Monaco 1956: la vittoria di Moss e la rimonta di Fangio
IL CAMPIONATO E LE QUALIFICHE
A seguito dell’incidente di Alberto Ascari dell’anno precedente, la chicane del Monaco viene cambiata in modo che possa evitare di ripetersi in futuro. Nei quattro mesi successivi al GP d’Argentina i team Lancia-Ferrari, Maserati, Vanwall e Gordini avevano sviluppato le loro auto, seguiti poi a Monaco dalle BRM.
I problemi al motore però impedirono a Mike Hawthorn e a Tony Brooks di iniziare la gara. Le vetture inoltre erano ben lontane dal ritmo dei primi.
Hawthorn infatti gira in ben cinque secondi più lentamente della Lancia-Ferrari di Juan-Manuel Fangio (che conquista la pole position). Stirling Moss si trova a fianco del suo vecchio compagno di squadra Mercedes-Benz Eugenio Castellotti, che completa la prima fila nella Ferrari D50. Seguono la Maserati di Jean Behrae, Harry Schell nella prima della Vanwalls. In terza fila troviamo Maurice Trintignant nella seconda Vanwall, Cesare Perdisa su una Maserati e Luigi Musso in un’altra Lancia-Ferrari. Peter Collins (quarto pilota della Ferrari ) si trova in quarta fila, ma è stato a tre secondi a giro dalle Gordini e dai privati su Maserati
LA GARA
In avvio Moss prende il comando con Castellotti, Fangio e Schell appena dietro . Non ci vuole molto perché Fangio superi Castellotti ma Moss è a ben cinque secondi dagli altri alla fine del primo giro. Durante il secondo giro Fangio commette un errore ed è protagonista di un testacoda. Mentre alcune delle auto in arrivo sono in grado di passare senza problemi, Schell e Musso non hanno le stessa fortuna ed finiscono lì la gara. Fangio si riprende e cerca di tornare in testa. Castellotti purtroppo si ritira per problemi alla frizione .In testa Collins si allontana rapidamente per far si che il suo team leader potesse inseguire Moss.
Il pilota argentino, però, non era nella sua forma migliore. Dopo essersi schiantato contro il muro di una chicane, consegna la sua auto a Castellotti. A meta gara Collins fu chiamato ai box e Fangio prese il controllo della sua auto, tutto fatto in ottica campionato. L’argentino, riacquisita la calma dopo aver superato Behra, cerca di andare a riprendere Moss. Aveva 30 giri per recuperare ben 45 sec di distacco. Quindici giri dopo l’inglese rischiò di buttare l’intera gara, proprio durante il doppiaggio del compagno di squadra. Perdisa infatti soffrì di un guasto ai freni proprio durante il passaggio di Stirling, rischiando di compromettere la gara di entrambi. Le due auto finirono per toccarsi, causando un danno al cofano della Maserati. Moss, nonostante il danno improvviso, rimase del tutto calmo. Fangio indietro recuperava due secondi a giro, ma alla bandiera a scacchi mancavano ancora sei secondi da colmare.
L’ordine di arrivo del GP di Monaco 1956
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 28 | Stirling Moss |
Maserati | 03:00:32.900 | 100 |
2 |
8 |
2 | 26 | Peter Collins Juan Manuel Fangio |
Ferrari | 03:00:39.000 | 54 46 |
9 9 |
3 4 |
3 | 30 | Jean Behra |
Maserati | +1 lap | 99 |
4 |
4 |
4 | 20 | Juan Manuel Fangio Eugenio Castellotti |
Ferrari | +6 laps | 40 54 |
1 |
0 1.5 |
5 | 6 | Hermano da Silva Ramos |
Gordini | +7 laps | 93 |
14 |
2 |
6 | 4 | Élie Bayol André Pilette |
Gordini | +12 laps | 44 44 |
11 11 |
0 0 |
7 | 32 | Cesare Perdisa |
Maserati | +14 laps | 86 |
7 |
0 |
8 | 18 | Horace Gould |
Maserati | +15 laps | 85 |
16 |
0 |
RIT | 2 | Robert Manzon |
Gordini | Accident | 90 |
12 |
0 |
RIT | 8 | Louis Rosier |
Maserati | Engine | 72 |
15 |
0 |
RIT | 22 | Eugenio Castellotti |
Ferrari | Clutch | 14 |
3 |
0 |
RIT | 14 | Maurice Trintignant |
Vanwall | Overheating | 13 |
6 |
0 |
RIT | 16 | Harry Schell |
Vanwall | Accident | 2 |
5 |
0 |
RIT | 24 | Luigi Musso |
Ferrari | Accident | 2 |
8 |
0 |
DNQ | 36 | Giorgio Scarlatti |
Ferrari | No Time | 0 |
0 |
|
WD | 10 | Mike Hawthorn |
BRM | Engine Valve | 0 |
0 |
|
WD | 12 | Tony Brooks |
BRM | Engine Valve | 0 |
0 |
|
WD | 34 | Louis Chiron |
Maserati | Blown Engine | 0 |
0 |