1000 Chilometri di Buenos Aires1940-19491970-1979BiografieFormula 1On this day

Ignazio Giunti: il sogno del re dei prototipi

Il 10 gennaio del 1971, durante la “1000 Km” di Buenos Aires valida come prova del mondiale Marche perdeva la vita Ignazio Giunti. Il pilota romano nato il 30 agosto del 1941, iniziò a correre nel 1961 con un’Alfa Romeo. Nel 1966 la carriera di Giunti inizia a decollare, grazie all’ingaggio con la scuderia Jolly Club di Milano. Gli ottimi risultati conseguiti gli permettono, nel 1967, di entrare all’Autodelta, il distaccamento sportivo dell’Alfa Romeo.
Nel 1968 corre nel campionato mondiale Marche, dove si laureò campione italiano della categoria Sport – Prototipi. Sempre lo stesso anno partecipò alla 24 Ore di Le Mans insieme a Nanni Galli su una Alfa 33/2 dell’Autodelta. Sorprende il quarto piazzamento del pilota romano dietro alle potenti Ford GT 40 e alle Porsche 907 e 908. Ma ciò che impressionò di quell’impresa fu il fatto che per alcuni giri Giunti e Nanni mantennero il comando della corsa, tenendosi dietro le mostruose Ford e Porsche e vincendo poi nella classe fino a 2.0 litri.

Il 1969 è una stagione di sofferenza fino alla chiamata della Ferrari che decide di ingaggiare Giunti come pilota ufficiale.

Nel 1970, alla guida di una Ferrari 512S, il pilota romano mostra tutte le sue qualità, questo convince Enzo Ferrari ad affidargli anche una monoposto di Formula 1. Il debutto nella categoria regina avviene sul difficile circuito di Spa-Francorchamps con la Ferrari 312B dove conclude la gara al quarto posto; quello stesso anno corre altre 3 gare alternandosi  allo svizzero Clay Regazzoni e guadagnandosi la riconferma per l’anno successivo.
Inizia il 1971 con un doppio impegno per Giunti,  nel Campionato mondiale Marche con la nuova Ferrari 312 PB e anche in qualche prova di F1.

Ma il 10 gennaio 1971, mentre domina la “1000 Km”, Giunti, ampiamente in testa, sta tallonando il doppiato Mike Parkes su Ferrari 512 S quando, affrontato l’ultimo tornante prima del traguardo si ritrova in traiettoria della Matra spinta a mano dal pilota Jean-Pierre Beltoise, che aveva terminato il carburante.

ignazio giunti incidente

Parkes riesce ad evitare l’impatto ma Giunti,  che stava uscendo dalla sua scia non  è stato altrettanto fortunato. La violenza dello scontro e il conseguente incendio non lasciano scampo al pilota, nonostante il suo compagno di equipaggio , Arturo Merzario, ai box in attesa di dargli il cambio, si lanciò sui rottami per tentare di tirarlo fuori dalla macchina in fiamme.

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Silvano Lonardo

Founder di F1world e appassionato di Formula 1, ciclismo, Lego e vinili. Mi occupo di Digital Strategist. Blogger, insegnante di nuoto e papà.

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