Monza 2001: Juan the one
Nella settimana del GP d’Italia stagione 2001, il mondo viene scosso da un tragico attentato terroristico alle Torri Gemelle a New York. Le immagini irradiate dalle televisioni di tutto il mondo pretendono un momento di riflessione, ma la Formula 1 decide di organizzare comunque il GP d’Italia in un’atmosfera insostenibile.
In casa Ferrari, Schumacher è talmente scosso dagli eventi americani che decide di comunicare a Todt la possibilità di non correre il Gran Premio. Todt, Ecclestone e Montezemolo accerchiano il fuoriclasse tedesco e, dopo un pressing notevole, convincono il pilota a correre. Per rispetto alle vittime degli attentati, la Ferrari sceglie di partecipare priva degli sponsor e col muso colorato di nero.
L’ambiente monzese, decisamente cupo, viene sconvolto dall’incidente occorso a Zanardi durante una gara di Formula Indy. Le conseguenze dell’evento sono così gravi che i dottori devono amputare le gambe allo sfortunato pilota.
Sprofondato in una crisi inaspettata, Schumacher, nel briefing che si tiene il mattino della gara, propone agli altri piloti di iniziare la gara in modo pacato, senza sorpassi, per evitare di correre rischi. La proposta del pilota tedesco viene accolta da piloti e addetti ai lavori con pareri contrastanti e, mancando l’unanimità, non viene accettata.
Allo spegnersi del semaforo, Montoya è bravo a sfruttare la potenza del proprio BMW e mantiene la testa davanti a un grintoso Barrichello. Alla prima curva, Button tampona Trulli, creando una confusione nelle macchine che seguono e che vede Hakkinen, senza lo smalto dell’anno precedente, perdere diverse posizioni.
Mentre Montoya e Barrichello si sfidano apertamente, galvanizzando il pubblico sugli spalti, Michael Schumacher guida in modo spento, dando l’idea di essere in macchina ma con la testa altrove.
Per la McLaren, la gara monzese finisce con un doppio ritiro che irrita non poco Ron Dennis, deciso a rivoluzionare la line-up dei piloti vista l’inconsistenza di quelli attuali.
Barrichello, più leggero per una strategia a due rifornimenti, rompe gli indugi e passa Montoya, forse un po’ troppo tardi, e prova a distanziare un Montoya tutt’altro che rassegnato.
Quando il brasiliano della Ferrari entra per il suo primo rifornimento, un problema al bocchettone della benzina gli fa perdere sei secondi e, al rientro in pista, si ritrova a dover nuovamente inseguire Montoya e la Williams.
Grazie al rifornimento della Ferrari di Schumacher, le Williams si ritrovano entrambe in testa alla gara ed accelerano il ritmo per prepararsi al pit stop. Dopo aver effettuato l’unica sosta, le Williams rientrano in pista, molto vicine a Barrichello in testa ma obbligato a fermarsi ancora una volta ai box. Quando il brasiliano rifornisce, il colombiano torna decisamente al comando.
Quando il brasiliano della Ferrari rientra in pista si ritrova dietro alle Williams. Non pago del terzo posto e animato da una grinta non comune per il pilota, Barrichello attacca la Williams di Ralf Schumacher e, con uno spettacolare sorpasso alla prima chicane, lo passa conquistando il secondo posto.
Dal box Ferrari incitano il brasiliano a raggiungere Montoya, ma i pochi giri rimanenti consigliano a Barrichello di accontentarsi di un più che onorevole secondo posto.
Come d’accordo con gli sponsor del GP, sul podio i piloti non festeggiano con lo champagne, ma è ormai chiaro a tutti che Montoya sta diventando il nuovo avversario di Schumy.
MONZA 2001: l’ordine di arrivo
Pos | No | Pilota | Team | Tempo | Giri | Griglia | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 6 | Juan Pablo Montoya |
Williams | 01:16:58.493 | 53 |
1 |
10 |
2 | 2 | Rubens Barrichello |
Ferrari | 01:17:03.668 | 53 |
2 |
6 |
3 | 5 | Ralf Schumacher |
Williams | 01:17:15.828 | 53 |
4 |
4 |
4 | 1 | Michael Schumacher |
Ferrari | 01:17:23.484 | 53 |
3 |
3 |
5 | 19 | Pedro de la Rosa |
Jaguar | 01:18:13.477 | 53 |
10 |
2 |
6 | 10 | Jacques Villeneuve |
BAR | 01:18:20.962 | 53 |
15 |
1 |
7 | 17 | Kimi Räikkönen |
Sauber | 01:18:21.600 | 53 |
9 |
0 |
8 | 12 | Jean Alesi |
Jordan | +1 lap | 52 |
16 |
0 |
9 | 9 | Olivier Panis |
BAR | +1 lap | 52 |
17 |
0 |
10 | 7 | Giancarlo Fisichella |
Benetton | +1 lap | 52 |
14 |
0 |
11 | 16 | Nick Heidfeld |
Sauber | +1 lap | 52 |
8 |
0 |
12 | 23 | Tomáš Enge |
Prost | +1 lap | 52 |
20 |
0 |
13 | 21 | Fernando Alonso |
Minardi | +2 laps | 51 |
21 |
0 |
RIT | 15 | Enrique Bernoldi |
Arrows | Crankshaft | 46 |
18 |
0 |
RIT | 20 | Alex Yoong |
Minardi | Spun off | 44 |
22 |
0 |
RIT | 22 | Heinz-Harald Frentzen |
Prost | Gearbox | 28 |
12 |
0 |
RIT | 14 | Jos Verstappen |
Arrows | Fuel Pressure | 25 |
19 |
0 |
RIT | 3 | Mika Häkkinen |
McLaren | Gearbox | 19 |
7 |
0 |
RIT | 18 | Eddie Irvine |
Jaguar | Engine | 14 |
13 |
0 |
RIT | 4 | David Coulthard |
McLaren | Engine | 6 |
6 |
0 |
RIT | 8 | Jenson Button |
Benetton | Engine | 4 |
11 |
0 |
RIT | 11 | Jarno Trulli |
Jordan | Collision | 0 |
5 |
0 |