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La top ten del Kaiser

Michael Schumacher, il “Kaiser” della Formula 1, non è solo un pilota, è una leggenda. I suoi numeri parlano da soli: 7 titoli mondiali, 91 vittorie, 77 pole position e 155 podi. Ma oltre alle statistiche, Schumacher ha regalato al mondo momenti indimenticabili, vere e proprie poesie di talento e determinazione al volante. Scegliere solo 10 imprese tra le sue tante gesta è quasi impossibile, ma proviamo a rivivere alcuni dei suoi capolavori.

10° posto –  Gran Premio di Ungheria 1998

In una gara in cui le McLaren partono subito forte, seguite da vicino dal pilota tedesco, la svolta arriva al 43° giro quando la Ferrari, con una mossa a sorpresa, passa da due a tre soste. Questo consente a Schumacher di ripartire con poco carburante. Questa scelta si rivela decisiva, permettendo a Schumi di superare Coulthard all’uscita dai box e di sorpassare Hakkinen nei tre giri successivi. Con questa straordinaria vittoria, Schumacher riapre il Mondiale riducendo il distacco dal pilota finlandese a sole sette lunghezze.

gp ungheria 1998 michael schumacher
© Ferrari

9° posto – Gran Premio di Gran Bretagna 1998

Se mai fosse necessaria una dimostrazione di come si guidi sotto la pioggia, basta rivivere la spettacolare prestazione al Gran Premio di Silverstone del “Barone Rosso”. Il pilota tedesco, dopo una partenza lenta in cui viene superato da Coulthard nelle prime fasi di gara, riesce a vincere una vera e propria corsa ad eliminazione, dove solo nove piloti riescono a tagliare il traguardo. La vittoria di Schumacher è avvolta nel giallo: in testa alla gara, è costretto a uno stop&go all’ultimo giro, tagliando così il traguardo dalla corsia dei box.

gp gran bretagna 1998 schumacher
© Wikipedia

8° posto – Gran Premio del Brasile 2006

Pur trovandoci al termine del nostro periodo nostalgico, è opportuno ricordare l’ultima “emozionante” gara in rosso di Schumacher. Nel giorno in cui Fernando Alonso conquista per il secondo anno consecutivo il titolo di Campione del Mondo con la Renault, Schumacher, perseguitato dalla sfortuna sin dalle qualifiche del sabato, dimostra ancora una volta cosa significhi essere un sette volte Campione del Mondo. Il pilota tedesco, partito in decima posizione, fora una delle due gomme posteriori al settimo giro e rientra in pista in ventesima posizione, con un giro da recuperare. La gara che segue è straordinaria: Schumacher, sorpasso dopo sorpasso, conclude in quarta posizione, regalando così un’ultima grande emozione a tutti i tifosi del cavallino rampante.

GP-Brasile 2006 Grazie Michael
© Ferrari

7° posto – Gran Premio della Malesia 1999

Un campione non si distingue solo per le vittorie accumulate durante la carriera, ma anche per la sua capacità di adattarsi e di lavorare per il bene della squadra. Schumacher ne offre una prova durante il GP della Malesia del 1999. Dopo essere tornato in pista a seguito dell’incidente di Silverstone, si mostra impeccabile alla partenza, facilitando la fuga del compagno di squadra Eddie Irvine e “bloccando” i possibili attacchi delle McLaren. La doppietta della Ferrari permetterà a Irvine di arrivare all’ultima gara con un vantaggio di quattro punti su Hakkinen. Tuttavia, conosciamo tutti l’epilogo di questa vicenda…

michael schumacher e eddie irvine gp malesia 1999
© Ferrari

6° posto – Gran Premio di Spagna 1996

Sotto la pioggia battente del circuito di Barcellona, Michael Schumacher scende in pista per il Gran Premio di Spagna. Il pilota tedesco, già soprannominato “Rainman” per la sua abilità di guida su bagnato, non delude le aspettative e domina la gara fin dalle prime battute. Alesi e Villeneuve, partiti rispettivamente dalla seconda e terza posizione, non riescono a tenere il passo forsennato di Schumacher. Il tedesco li supera con facilità e si porta in testa alla corsa, mantenendo un vantaggio incolmabile fino al traguardo. La vittoria di Schumacher è la prima per lui con la Ferrari e la sua ventesima in carriera. È anche la prima vittoria per la Ferrari in questa stagione, che rappresenta un momento storico per il team e per il pilota tedesco.

michael schumacher ferrari gp spagna 1996
© Ferrari Press Area

5° posto –  Gran Premio del Belgio 1995

Il Gran Premio del Belgio entra nella storia per una sfida mozzafiato tra Michael Schumacher e Damon Hill. Schumacher, scattato dalla sedicesima posizione in griglia, ha messo in scena una rimonta leggendaria, approfittando di una strategia perfetta e di condizioni meteo che lo hanno favorito rispetto al suo rivale della Williams. La sua vittoria, ottenuta al termine di un duello emozionante, è stata fondamentale per allungare il distacco in classifica su Hill a 15 punti, ipotecando così il suo secondo titolo mondiale di Formula 1. Un trionfo che ha consacrato Schumacher come uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, capace di imprese epiche e di dominare le gare anche quando le condizioni non erano dalla sua parte.

trono della F1 Gp Belgio 1995 Michael Schumacher
© Motorsport Images

4° POSTO – Gran Premio del Belgio 1992

Un anno dopo il suo esordio nello stesso circuito, Michael Schumacher conquista la sua prima storica vittoria in Formula 1. Un trionfo che segna l’inizio di un legame indissolubile tra il pilota tedesco e la pista belga, teatro di tanti momenti salienti della sua carriera.
Alla vigilia della gara, tutti i riflettori erano puntati sui due favoriti: Nigel Mansell e Ayrton Senna. Ma il Gran Premio prende una piega inaspettata sin dalle prime curve, quando la pioggia inizia a scendere copiosa sul tracciato.
Schumacher, con la sua abilità di guida e la sua tenacia, si dimostra il più abile ad adattarsi alle condizioni mutevoli della pista. Supera i suoi avversari uno ad uno, conquistando la testa della gara e mantenendola fino alla bandiera a scacchi. La vittoria del Belgio 1992 rappresenta una pietra miliare nella carriera di Schumacher. Non solo il suo primo successo in F1, ma anche la dimostrazione del suo talento e della sua capacità di cogliere le opportunità. Un trionfo che lo lancia definitivamente verso la consacrazione a leggenda del motorsport.

Michael Schumacher con la Benetton B192 a Spa-Francorchamps
© Motorsport Images – Michael Schumacher con la Benetton B192 a Spa-Francorchamps

IL podio

3° Posto – Gran Premio della Malesia 2001

Emozioni forti e colpi di scena a ripetizione hanno caratterizzato il Gran Premio della Malesia 2001, tenendo gli spettatori incollati ai teleschermi fino all’ultima bandiera a scacchi. La gara, inizialmente tranquilla per Michael Schumacher e la Ferrari, è stata completamente stravolta da un imprevisto scivolamento su una macchia d’olio lasciata da Olivier Panis. La partenza è stata segnata da un errore di Giancarlo Fisichella, che ha occupato la griglia del compagno di squadra Jenson Button, causando una falsa partenza e una nuova procedura di lancio. Sembrava un giorno nero per Schumacher e Barrichello, con entrambe le Ferrari costrette a fermarsi ai box per un cambio gomme più lungo del previsto a causa della pioggia torrenziale iniziata al terzo giro. Ma la tenacia dei due piloti e un’eccellente strategia di squadra hanno permesso loro di rimontare dalla decima e undicesima posizione fino a conquistare una strabiliante doppietta.

f1 gp malesia 2001 ferrari schumacher
© Ferrari

2° posto –  Gran Premio di Monaco 1997

A Monte Carlo non si è semplicemente corso, è stato dipinto da Michael Schumacher su un tracciato reso scivoloso e insidioso dalla pioggia. Il Kaiser, scatenato fin dal via, ha messo in scena una masterclass di talento e tenacia, staccando sin da subito le Williams e un sorprendente Giancarlo Fisichella. Come un dio sceso in terra, Schumacher ha domato le acque del Principato, guidando con una precisione chirurgica che ha lasciato tutti senza fiato. La sua velocità era sovrumana, la sua abilità nel gestire la vettura in condizioni così precarie era semplicemente fenomenale. Nemmeno un dritto alla Sainte Devote è riuscito a macchiare la sua prestazione. Anzi, quell’errore ha reso la sua vittoria ancora più emozionante, dimostrando che anche i più grandi campioni possono commettere sbavature, ma solo per poi rialzarsi più forti di prima.

1997 gp monaco f1 michael schumacher
© Ferrari

1° Posto –  Gran Premio del Giappone 2000

Al primo posto non poteva che esserci la vittoria di Suzuka, con la quale la Ferrari tornò sul tetto del Mondo a Suzuka 2000, un nome che evoca emozioni fortissime per tutti gli appassionati di Formula 1. In quel giorno, dopo 21 anni di attesa, la Ferrari tornò a laurearsi campione del mondo. Era una domenica mattina come tante, ma con un’atmosfera speciale nell’aria. La sveglia presto, la tensione palpabile, e poi l’esplosione di gioia quando Michael Schumacher ha tagliato per primo il traguardo. La gara fu un vero e proprio duello all’ultimo sorpasso tra Hakkinen e Schumacher, due fuoriclasse che si spinsero al limite per conquistare la vittoria. Alla fine, fu il Cavallino Rampante a trionfare, regalando al popolo ferrarista un momento indimenticabile. Ma oltre alla vittoria in sé, ciò che rende il Gran Premio del Giappone 2000 così speciale è il simbolo che rappresenta. La Ferrari che torna sul tetto del mondo dopo un digiuno così lungo, con un pilota giovane e talentuoso come Schumacher, ha segnato un’epoca.

Ancora oggi, a distanza di tanti anni, i ricordi di quella domenica sono vividi come se fosse ieri. Un trionfo che ha unito tifosi di tutte le generazioni e che ha acceso una passione per la Formula 1 che dura ancora oggi.

michael schumacher gp giappone 2000
© Ferrari Press Area

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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