La triste scomparsa di Helmuth Koinigg
La tragica morte del giovane pilota austriaco fu una delle scene più nere della Formula 1
Helmuth Koinigg, forse non tutti conoscono la storia di questo pilota austriaco, scomparso tragicamente durante il Gran Premio degli Stati Uniti del 1974. Una vicenda che fa venire la pelle d’oca a raccontarla e che forse, solo in brutto film è possibile vederla.
Ma prima ripercorriamo la breve carriera di Koinigg, nato a Vienna il 3 novembre 1948 da una ricca famiglia austriaca; all’età di 8 anni andò a vivere sulle montagne della Stiria, dove imparò a sciare e, dove gareggiò anche alla competizione austriaca Ski Youth B.
Nel 1966 si trasferì in Svezia, dove vi rimase fino al 1969 per ritornare poi in Austria, dove decise di acquistare, dall’allora sconosciuto pilota Niki Lauda, una Mini Cooper S. Tre mesi dopo, con quella stessa macchina, si presentò per una gara europea di auto da turismo sul circuito di Aspern.
In quell’occasione non vinse nulla, ma si fece notare dal direttore del Team McNamara in Formula Vee, dove a quei tempi correva anche Helmut Marko, che chiamò Koinigg per offrirgli un test con le auto da 1500 cc., dove quest’ultimo riuscì a fare meglio di Marko che lo aveva assunto.
La sua prima gara con questa squadra fu disputata sul circuito Nürburgring-Südschleife, dove un guasto al motore lo costrinse al ritiro.
La sua prima vittoria arrivò in Zeltweg dove attirò l’entusiasmo di diverse squadre.
Il primo ingaggio vero arrivò con la Kaimann di Kurt Bergmann dove vinse in Israele il Gran Premio di F2.
L’anno seguente Robin Herd gli offrì un contratto come secondo pilota per la stagione 71, ma per motivi personali Koinigg non accettò l’offerta. Con il team Kaimann conquistò il terzo posto nell’anno 1971. Con i fondi raccolti decise di acquistare una Ford Lotus 69 dove partecipò a varie gare inglesi come la “Race of Champions” a Brands Hatch.
Al suo debutto arrivò quarto, mentre nella sua seconda gara di questo tipo, riuscì a sopravvanzare anche il pilota esperto Tony Brise.
Sempre con la squadra Kaimann nel 1972, Koinigg arrivò secondo nella Gold Cup nel Campionato europeo Super Formula Vee, a due punti dal campione, Manfred Schurti ed aggiudicandosi un totale di sei vittorie. In quell’anno partecipò con la Lola TS290-Ford al World Endurance Championship nei 1000 km di Zeltweg.
Nel 1973 condivise una Ford Capri 2600RS con Hans Heyer nelle 24 ore di Spa-Francorchamps, in cui furono costretti al ritiro. Ma ben presto arrivò il suo primo trofeo, laureandosi campione europeo, sempre nella categoria Formula Vee a bordo di una vettura di Bergmann. Nel frattempo arrivò anche un contratto per correre in una delle gare del team Porsche Carrera Turbo Martini insieme al suo rivale Manfred Schurti. Nella 1000 km del Nürburgring, Koinigg arrivò settimo e nono nei 1000 km di Zeltweg. Purtroppo non terminò la 24 ore di Le Mans, dove un problema nel sistema turbo della sua Porsche lo costrinse al ritiro quando mancavano circa sei ore alla fine della gara.
Il suo mentore Kart Bergmann gli propose di guidare un’auto di F2 chiamata Cayman-1, con un motore Opel da 2 litri, ma durante il Jim Clark Gedächtnisrennen (Gara in memoria di Jim Clark) a Hockenheim, il motore andò in fumo così Koinigg fu costretto a comprare un’auto più sicura. L’acquisto di una Surtees TS10 gli permise a Hockenheim di migliorare i tempi su giro che fecero altri piloti con quella stessa macchina l’anno precedente. John Surtees, che era presente in quella gara notò il pilota austriaco. Nel frattempo Koinigg sposò un assistente di volo della compagnia Austrian Airlines.
Nel 1974, Koinigg riuscì ad ottenere un sedile alla Brabham BT42 nel Gran Premio d’Austria del 1974, dove non riuscì a qualificarsi per la gara.
Intanto Surtees decise di offrire un’opportunità all’austriaco di guidare la Surtees TS16-Ford sul circuito di Mosport Park in Canada. Koinigg arrivò decimo, dopo aver lasciato la ventiduesima posizione.
La settimana seguente, il circus si trasferì sul circuito di Watkins Glen valido per il Gran Premio degli Stati Uniti. Era il 6 ottobre 1974, e Koinigg partito ventitreesimo, nel giro di 5 tornate passò al quindicesimo posto superando 6 macchine, oltre all’abbandono di Denny Hulme e alla squalifica di Mario Andretti.
Al giro numero 6 Jacky Ickx rompe una sospensione all’altezza della curva “Toe” spargendo detriti ovunque. Dopo tre giri passò Koinigg, si presume che un detrito abbia forato un pneumatico, perché fece perdere il controllo al pilota che finì contro l’affilato doppio guardrail.
La parte inferiore finì per tranciare in due la vettura mentre la parte superiore rimase intatta. Uno dei commissari che si recarono sul luogo dell’incidente prese il casco, che si trovava a circa 2 metri dall’auto, con suo stupore, vide che la testa di Koinigg era lì dentro. Il commissario ripose il casco all’interno della macchina e coprì la scena con un telo di plastica. La gara non fu sospesa.
Buongiorno Leonardo, complimenti per l’appassionato racconto della vita, e della carriera dello sfortunato
Helmuth Koinigg, pilota che perse la vita in un Gran Premio passato alla storia per la decisiva lotta per il titolo
mondiale tra Fittipaldi e Regazzoni, con l’iride conquistato da Emerson Fittipaldi su Mac-Laren-Ford.
Purtroppo molti ricordano quel duello, ma pochi ricordano il sacrificio di questo giovane ed appassionato
ragazzo. Grazie a te per avercelo ricordato…Franco De Bosio
Stesso tipo di incidente che capitò un anno prima a Cevert, ando a cozzare contro i guard rail e la macchina si tagliò in due, come il pilota. Stesso circuito, stessa dinamica.