Mike Parkes: l’ingegnere pilota, tra successi e tragedie
Michael Johnson “Mike” Parkes, nato il 24 settembre 1931 a Richmond upon Thames, era figlio di John Parkes, ex presidente della compagnia automobilistica Alvis. Mike iniziò la sua carriera come ingegnere alla Rootes Group di Coventry, dove lavorò fino al 1962. Parallelamente, la sua passione per le corse automobilistiche stava diventando sempre più seria.
Nel 1957, Parkes esordì con una Lotus XI, partecipando come riserva alla 24 Ore di Le Mans. Presto si unì alla squadra di Formula 2 di David Fry, ottenendo diversi successi nella Formula Libre. Nel 1959, tentò l’accesso alla Formula 1, partecipando al Gran Premio di Gran Bretagna nella classe F2, ma non riuscì a qualificarsi.
Nel 1960, gareggiò con una Lotus Elite, ma senza grandi risultati. Tuttavia, la sua abilità fu evidente e l’anno successivo si unì all’Equipe Endeavour di Tommy Sopwith, partecipando a eventi di Formula Junior e GT con vetture Ferrari. Insieme a Willy Mairesse, giunse secondo alla 24 Ore di Le Mans del 1961, guidando una Ferrari Testa Rossa.
Il 1961 fu un anno di svolta: vinse diverse gare, tra cui tre eventi a Brands Hatch in un solo giorno, e ottenne il secondo posto alla 1000 km del Nürburgring. L’anno seguente, la Ferrari lo ingaggiò come pilota di riserva e ingegnere progettista.
Nel 1964, Parkes vinse la 12 Ore di Sebring e la 500 km di Spa, ma la sua stagione fu interrotta da un grave incidente. Rientrò l’anno successivo, vincendo la 1000 km di Monza. Nel 1966, dopo l’addio di John Surtees, divenne pilota ufficiale Ferrari in Formula 1, piazzandosi secondo in Francia e a Monza, dove lasciò la vittoria a Ludovico Scarfiotti. Nelle competizioni sportive vinse la 1000 km di Spa e ottenne il secondo posto alla 24 Ore di Le Mans e alla Daytona.
Il 1967 segnò la fine della sua carriera in F1: durante il Gran Premio del Belgio, un terribile incidente a Spa gli causò gravi ferite alla testa e alle gambe. Nonostante ciò, Parkes continuò a lavorare come manager e ingegnere per la Ferrari, tentando un breve ritorno alle corse nel 1969.
Dopo essersi ritirato dalle competizioni nel 1972, Parkes si dedicò alla gestione del team Lancia nel Campionato Europeo di Turismo e fu determinante nello sviluppo del leggendario Lancia Stratos. Purtroppo, morì tragicamente nel 1977 in un incidente stradale vicino a Torino, quando la sua auto si scontrò con un camion.