fbpx
1980-1989Formula 1On this day

La stagione 1987, si apre in Brasile con Alain Prost

Il 12 aprile 1987, si corse, sul tracciato di Jacarepagua a Rio de Janeiro, il primo Gran Premio della stagione di Formula 1. A questa gara inaugurale, però non c’erano le Liegier, ancora indietro con lo sviluppo del nuovo motore Megatron, mentre la March riuscì solo a portare una monoposto, tra l’altro con specifiche da Formula 3000.

Il campione del mondo in carica, Alain Prost, trovò subito pane per i suoi denti, dopo aver conquistato solo il quinto posto nelle qualifiche. La prima fila andò tutta alle super Williams FW11B di Nigel Mansell e Nelson Piquet: le due monoposto di Grove fecero il vuoto dietro si loro con distacchi abissali dal resto del gruppo. Infatti con un ritardo di 2 secondi si piazzarono Ayrton Senna con la Lotus e Teo Fabi con la Benetton. Con oltre 3 secondi, arrivò la McLaren numero 1, affiancato dall’altra Benetton di Thierry Boutsen.

Il giorno della gara, la March di Ivan Capelli, non si presentò per una rottura all’unico motore portato in Brasile, così sullo schieramento di partenza si presentarono 22 vetture.

Allo spegnimento dei semafori, Mansell partì così male, che dovette cedere la posizione a Piquet, Senna e alle due Benetton di Fabi e Boutsen, ritrovandosi al 5° posto, davanti a Prost e alle due Ferrari di Berger e Alboreto.

Al settimo giro, Piquet, fu costretto ad una sosta forzata ai box per un problema di surriscaldamento al motore, dovuto presumibilmente dallo sporco del circuito che si era accumulato nei radiatori,
così Senna prese il comando della gara, davanti al proprio pubblico e alla Williams di Mansell, che nel frattempo aveva guadagnato il secondo posto. Ma dopo 4 giri, anche l’inglese della Williams, dovette tornare ai box, per lo stesso problema avuto dal compagno di squadra, lasciando a Prost strada libera per poter attaccare il leader della gara.

Le posizioni si congelarono fino al ritiro di Senna, nel corso della cinquantunesima tornata per un problema al motore e lasciando il podio virtuale a Nelson Piquet e Stefan Johansson con la seconda McLaren.

Alla fine, questo fu l’ordine d’arrivo del GP Brasile 1987, con Prost che vinse la sua 26° gara in carriera volta in carriera, davanti alla Williams del brasiliano e allo svedese. Ai piedi del podio arrivò la Ferrari di Gerhard Berger, davanti a Boutsen e Nigel Mansell.

L’ordine di arrivo del GP del Brasile 1987

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 France Alain Prost
United Kingdom McLaren 01:39:45.141 61
5
9
2 6 Brazil Nelson Piquet
United Kingdom Williams 01:40:25.688 61
2
6
3 2 Sweden Stefan Johansson
United Kingdom McLaren 01:40:41.899 61
10
4
4 28 Austria Gerhard Berger
Italy Ferrari 01:41:24.376 61
7
3
5 20 Belgium Thierry Boutsen
Italy Benetton +1 lap 60
6
2
6 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams +1 lap 60
1
1
7 11 Japan Satoru Nakajima
United Kingdom Lotus +2 laps 59
12
0
8 27 Italy Michele Alboreto
Italy Ferrari Spun Off 58
9
0
9 10 Germany Christian Danner
Germany Zakspeed +3 laps 58
17
0
10 3 United Kingdom Jonathan Palmer
United Kingdom Tyrrell +3 laps 58
18
0
11 4 France Philippe Streiff
United Kingdom Tyrrell +4 laps 57
20
0
12 14 France Pascal Fabre
France AGS +6 laps 55
22
0
RIT 18 United States Eddie Cheever
United Kingdom Arrows Overheating 52
14
0
RIT 12 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom Lotus Engine 50
3
0
RIT 7 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Brabham Electrical 48
11
0
RIT 8 Italy Andrea de Cesaris
United Kingdom Brabham Differential 21
13
0
RIT 17 United Kingdom Derek Warwick
United Kingdom Arrows Engine 20
8
0
RIT 21 Italy Alex Caffi
Italy Osella Withdrew 20
21
0
RIT 24 Italy Alessandro Nannini
Italy Minardi Suspension 17
15
0
RIT 9 United Kingdom Martin Brundle
Germany Zakspeed Turbo 15
19
0
RIT 19 Italy Teo Fabi
Italy Benetton Turbo 9
4
0
DSQ 23 Spain Adrián Campos
Italy Minardi Disqualified 3
16
0
DNS 16 Italy Ivan Capelli
United Kingdom March Non Starter 0
23
0

Ci trovi su

Linkedin Facebook Instagram
Pubblicità

Redazione

La storia della Formula 1, raccontata quotidianamente, per non dimenticare i piloti e le gare che hanno reso celebre questo sport.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio