2000-2009Formula 1On this day

Monaco 2000: uno scarico rotto beffa Schumacher

Il tedesco domina prove e gara, fino a che un problema ad uno scarico regala la vittoria a Coulthard

Il Gran Premio di Monaco 2000 è il settimo della stagione. La Ferrari, reduce dalle beffe del 1997, 1998 e 1999 ci arriva con grande fiducia. L’inizio di stagione di Schumacher è stato trionfale, con quattro vittorie su sei corse. Il tedesco ha 18 punti di vantaggio su Hakkinen e la scuderia guida il campionato marche con dieci lunghezze sulla McLaren.

Ma alla fine di un weekend come sempre imprevedibile il Gran Premio di Monaco rimescolerà pesantemente le carte in classifica, sia per quanto riguarda i piloti che i costruttori. Ma iniziamo dalle qualifiche.

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Schumi comodamente in pole. Alle sue spalle uno splendido Trulli

Al sabato la pole è indiscutibilmente del capoclassifica. Quattro i decimi di vantaggio del campione di Kerpen sul resto del gruppo, ma a fianco della Rossa non si affaccia una delle due McLaren, bensì Jarno Trulli. L’italiano ha mostrato ancora una volta grande feeling sia col circuito monegasco che con la prestazione sul  giro secco mettendo in fila Coulthard, Frentzen, Hakkinen e Barrichello.

Ottimo Alesi, settimo con la Prost, bene Fisichella subito alle sue spalle. Malissimo le BAR che non riescono a qualificarsi meglio di diciassettesimo (Villeneuve) e ventesimo (Zonta).

Tre partenze a Monaco 2000: prima il motore di Wurz e poi un incidente con relativo ingorgo costringono a ripetere la procedura

Come spesso succede a Montecarlo basta un minimo inconveniente per costringere ad interrompere la corsa. A Monaco 2000 il primo “colpevole” è Wurz, che rompe il motore in griglia e innesca la ripetizione dell’intera procedura di partenza. Al secondo via Schumacher si porta in testa ma al tornantino del Loews un contatto tra Button e De La Rosa causa il classico ingorgo ed è di nuovo bandiera rossa.

La terza partenza è quella buona. Alla Santa Devota tutti in fila indiana secondo le posizioni di partenza, tranne Barrichello che cede ad Alesi e Ralf Schumacher. La gara procede per i primi sedici giri senza nemmeno un cambio di posizione. Ma con Schumacher che grazie anche all’ “effetto tappo” delle Jordan sulle McLaren guadagna più di venti secondi.

Schumacher domina fino al colpo di scena del cinquantacinquesimo giro: uno scarico tradisce il tedesco

Posizioni cristallizzate anche nelle retrovie, tranne che per i ritiri di Button, Wurz, Gene e Mazzacane comunque non in lotta per i punti. La graduatoria si mescola invece tra il ventinovesimo e il trentanovesimo giro. Si ritira Alesi (settimo) per guai alla trasmissione. Poi Hakkinen perde decine di secondi (e posizioni preziose) al pit stop a causa di un cavo ballerino nell’abitacolo. Infine esce Ralf Schumacher procurandosi una seria ferita ad una caviglia causata dal puntone della sospensione anteriore che entra nella scocca.

Monaco 2000
© Creative Commons

Ma soprattutto al trentaseiesimo giro si spegne il sogno di podio di Jarno Trulli, che rompe il cambio ed è costretto all’abbandono. Dai cambi gomme Schumacher esce con un vantaggio netto su Coulthard, che sta impostando un primo stint molto lungo, Frentzen, Barrichello e Fisichella. Ma non finirà così…

Coulthard si invola e porta a casa Monaco 2000 dopo la defaillance ferrarista

E’ al cinquantaquattresimo giro che a Montecarlo salta in aria il banco. Schumacher attraversa la linea del traguardo con la anteriore destra alzata da terra. Segno evidente che ci sono problemi sulla posteriore sinistra. Si pensa ad un contatto con le barriere, ma dopo un giro percorso lentamente ed un’accurata analisi ai box si scopre che il problema nasce da uno scarico rotto, che ha provocato il cedimento del puntone.

Coulthard ne approfitta per effettuare la sosta e mantenere il primo posto davanti a Frentzen, fino a che anche il tedesco della Jordan non è costretto al ritiro per una toccata alla Saint Devote. Negli ultimi giri i piloti tirano i remi in barca e la classifica non cambia più.

Monaco 2000
@ Rick Dikeman Creative Commons License

Vince lo scozzese della McLaren, davanti a Barrichello, Fisichella, Irvine, Salo e Hakkinen. Quella che sembrava una facile occasione per Schumacher di consolidare il primo posto nel campionato diventa invece la prima vera debacle dell’anno. Sarà la prima di una lunga serie. Il ferrarista vincerà in Canada ma poi subirà una lunga serie di ritiri e gare corse in difesa, e per riportare il mondiale a Maranello dovrà sfoderare le sue migliori prestazioni nelle ultime gare della stagione.

L’ ordine d’arrivo del Gran Premio Monaco 2000

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 2 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren 01:49:28.213 78
3
10
2 4 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:49:44.102 78
6
6
3 11 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton 01:49:46.735 78
8
4
4 7 United Kingdom Eddie Irvine
United Kingdom Jaguar 01:50:34.137 78
10
3
5 17 Finland Mika Salo
Switzerland Sauber 01:50:48.988 78
13
2
6 1 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren +1 lap 77
5
1
7 22 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR +1 lap 77
17
0
8 15 Germany Nick Heidfeld
France Prost +1 lap 77
18
0
9 8 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Jaguar +2 laps 76
11
0
10 5 Germany Heinz-Harald Frentzen
Ireland Jordan Spun off 70
4
0
RIT 19 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Arrows Spun off 60
15
0
RIT 3 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari Suspension 55
1
0
RIT 23 Brazil Ricardo Zonta
United Kingdom BAR Spun off 48
20
0
RIT 9 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams Spun off 37
9
0
RIT 6 Italy Jarno Trulli
Ireland Jordan Gearbox 36
2
0
RIT 16 Brazil Pedro Paulo Diniz
Switzerland Sauber Spun off 30
19
0
RIT 14 France Jean Alesi
France Prost Transmission 29
7
0
RIT 21 Argentina Gastón Mazzacane
Italy Minardi Spun off 22
22
0
RIT 20 Spain Marc Gené
Italy Minardi Gearbox 21
21
0
RIT 12 Austria Alexander Wurz
Italy Benetton Spun off 18
12
0
RIT 10 United Kingdom Jenson Button
United Kingdom Williams Engine 16
14
0
RIT 18 Spain Pedro de la Rosa
United Kingdom Arrows Not restarted 0
16
0

 

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David Bianucci

Mi chiamo David Bianucci, nato a Prato ma trasferito per amore e lavoro sui colli Euganei in provincia di Padova. Sono uno sportivo a livelli di fanatismo, ho praticato la pallanuoto per vent'anni e ora faccio i campionati di nuoto Master. Ma le sensazioni più forti me le ha sempre regalate la Formula 1, sin da quando a nove anni ho visto il Gran Premio di San Marino del 1981. Sono seguite sveglie notturne per vedere i gran premi asiatici, autentiche fortune spese in riviste specializzate, giornate tra le frasche del Mugello per guardare girare di nascosto Michael Schumacher. Essere diventato nel frattempo Ingegnere Meccanico non ha migliorato la cosa... Scrivo perchè non posso fare niente per evitarlo.

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