La vittoria di Michael Schumacher dalla corsia dei box
Il 12 luglio 1998 sul circuito di Silverstone, Michael Schumacher vinse il Gran Premio di Gran Bretagna.
Grazie a questa vittoria, la trentunesima in carriera, Schumacher riaprì il campionato, portandosi a soli due punti da Mika Hakkinen.
La griglia di partenza
Nelle qualifiche del sabato ad ottenere la pole position fu il finlandese Mika Hakkinen (9° su 9 gare per la McLaren), precedendo Michael Schumacher di +0.449, poi Jacques Villeneuve con un ritardo di +0.831 e David Coulthard di +1.039.
La gara
Al semaforo verde, Hakkinen partì bene senza problemi mentre si accodò Schumacher che mantenne la posizione, davanti ad Alesi che con la sua Sauber da 8° si ritrovò 4° ed Irvine da quinto passò decimo.
Nel corso del 4° passaggio, il tedesco della Ferrari commise un errore che permise a Coulthard di avvicinarsi per poi prendersi il secondo posto nel giro successivo alla Abbey.
Sembrava che Hakkinen potesse prendere il largo, intanto Irvine, in una dozzina di giri, recuperò fino alla quarto posto. L’aumento d’intensità della pioggia spinse i piloti ad un cambio di pneumatici passando dalle intermedie alle heavy rain, eccetto Coulthard, che decise di rimanere con le gomme montate ad inizio gara.
Proprio lo scozzese, nel giro 38, si girò alla Abbey finendo nella via di fuga. Le condizioni meteo iniziarono a peggiorare, al punto che anche Hakkinen sbagliò, finendo per fare un pericoloso testa cosa nella via di fuga esterna alla Bridge.
Visti gli errori e le uscite di pista a causa della pista allagata, obbligarono i commissari a far entrare la safety car.
Nel corso del giro numero 50 la vettura di cortesia fece il suo ritorno ai box lasciando al finlandese la leadership della gara, ma nella tornata successiva Hakkinen andò lungo alla Becketts, lasciando la testa della corsa al tedesco, che colse la palla al balzo e cominciò una serie di giri velocissimi. Però a causa di un sorpasso alla Benetton di Wurz in regime di bandiere gialle, a Schumacher venne inflitto uno uno stop&go di 10 secondi, comunicazione che però arrivò alla Ferrari praticamente al penultimo giro.
Si attivano le strategie ma soprattutto l’intelligenza di Brawn; se Schumacher, fosse entrato subito ai box, avendo 20s su Hakkinen, sarebbe rientrato in 3° posizione, gettando al vento la vittoria.
Ecco il colpo di genio del muretto Ferrari: avendo a disposizione un bonus di 3 giri per scontare la penalità, Ross Brawn, decise di far scontare la penalità all’ultimo giro, in modo da non perdere il tempo della ripartenza ed essendo il box della Scuderia di Maranello, sistemato dopo la linea del traguardo.
Ed è quello che effettivamente accadde: il tedesco rientrò ai box per scontare la penalità, e ripartì; Hakkinen, attardato di 23 secondi, tagliò nel frattempo il traguardo, pensando di aver vinto. Ma dopo secondi interminabili di attesa, arrivò la comunicazione della vittoria del ferrarista, che divenne il primo (ed unico) ad aver vinto una gara senza aver tagliato il traguardo.
La McLaren fece un reclamo formale per questa azione, ma fu rifiutato dalla FIA perché non vi era tempo materiale, per la Ferrari, di far scontare la penalità al proprio pilota, per un ritardo nella comunicazione della stessa.
Dalla gara successiva questo tipo di manovre fu vietato e venne deciso che alle penalità non scontate in gara sarebbero stati aggiunti 25 secondi sul tempo finale.
Grazie a questa vittoria, Schumacher riaprì il campionato, portandosi a due sole lunghezze da Mika Hakkinen. Sul podio salì anche Irvine permettendo alla Ferrari di avvicinarsi alla McLaren.
L’ordine di arrivo del GP di Gran Bretagna 1998
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 3 | Michael Schumacher |
Ferrari | 01:47:02.400 | 60 |
2 |
10 |
2 | 8 | Mika Häkkinen |
McLaren | 01:47:24.865 | 60 |
1 |
6 |
3 | 4 | Eddie Irvine |
Ferrari | 01:47:31.599 | 60 |
5 |
4 |
4 | 6 | Alexander Wurz |
Benetton | +1 lap | 59 |
11 |
3 |
5 | 5 | Giancarlo Fisichella |
Benetton | +1 lap | 59 |
10 |
2 |
6 | 10 | Ralf Schumacher |
Jordan | +1 lap | 59 |
21 |
1 |
7 | 1 | Jacques Villeneuve |
Williams | +1 lap | 59 |
3 |
0 |
8 | 22 | Shinji Nakano |
Minardi | +2 laps | 58 |
19 |
0 |
9 | 21 | Toranosuke Takagi |
Tyrrell | +4 laps | 56 |
17 |
0 |
RIT | 14 | Jean Alesi |
Sauber | Electrical | 53 |
8 |
0 |
RIT | 16 | Pedro Paulo Diniz |
Arrows | Spun off | 45 |
12 |
0 |
RIT | 11 | Olivier Panis |
Prost | Spun off | 40 |
22 |
0 |
RIT | 18 | Rubens Barrichello |
Stewart | Spun off | 39 |
16 |
0 |
RIT | 19 | Jos Verstappen |
Stewart | Engine | 38 |
15 |
0 |
RIT | 7 | David Coulthard |
McLaren | Spun off | 37 |
4 |
0 |
RIT | 12 | Jarno Trulli |
Prost | Spun off | 37 |
14 |
0 |
RIT | 20 | Ricardo Rosset |
Tyrrell | Spun off | 29 |
20 |
0 |
RIT | 23 | Esteban Tuero |
Minardi | Spun off | 29 |
18 |
0 |
RIT | 15 | Johnny Herbert |
Sauber | Spun off | 27 |
9 |
0 |
RIT | 17 | Mika Salo |
Arrows | Throttle | 27 |
13 |
0 |
RIT | 2 | Heinz-Harald Frentzen |
Williams | Spun off | 15 |
6 |
0 |
RIT | 9 | Damon Hill |
Jordan | Spun off | 13 |
7 |
0 |