Michael Schumacher vince in Austria 2003 una gara “infuocata”

Il 18 maggio 2003, Michael Schumacher vince il gran premio d’Austria sul circuito dell’A1-Ring.
Salgono sul podio anche Kimi Raikkonen con la McLaren e il compagno di squadra Rubens Barrichello.
Il campione tedesco della Ferrari ha sempre controllato il fine settimana, conquistando la pole position nella giornata di sabato, ma con qualche piccola sbavatura, che ha permesso al pilota finlandese della McLaren di rimanere attaccato a Schumacher, per soli 4 centesimi di differenza.
La gara ha visto solo pochi episodi interessanti: le due false partenze della Toyota di Cristiano da Matta e della Sauber di Heinz-Harald Frentzen e le fiamme al box Ferrari nella fase di rifornimento.

Alla partenza la rossa numero 1 riuscì a tenere il comando della gara, mentre la Williams di Juan Pablo Montoya sopravanzò la McLararen di Kimi Raikkonen. Intanto Barrichello, partito quinto, si sbarazza agevolmente della Sauber di Nick Heidfeld.
Tutto normale, a parte qualche goccia di pioggia, fino al momento del primo pit-stop al giro 23 quando
Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Jensom Button rientrarono ai box contemporaneamente.

Mentre l’inglese ed il finlandese ripartirono senza problemi, nella piazzola di Schumacher si verificò un problema con l’apparecchiatura di rifornimento: della carburante fuoriuscì dal bocchettone a causa di una valvola difettosa, finendo sugli scarichi roventi e prendendo fuoco.
Lo spettacolare incendio fu spento rapidamente ma questo perdendo diversi secondi al tedesco. Grazie a questo inconveniente Montoya passò in testa davanti a Raikkonen, Schumacher, Button e Barrichello.

Dopo circa 10 giri, il motore della Williams del colombiano, cede lasciando strada alla McLaren del finlandese, che però viene superata dalla Ferrari di Schumacher, in nettamente più veloce.
Qualche giro più tardi Barrichello supera Button, portandosi così virtualmente sul podio.
La gara gara finisce così, mentre conquistano punti importanti Jenson Button con la BAR, David Coulthard con l’altra McLaren, Ralf Schumacher con la Williams superstite, Mark Webber con la Jaguar e Jarno Trulli su Renault.
L’ordine di arrivo del GP d’Austria 2003
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 1 | ![]() |
![]() |
01:24:04.888 | 69 |
1 |
10 |
2 | 6 | ![]() |
![]() |
01:24:08.250 | 69 |
2 |
8 |
3 | 2 | ![]() |
![]() |
01:24:08.839 | 69 |
5 |
6 |
4 | 17 | ![]() |
![]() |
01:24:47.131 | 69 |
7 |
5 |
5 | 5 | ![]() |
![]() |
01:25:04.628 | 69 |
14 |
4 |
6 | 4 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
10 |
3 |
7 | 14 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
17 |
2 |
8 | 7 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
6 |
1 |
9 | 15 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
8 |
0 |
10 | 21 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
13 |
0 |
11 | 12 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
16 |
0 |
12 | 16 | ![]() |
![]() |
+1 lap | 68 |
12 |
0 |
13 | 18 | ![]() |
![]() |
+2 laps | 67 |
18 |
0 |
RIT | 11 | ![]() |
![]() |
Fuel system | 60 |
9 |
0 |
RIT | 9 | ![]() |
![]() |
Engine | 46 |
4 |
0 |
RIT | 8 | ![]() |
![]() |
Engine | 44 |
19 |
0 |
RIT | 3 | ![]() |
![]() |
Engine | 32 |
3 |
0 |
RIT | 20 | ![]() |
![]() |
Suspension | 6 |
11 |
0 |
RIT | 19 | ![]() |
![]() |
Clutch | 0 |
20 |
0 |
DNS | 10 | ![]() |
![]() |
Clutch | 0 |
15 |
0 |
Le dichiarazione di Michael Schumacher
“Tre vittorie consecutive: niente male! Oggi le cose stavano andando nella giusta direzione fino al primo pit-stop. Ho visto il fuoco sulla macchina: forse qualche meccanico pensava che sentissi freddo e voleva riscaldarmi un po! La squadra è stata eccezionale, rimanendo in pieno controllo della situazione e reagendo immediatamente con gli estintori. Mi sono chiesto quanto grave fosse il problema. Ho avuto un paio di momenti difficili, il primo quando il motore di Montoya è esploso davanti a me. Avevo già sorpassato Kimi in quel momento ma non ero sicuro se Juan Pablo avrebbe continuato la gara o si sarebbe spostato dalla traiettoria. Il secondo è stato quando ho visto le bandiere gialle per l’uscita di pista di Alonso ma non quelle per l’olio sul tracciato e così sono finito largo alla prima curva, proprio nel momento cruciale della gara, quando non volevo perdere del tempo nei confronti di Kimi. Quando è caduta un pò di pioggia, ho cercato di essere cauto: avevo un certo margine sugli inseguitori e poi non sapevo, non avendo macchine davanti a me, quali erano le condizioni effettive della pista. La macchina è andata molto forte ed è stata molto costante, il che ci ha permesso di poter usare al meglio le strategie che avevamo prescelto“.