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La straordinaria vita di Innes Ireland

Oggi ricorre il ventinovesimo anniversario della morte di Innes Ireland, un campione straordinario sia in pista, che fuori

I primi anni

Robert McGregor Innes Ireland nacque il 12 giugno 1930 a Mytholmroyd, nello Yorkshire. Era figlio di un veterinario e proveniva da un ambiente presbiteriano scozzese: suo zio era un ministro della Chiesa di Scozia e suo nonno, Allan Ireland, teneva conferenze per conto dell’Hope Trust.

Durante la sua adolescenza tornò con la sua famiglia a Kirkcudbright, in Scozia. Lì studiò ingegneria e poco dopo ottenne un impiego alla Rolls Royce, prima a Glasgow e poi a Londra.

Commissionato come tenente nei King’s Own Scottish Borderers, prestò servizio con il Parachute Regiment nella zona del Canale di Suez nel 1953 e 1954.

Prese parte alle prime competizioni automobilistiche a partire dal 1957, quando era già a capo di una piccola azienda di ingegneria nel Surrey. Il successo nelle gare di auto sportive lo portò a debuttare in Formula 1 con il Team Lotus nel 1959.

La Formula 1

Nel 1960 vinse tre gare di Formula 1 (anche se non valide per il campionato) e si classificò quarto nel Campionato mondiale piloti.

Colin Chapman, Innes Ireland, Jim Clark and Alan Stacey
© Motorsport Images – Colin Chapman, Innes Ireland, Jim Clark e Alan Stacey

La stagione 1961 iniziò male per Innes, con un pesante incidente a Monaco, dove si fratturò la rotula. Ritornò al GP di Solitude che vinse con una straordinaria prestazione. Poco tempo dopo, conquistò la vittoria anche nella Flugplatzrennen a Zeltweg e nel GP degli Stati Uniti, gara che segnò anche la prima vittoria in assoluto del Team Lotus.

Richie Ginther Innes Ireland Jo Bonnier GP francia 1965
f1-history.deviantart.com

Nonostante i successi venne licenziato arbitrariamente a fine stagione, poiché il capo della Lotus, Colin Chapman considerava Jim Clark una scommessa migliore.

“viveva regole, senza uno schema e provocava stupore e affetto in tutti”

Oltre la Formula 1

Nel 1966 Innes si concentrò sulle gare di auto sportive a lunga distanza, con un breve ritorno in Formula Uno verso la fine della stagione con la Happy Go Lucky di Bernard White.

Successivamente occasionalmente prese parte ad alcune competizioni come il rally Londra-Sydney nel 1968, la World Cup Rally nel 1974, la Playboy Endurance Series con Moss nel 1985.

La vita dopo le corse

Nel 1970 Innes tornò a Kirkcudbright,  dove gestì un’attività di pesca a strascico nel mare d’Irlanda. A causa dello scarso guadagno derivante da questa attività, tornò in Inghilterra dove lavorò per un po’ nel settore automobilistico.

Negli anni Ottanta  si gettò a capofitto nella carriera giornalistica con Road and Track e collaborò anche come freelance per diverse testate.

Nel 1992 venne eletto Presidente del British Racing Drivers Club, succedendo al cugino della Regina, Gerald Lascelles. Il club, che possiede il circuito di Silverstone e gestisce il GP di Gran Bretagna, si trovò ad  affrontare una grave crisi economica che Innes fronteggiò efficacemente, nonostante la tragica morte del figlio.

In questo periodo gli fu diagnosticato un cancro e, dopo una coraggiosa lotta, morì il 22 ottobre 1993.

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Alessia Gastaldi

Mi chiamo Alessia, ho 25 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza all’università Statale di Milano. Innamorata dei motori da quando sono bambina, sogno di diventare una giornalista sportiva, per raccontare le storie dei protagonisti che hanno scritto e scriveranno la storia del motorsport.

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