Monaco: il salotto buono della Formula Uno
Da sempre considerato un Gran Premio che mette a dura prova macchine e piloti, col tempo si è trasformato in un evento glamour dove le monoposto fanno da cornice ai numerosi vip che per l’occasione arrivano nel principato.
Il tracciato è entrato a far parte dei vari campionati del mondo nel 1929 ed è praticamente rimasto invariato fino al 72 quando i box vennero spostati nella zona della chicane del porto e nell 86 quando, per renderlo più sicuro vennero installati nuovi cordoli che disegnano la nuova chicane.
Nella sua lunga storia il tracciato è sempre stato caratterizzato da un’elevata sicurezza attiva e passiva questo non ha impedito degli incidenti dall’esito non sempre cruento.
Nel 1955 alla chicane del porto, Ascari cade in mare con la sua Lancia procurandosi la frattura del setto nasale.
Più sfortunato Lorenzo Bandini, il pilota della Ferrari, spossato dalla stanchezza va a impattare contro le barriere alla chicane del porto e rimane nell’abitacolo mentre la monoposto è divorata dalle fiamme. Lo sfortunato pilota morirà per le ustioni dopo tre giorni d’agonia.
Nel 94, dopo gli eventi luttuosi di Imola, la Formula Uno è ancora sotto choch e si domanda quali azioni promuovere, durante le prime prove Wendlinger va a sbattere contro le barriere provocandosi un grave trauma cranico che di fatto lo allontenerà per sempre dalle corse.
Negli anni 60 il re di Monaco è l’inglese Graham Hill, padre di Damon futuro campione del 96, che grazie alla sua intelligenza e alla sua visione di gara, riesce ad imporsi in cinque edizioni guadagnandosi il soprannome di “Mister Monaco“.
Nella Formula Uno moderna il principato è dominato da Ayrton Senna.
Il brasiliano si è messo in luce nell 84 quando con la modesta Toleman, sotto una pioggia torrenziale, riesce ad insidiare la vittoria a Prost, salvato solo dallo sventolio anzitempo del direttore di corsa Ickx.
Dopo quella gara, Senna, sul circuito monegasco, è sempre stato autore di gare eccezionali: nell’87, con la Lotus attiva ottiene la prima vittoria mentre dall 89 al 93 ottiene un filotto di vittorie che lo catapulta in testa alla classifica dei re del principato.
Finita l’era di Ayrton Senna, la prima pole di Schumacher, conquistata proprio a Monaco, lo designa quale erede del brasiliano scomparso e col passaggio del tedesco alla Ferrari, Michael Schumacher riesce ad arrivare a 5 successi senza riuscire ad intaccare il record di “magic”
L’edizione del 1981 è rimasta nel cuore degli italiani per l’impresa di Villeneuve. Il piccolo canadese, con una guida rallistica, riesce ad imporsi diventando il primo pilota a vincere con una macchina sovralimentata nelle ostiche stradine del principato.
In anni recenti, Lewis Hamilton, Nico Rosberg e Sebastian Vettel si sono divisi le varie edizioni senza riuscire a intaccare i record dei grandi del passato.