2000-2009Formula 1On this day

Michael Schumacher vince in Austria 2003 una gara “infuocata”

Il 18 maggio 2003, Michael Schumacher vince il gran premio d’Austria sul circuito dell’A1-Ring.
Salgono sul podio anche Kimi Raikkonen con la McLaren e il compagno di squadra Rubens Barrichello.

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Il campione tedesco della Ferrari ha sempre controllato il fine settimana, conquistando la pole position nella giornata di sabato, ma con qualche piccola sbavatura, che ha permesso al pilota finlandese della McLaren di rimanere attaccato a Schumacher, per soli 4 centesimi di differenza.

La gara ha visto solo pochi episodi interessanti: le due false partenze della Toyota di Cristiano da Matta e della Sauber di Heinz-Harald Frentzen e le fiamme al box Ferrari nella fase di rifornimento.

gp austria 2003 partenza
© Ferrari

Alla partenza la rossa numero 1 riuscì a tenere il comando della gara, mentre la Williams di Juan Pablo Montoya sopravanzò la McLararen di Kimi Raikkonen. Intanto Barrichello, partito quinto, si sbarazza agevolmente della Sauber di Nick Heidfeld.
Tutto normale, a parte qualche goccia di pioggia, fino al momento del primo pit-stop al giro 23 quando
Michael Schumacher, Kimi Raikkonen e Jensom Button rientrarono ai box contemporaneamente.

gp austria 2003 Michael Schumacher incendio box
© Ferrari

Mentre l’inglese ed il finlandese ripartirono senza problemi, nella piazzola di Schumacher si verificò un problema con l’apparecchiatura di rifornimento: della carburante fuoriuscì dal bocchettone a causa di una valvola difettosa, finendo sugli scarichi roventi e prendendo fuoco.

Lo spettacolare incendio fu spento rapidamente ma questo perdendo diversi secondi al tedesco. Grazie a questo inconveniente Montoya passò in testa davanti a Raikkonen, Schumacher, Button e Barrichello.

© Ferrari

Dopo circa 10 giri, il motore della Williams del colombiano, cede lasciando strada alla McLaren del finlandese, che però viene superata dalla Ferrari di Schumacher, in nettamente più veloce.
Qualche giro più tardi Barrichello supera Button, portandosi così virtualmente sul podio.

La gara gara finisce così, mentre conquistano punti importanti Jenson Button con la BAR, David Coulthard con l’altra McLaren, Ralf Schumacher con la Williams superstite, Mark Webber con la Jaguar e Jarno Trulli su Renault.

L’ordine di arrivo del GP d’Austria 2003

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 1 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari 01:24:04.888 69
1
10
2 6 Finland Kimi Raikkonen
United Kingdom McLaren 01:24:08.250 69
2
8
3 2 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:24:08.839 69
5
6
4 17 United Kingdom Jenson Button
United Kingdom BAR 01:24:47.131 69
7
5
5 5 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:25:04.628 69
14
4
6 4 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams +1 lap 68
10
3
7 14 Australia Mark Webber
United Kingdom Jaguar +1 lap 68
17
2
8 7 Italy Jarno Trulli
France Renault +1 lap 68
6
1
9 15 Brazil Antônio Pizzonia
United Kingdom Jaguar +1 lap 68
8
0
10 21 Brazil Cristiano da Matta
Japan Toyota +1 lap 68
13
0
11 12 Ireland Ralph Firman
Ireland Jordan +1 lap 68
16
0
12 16 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR +1 lap 68
12
0
13 18 United Kingdom Justin Wilson
Italy Minardi +2 laps 67
18
0
RIT 11 Italy Giancarlo Fisichella
Ireland Jordan Fuel system 60
9
0
RIT 9 Germany Nick Heidfeld
Switzerland Sauber Engine 46
4
0
RIT 8 Spain Fernando Alonso
France Renault Engine 44
19
0
RIT 3 Colombia Juan Pablo Montoya
United Kingdom Williams Engine 32
3
0
RIT 20 France Olivier Panis
Japan Toyota Suspension 6
11
0
RIT 19 Netherlands Jos Verstappen
Italy Minardi Clutch 0
20
0
DNS 10 Germany Heinz-Harald Frentzen
Switzerland Sauber Clutch 0
15
0

Le dichiarazione di Michael Schumacher

Tre vittorie consecutive: niente male! Oggi le cose stavano andando nella giusta direzione fino al primo pit-stop. Ho visto il fuoco sulla macchina: forse qualche meccanico pensava che sentissi freddo e voleva riscaldarmi un po! La squadra è stata eccezionale, rimanendo in pieno controllo della situazione e reagendo immediatamente con gli estintori. Mi sono chiesto quanto grave fosse il problema. Ho avuto un paio di momenti difficili, il primo quando il motore di Montoya è esploso davanti a me. Avevo già sorpassato Kimi in quel momento ma non ero sicuro se Juan Pablo avrebbe continuato la gara o si sarebbe spostato dalla traiettoria. Il secondo è stato quando ho visto le bandiere gialle per l’uscita di pista di Alonso ma non quelle per l’olio sul tracciato e così sono finito largo alla prima curva, proprio nel momento cruciale della gara, quando non volevo perdere del tempo nei confronti di Kimi. Quando è caduta un pò di pioggia, ho cercato di essere cauto: avevo un certo margine sugli inseguitori e poi non sapevo, non avendo macchine davanti a me, quali erano le condizioni effettive della pista. La macchina è andata molto forte ed è stata molto costante, il che ci ha permesso di poter usare al meglio le strategie che avevamo prescelto“.

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, Ciclismo, Pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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