 France Jean Alesi
Switzerland Sauber 01:28:59.453 51
12
0
8 5 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton 01:29:04.702 51
10
0
9 6 Austria Alexander Wurz
Italy Benetton +1 lap 50
9
0
10 15 United Kingdom Johnny Herbert
Switzerland Sauber +1 lap 50
11
0
11 11 France Olivier Panis
France Prost +1 lap 50
13
0
12 12 Italy Jarno Trulli
France Prost +3 laps 48
14
0
RIT 22 Japan Shinji Nakano
Italy Minardi Throttle 40
20
0
RIT 3 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari Tyre 31
1
0
RIT 21 Japan Toranosuke Takagi
United Kingdom Tyrrell Collision 28
17
0
RIT 23 Argentina Esteban Tuero
Italy Minardi Collision 28
21
0
RIT 18 Brazil Rubens Barrichello
United Kingdom Stewart Hydraulics 25
16
0
RIT 19 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Stewart Gearbox 21
19
0
RIT 17 Finland Mika Salo
United Kingdom Arrows Hydraulics 14
15
0
RIT 10 Germany Ralf Schumacher
Ireland Jordan Engine 13
7
0
RIT 16 Brazil Pedro Paulo Diniz
United Kingdom Arrows Spun off 2
18
0
DNQ 20 Brazil Ricardo Rosset
United Kingdom Tyrrell No Time 0

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Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

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