Luci e ombre sul GP di Singapore 2008, vinto da Alonso
Il 28 settembre, andò in scena il primo Gran Premio di Singapore, illuminato con un sistema all’avanguardia da una società tutta made in Italy. Il Singapore Street Circuit, denominato anche Marina Bay Street Circuit è un tutt’ora tracciato cittadino non permanente che attraversa alcune delle parti più belle e suggestive della città.
Nel 2008 La Formula 1 si spostò nel paese asiatico, due settimana dopo l’appuntamento italiano vinto da Sebastian Vettel con la Toro Rosso, mentre in classifica Lewis Hamilton comandava il gruppo con un solo punto di vantaggio su Felipe Massa.
Le qualifiche
Durante le qualifiche della quindicesima prova stagionale, fu la Ferrari di Felipe Massa ad aggiudicarsi la pole, al fianco del diretto rivale Lewis Hamilton su McLaren. Seconda fila per la seconda rossa del Campione del Mondo in carica, Kimi Raikkonen e Robert Kubica con la BMW.
Quinta piazzola conquistata dall’altro finlandese Heikki Kovalainen con la seconda monoposto di Woking e seguito da Nick Heidfeld su BMW Sauber. Completarono la top ten, Sebastian Vettel, Timo Glock cona la Toyota e le due Williams di Nico Rosberg e Kazuki Nakajima.
La gara
Allo spegnimento dei semafori del GP di Singapore 2008, Massa scattò molto bene, mentre si accodarono Hamilton, Raikkonen, Kubica, Vettel, Glock, Kovalainen, Heidfeld, Trulli e Rosberg. Alonso, partito 15° fu autore di un’ottimo spunto grazie alla quale recuperò subito alcune posizioni.
Dopo due giri Massa accumulò circa un secondo e tre decimi di vantaggio su Hamilton, mentre dietro si accesero i primi duelli con Kovalainen che dopo essersi sbarazzato di due piloti andò all’attacco di Kubica finendo per entrare in contatto.
Anche Trulli e Rosberg diedero inizio ad un duello senza esclusione di colpi, con il tedesco della Williams che tentò la staccata ma finì lungo. Nel frattempo Massa incrementò il proprio vantaggio su Hamilton, mentre Rosberg, dopo aver spiattellato le gomme, riuscì a superare l’italiano della Toyota.
Purtroppo Trulli finì per arrendersi anche alla Renault di Alonso, che mise nel proprio mirino Rosberg e Nakajima. Al decimo passaggio Raikkonen aumentò il proprio ritmo mettendosi a caccia di della McLaren.
Al 12° passaggio arrivò il primo pit-stop della gara effettuato da Fernando Alonso; scelta che si rivelò determinante per il risultato finale, perché dopo tre tornate Piquet si rese protagonista di una collisione contro il muro che richiese l’ingresso della safety car.
Barrichello e Rosberg rientrarono subito ai box, ma al rientro in pista il pilota della Honda si fermò senza motivazioni evidenti. Anche Kubica, Webber e Coulthard di fermarono, ma la pit lane non era ancora ufficialmente aperta. Nel giro successivo, sotto regime di safety car si fermarono anche Massa e Raikkonen e qui accadde il secondo episodio più importante della gara che vide protagonista il brasiliano. Infatti accadde che al termine del rifornimento i meccanici della Ferrari diedero il via libera a Massa nonostante il bocchettone del rifornimento fosse ancora attaccato alla vettura, e costringendo il brasiliano a fermarsi alla fine della pit lane.
Raikkonen che entrò subito dopo, perse molto tempo dovendo attendere il suo turno. Dopo una attesa che sembrò un’eternità i meccanici riuscirono a staccare il bocchettone dalla vettura di Massa che però finì per perdere la leadership del Gran Premio.
Nel frattempo, la direzione di gara, punì i piloti che rifornirono prima che la corsia box fosse dichiarata aperta e tra questi c’erano Rosberg e Kubica penalizzati con uno stop-and-go di dieci secondi. Fu però il pilota tedesco della Williams a ritrovarsi al comando alla ripartenza seguito da Trulli, Fisichella, Kubica ed Alonso, mentre Massa fu punito con un drive-through per aver tentato un’uscita pericolosa dalla pit-lane.
Nei giri successivi Rosberg e Kubica rientrarono per scontare la penalità lasciando a Trulli la leadership davanti a Fisichella e seguito da Alonso, Coulthard e Hamilton.
Al 29° passaggio arrivò finalmente il rifornimento di Fisichella, lasciando pista libera allo spagnolo della Renault.
Giunti a metà gara, l’ordine vedeva Trulli, Alonso, Rosberg, Coulthard, Hamilton, Glock, Vettel, Heidfeld, Nakajima, Button, Kovalainen, Raikkonen, Sutil, Bourdais e Kubica.
Il pilota asturiano passò in testa approfittando della sosta di Trulli, mentre si accese un bello duello per il terzo posto che vedeva protagonisti Coulthard, tallonato a vista da Hamilton.
Al 40° giro arrivò la seconda sosta per Rosberg mentre nel giro successivo si fermò il leader della corsa Alonso che rientrò proprio davanti ai duellanti Coulthard e Hamilton. La corsa proseguì senza troppe sorprese fino a 11 giri dalla fine, quando Massa finì dritto spiazzando un incolpevole Sutil che picchiò contro le barriere chiamando in causa la vettura di sicurezza.
Al rientro della safety car, Alonso comandava la gara davanti a Rosberg e Hamilton, ma mentre tutti si prepararono allo sprint finale verso la bandiera a scacchi, Raikkonen pizzicò il muro danneggiando la parte anteriore destra della vettura.
Alla fine vinse a sorpresa Fernando Alonso con la Renault, davanti a Nico Rosberg e Lewis Hamilton, mentre Glock si aggiudicò un bel quarto posto precedendo Vettel, Heidfeld, Coulthard e Nakajima che chuise la top 8.
L’ordine di arrivo del GP di Singapore 2008
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 5 | Fernando Alonso |
Renault | 01:57:16.304 | 61 |
15 |
10 |
2 | 7 | Nico Rosberg |
Williams | 01:57:19.261 | 61 |
8 |
8 |
3 | 22 | Lewis Hamilton |
McLaren | 01:57:22.221 | 61 |
2 |
6 |
4 | 12 | Timo Glock |
Toyota | 01:57:24.459 | 61 |
7 |
5 |
5 | 15 | Sebastian Vettel |
Toro Rosso | 01:57:26.572 | 61 |
6 |
4 |
6 | 3 | Nick Heidfeld |
BMW Sauber | 01:57:27.405 | 61 |
9 |
3 |
7 | 9 | David Coulthard |
Red Bull | 01:57:32.691 | 61 |
14 |
2 |
8 | 8 | Kazuki Nakajima |
Williams | 01:57:34.793 | 61 |
10 |
1 |
9 | 16 | Jenson Button |
Honda | 01:57:36.189 | 61 |
12 |
0 |
10 | 23 | Heikki Kovalainen |
McLaren | 01:57:43.206 | 61 |
5 |
0 |
11 | 4 | Robert Kubica |
BMW Sauber | 01:57:44.279 | 61 |
4 |
0 |
12 | 14 | Sébastien Bourdais |
Toro Rosso | 01:57:45.736 | 61 |
17 |
0 |
13 | 2 | Felipe Massa |
Ferrari | 01:57:51.474 | 61 |
1 |
0 |
14 | 21 | Giancarlo Fisichella |
Force India | 01:57:59.875 | 61 |
20 |
0 |
15 | 1 | Kimi Räikkönen |
Ferrari | Accident | 57 |
3 |
0 |
RIT | 11 | Jarno Trulli |
Toyota | Hydraulics | 50 |
11 |
0 |
RIT | 20 | Adrian Sutil |
Force India | Accident | 49 |
19 |
0 |
RIT | 10 | Mark Webber |
Red Bull | Transmission | 29 |
13 |
0 |
RIT | 17 | Rubens Barrichello |
Honda | Engine | 14 |
18 |
0 |
RIT | 6 | Nelson Piquet Jr. |
Renault | Crashed | 13 |
16 |
0 |