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1950-19591980-1989BiografieOn this day

La semplice e pura emozione di Gilles Villeneuve

Chi non conosce Gilles Villeneuve soprannominato l'Aviatore?

Nella storia della Formula 1 rimane l’icona adrenalinica del coraggio, un autentico eroe della velocità e una vera scarica di passione e cuore.
Gilles Villeneuve, rimane nei ricordi degli appassionati uno dei piloti più amati del circus anche se non ha mai vinto un mondiale.

Il piccolo canadese

Gilles nasceva a Chambly, in Canada il 18 gennaio 1950; primo di due figli maschi.
Inizialmente il destino del piccolo Gilles sembrava segnato; infatti , essendo nato in Canada,  paese in cui la neve la fa da padrona,  l’unica possibilità è quella dello sci.

I trionfi sulla neve

Nel 1966 termina la scuola secondaria e con il suo diploma in meccanica inizia a lavorare in una officina, l’anno seguente prende parte a una serie di gare regionali con le motoslitte, mettendo a segno tutta una serie di successi e vince per tre anni di fila il campionato di motoslitta.
gilles villeneuve motoslittaIl 17 ottobre 1970, Villeneuve, sposa Johanne Barthe, che darà alla luce nel 1971 il loro primogenito, Jacques; due anni dopo , nel 1973, nasce anche la secondogenita Mélanie.
Nel 1974, Gilles vince il campionato mondiale di motoslitte ed inizia a gareggiare con le auto , disputando 5 gare nella Formula Atlantic. L’anno seguente si conferma campione di motoslitte vincendo 32 gare su 34 e disputando 3 gran premi in Formula Atlantic. Il 1976 vede il giovane canadese vincere il titolo statunitense e canadese di Formula Atlantic.
Arriva il 1977 e il nome di Gilles Villeneuve inizia a farsi sentire nel mondo della Formula 1,  la McLaren decide di farlo partecipare  alle pre-qualifiche del mercoledì del gran premio d’Inghilterra.

Dalle motoslitte alla Ferrari

Il 21 settembre dello stesso anno, il pilota canadese firma un contratto con la rossa, mentre Niki Lauda rompe malamente il suo rapporto con l’ingegner Ferrari. Il 9 ottobre al fianco di Carlos Reutemann partecipa alla sua prima gara con il Cavallino Rampante, proprio nel gran premio di casa in Canada.

gilles villeneuve GP USA 1978
© Sutton Images

Gilles non riscuote molti consensi perchè inizialmente sono stati più gli incidenti procurati che i giri effettuati.
La stampa spesso lo accusò di essere un pazzo, spericolato, che rischiava di mettere a repentaglio la vita dei piloti oltre che la sua.
Alla fine dell’anno decide di trasferirsi con tutta la famiglia a Plascassier, nei dintorni di Cannes.

Il mito prende forma

La stagione 1978 inizia con una serie di ritiri. Il primo podio arriva in Austria, mentre proprio all’ultima gara del campionato, Gilles conquista la sua prima vittoria in Formula 1 nel gran premio di casa, davanti ai propri tifosi canadesi, anche l’Italia è in delirio, la Ferrari ha un nuovo idolo. Termina il campionato mondiale nono in classifica con 17 punti.

Il trionfo della Rossa

Gilles Villeneuve
© Ercole Colombo

L’anno successivo, la Ferrari inizia il campionato con la vettura dell’anno precedente, la vecchia 312 T3 modificata e per le prime due gare Gilles riesce solo a conquistare un quinto posto,  nel frattempo arriva a Maranello, Jody Scheckter.

In Sudafrica debutta la 312 T4, il pilota canadese e il suo compagno di squadra cominciano a macinare podi e primi posti, regalando alla Ferrari il titolo costruttori e riportando il titolo piloti a Maranello, grazie al primo posto del neo-arrivato Scheckter. Gilles invece conquista il titolo di vice-campione del mondo, proprio dietro al compagno.

La grinta di Gilles

Molto meno brillante l’anno successivo, il 1980. Gilles partecipa a tutti e 14 i gran premi, ma il miglior risultato sono i due quinti posti a Monaco e in Canada. In compenso, si impegna molto nello sviluppo della nuova Ferrari 126C con motore turbo.

ferrari villeneuve e pironi

Nel 1981, Scheckter, decide di ritirarsi dalle competizioni agonistiche e viene sostituito dal francese Didier Pironi, con cui il canadese diventa subito amico. Debutta in pista la Ferrari 126CK con motore turbo, ma le vittorie stentano ad arrivare. Il canadese vince a Monaco e in Spagna arrivando settimo nella classifica mondiale.

Arriviamo al 1982, la Ferrari 126 C2 guidata dalla coppia Pironi-Villeneuve non brilla, ma nel gran premio di San Marino arriva una bellissima doppietta, con Gilles che conquista un combattutissimo secondo posto dietro al proprio compagno di squadra.

L’Italia che piange

incidente gilles villeneuve
© Roberto Rinaldi/ Gazzetta dello Sport

Sabato 8 maggio 1982, negli ultimi minuti della seconda giornata di qualifiche valide per il Gran premio del Belgio a Zolder, Gilles urta la ruota posteriore della March di Joachen Mass e si impenna. La monoposto impazzita scaraventa il corpo del canadese contro le recinzioni.

I soccorsi arrivarono subito tentando di rianimare il pilota canadese ma senza successo. Caricato sull’ambulanza, fu trasferito all’ospedale ma Villeneuve aveva subito gravi danni alla prima vertebra cervicale e le speranze si affievolivano sempre di più con il passare del tempo.

La morte di Gilles  sopraggiunse alle ore 21.12, dopo la decisione della moglie Johanna di staccare la macchina che teneva in vita il marito. Didier Pironi, sconvolto dalla perdita del compagno, decise di non partecipare alla gara, mentre Enzo Ferrari ordinò il rientro immediato di tutta la squadra.

Il mio passato è pieno di dolore e di tristi ricordi: mio padre, mia madre, mio fratello e mio figlio. Ora quando mi guardo indietro vedo tutti quelli che ho amato. E tra loro vi è anche questo grande uomo, Gilles Villeneuve. Io gli volevo bene.” – Enzo Ferrari

Gilles Villeneuve ha disputato in Formula 1 67 gare dal 1977 al 1982, 66 delle quali con la Ferrari. Ha vinto 6 gran premi, ottenendo 2 pole, 8 giri veloci e accumulato 107 punti.
La sua grinta,  con uno stile di guida sempre al limite,  gli valse la grande ammirazione del pubblico. Gilles non ebbe mai paura di giocare con la morte.

Enzo Ferrari nel suo libro “Piloti, che gente…”

Con il suo temperamento conquistò subito le folle e ben presto diventò … Gilles! Sì, c’è chi lo ha definito ‘aviatore’ e chi lo valutava svitato, ma con la sua generosità, con il suo ardimento, con la capacità ‘distruttiva’ che aveva nel pilotare le macchine macinando semiassi, cambi di velocità, frizioni, freni, ci insegnava cosa bisognava fare perché un pilota potesse difendersi in un momento imprevedibile, in uno stato di necessità. E’ stato campione di combattività e ha regalato, ha aggiunto tanta notorietà alla Ferrari. Io gli volevo bene.

I numeri di Gilles Villeneuve

68

Gare disputate

6

Vittorie

13

Podi

2

Pole position

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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