Lauda vince in Sudafrica e regala alla Ferrari la 60° vittoria in F1
Dopo 5 settimane, dal GP del Brasile, la F1 si spostò in Sudafrica sul consueto tracciato di Kyalami.
Dal punto di vista tecnico, non ci furono grosse sorprese, invece fu il mercato piloti a creare movimento all’interno del paddock. In casa Lotus, si trasferirono entrambi i piloti, con i quali aveva affrontato la gara di Interlagos: Mario Andretti ritornò alla Parnelli, mentre Ronnie Peterson andò alla March in sostituzione a Lella Lombardi. Al loro posto dello svedese venne ingaggiato Bob Evans, per far coppia con l’esordiente Gunnar Nilsson, bloccato per via del contratto in essere con la March.
Prima delle prove libere, ci fu un’accesa discussione sulla legalità delle “minigonne” di plastica utilizzate dalla McLaren e dalla Penske. Questi furono i primi tentativi di un’aerodinamica ad effetto suolo.
Durante le qualifiche James Hunt riuscì ad ottenere la pole, ma ancora una volta Niki Lauda si piazzò alle spalle dell’inglese con un distacco minimo. In seconda fila, si piazzò la Penske di John Watson e la McLaren di Jochen Mass. Tra i primi 10 anche: Vittorio Brambilla con la March, poi Patrick Depailler su Tyrrell, Tom Pryce su Shadow, Jacques Laffite con la francese Ligier, Clay Regazzoni con l’altra Ferrari e Ronnie Peterson.
La gara si svolse sabato 6 marzo 1976, sul circuito di Kyalami e vide subito Niki Lauda prendere la testa della gara, seguito da Jochen Mass, Vittorio Brambilla e James Hunt, che perse la posizione dopo una partenza poco felice. Dopo poche curve Brambilla, passò Mass, che fu superato a sua volta dalla McLaren numero 11.
Dopo circa 5 giri, Hunt sfruttò un errore dell’italiano del team March, portandosi al secondo posto, ma ormai Lauda aveva preso un vantaggio di 10 secondi. Dopo tre giri anche Mass passò Brambilla, nuovamente autore di una sbavatura. Intanto Tom Pryce, riuscì a risalire la classifica grazie al contatto fra Peterson e Depailler e poi a seguito del ritiro della Brabham di Carlos Reutemann. Al giro numero 18, Brambilla, perse due posizioni a favore del gallese della Shadow e poi della Ferrari di Clay Regazzoni. Intanto tra i due piloti di testa, Hunt tentò di ridurre il distacco dalla Ferrari dell’austriaco.
Al giro numero 43, Pryce dovette cedere il quarto posto per un pit-stop forzato regalando alla Ferrari numero 2 la posizione, ma per lo svizzero, la gara durò ancora qualche giro, prima di ritirarsi per un problema al motore.
Mentre mancavano pochi chilometri alla bandiera a scacchi, Lauda, iniziò a perdere terreno su Hunt, dovuto ad un detrito conficcatosi in uno pneumatico. Ma L’austriaco riuscì comunque a vincere davanti alle du McLaren di Hunt e Jochen Mass.
A punti anche Jody Scheckter con la Tyrrell, seguito da John Watson su Penske e Mario Andretti. Purtroppo Brambilla uscì dalla zona punti per una foratura, che lo costrinse ad una sosta forzata.
La vittoria di Lauda regalò alla Scuderia di Maranello la sessantesima vittoria in F1.
Le parole di Lauda a fine corsa
“Ho vinto la corsa in partenza portandomi immediatamente in testa e lasciando i miei avversari a vedersela tra loro. Ho avuto un po’ di paura verso li ventesimo giro, quando, ho sentito qualche cosa che non andava all’avantreno: pensavo ad una gomma che stesse afflosciandosi poi ho visto che riuscivo ugualmente a controllare la vettura, sia pu re lavorando un poco di più e così sono arrivato alla fine.”
L’ordine di arrivo del GP del Sudafrica 1976
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | Niki Lauda |
Ferrari | 01:42:18.400 | 78 |
2 |
9 |
2 | 11 | James Hunt |
McLaren | 01:42:19.700 | 78 |
1 |
6 |
3 | 12 | Jochen Mass |
McLaren | 01:43:04.300 | 78 |
4 |
4 |
4 | 3 | Jody Scheckter |
Tyrrell | 01:43:26.800 | 78 |
12 |
3 |
5 | 28 | John Watson |
Penske | +1 lap | 77 |
3 |
2 |
6 | 27 | Mario Andretti |
Parnelli | +1 lap | 77 |
13 |
1 |
7 | 16 | Tom Pryce |
Shadow | +1 lap | 77 |
7 |
0 |
8 | 9 | Vittorio Brambilla |
March | +1 lap | 77 |
5 |
0 |
9 | 4 | Patrick Depailler |
Tyrrell | +1 lap | 77 |
6 |
0 |
10 | 5 | Bob Evans |
Lotus | +1 lap | 77 |
23 |
0 |
11 | 18 | Brett Lunger |
Surtees | +1 lap | 77 |
20 |
0 |
13 | 21 | Michel Leclère |
Wolf-Williams | +2 laps | 76 |
22 |
0 |
14 | 22 | Chris Amon |
Ensign | +2 laps | 76 |
18 |
0 |
15 | 24 | Harald Ertl |
Hesketh | +4 laps | 74 |
24 |
0 |
16 | 20 | Jacky Ickx |
Wolf-Williams | +5 laps | 73 |
19 |
0 |
17 | 30 | Emerson Fittipaldi |
Fittipaldi | Engine | 70 |
21 |
0 |
RIT | 2 | Clay Regazzoni |
Ferrari | Engine | 52 |
9 |
0 |
RIT | 26 | Jacques Laffite |
Ligier | Engine | 49 |
8 |
0 |
RIT | 17 | Jean-Pierre Jarier |
Shadow | Radiator | 28 |
15 |
0 |
RIT | 8 | Carlos Pace |
Brabham | Oil Pressure | 22 |
14 |
0 |
RIT | 6 | Gunnar Nilsson |
Lotus | clutch | 18 |
25 |
0 |
RIT | 7 | Carlos Reutemann |
Brabham | Oil Pressure | 16 |
11 |
0 |
RIT | 10 | Ronnie Peterson |
March | Accident | 15 |
13 |
0 |
RIT | 15 | Ian Scheckter |
Tyrrell | Accident | 0 |
16 |
0 |