fbpx
Formula 1Il Cavallino nella storia

2017: Marchionne ha quasi vinto

Dopo il mondiale 2016, dove la Ferrari ha recitato a stento il ruolo di terza forza, nel 2017 grazie al cambiamento dei regolamenti, la Ferrari, spinta dal presidente Marchionne, conta di riappropriarsi del ruolo di “signora della Formula Uno”.
Presentata il 24 febbraio, la nuova monoposto, siglata SF70H, della precedente monoposto ha solo il nasino sul musetto mentre presenta fiancate molto rastremate con bocche di raffreddamento dal disegno originale e innovativo. La filosofia che ha ispirato il progetto della monoposto è dotare la vettura di un passo meno lungo che abbinato a una nuova veste aerodinamica, conferisce alla Ferrari una grande precisione in curva e ampie doti di guidabilità.
Quando la macchina debutta nei test collettivi, Vettel fa notare come la nuova monoposto abbia delle doti telaistiche tali da preservare meglio i pneumatici, correggendo i difetti che hanno frenato la SF16-H nel 2016.
I ferraristi, quando escono in pista, sono costantemente i più veloci tanto da essere considerati i reali avversari della Mercedes per la conquista del titolo mondiale.
La Ferrari, infatti, inizia alla grande vincendo con Vettel in Australia e, a conferma della bontà della monoposto, in Cina il tedesco arriva secondo e in Bahrain conquista la sua seconda vittoria stagionale.

sebastian vettel gp bahrain 2017
© Ferrari

L’entusiasmo del presidente e della squadra, raggiunge livelli altissimi quando in Russia le monoposto italiane ottengono, dopo nove anni, la prima fila.
In Spagna Vettel ottiene un altro secondo posto e a Monaco, il tedesco riporta la Ferrari al successo dopo 16 anni d’astinenza consolidando la sua posizione in testa alla classifica generale.
Mentre Raikkonen, dopo la pole a Monaco, non riesce a brillare il tedesco conquista dei piazzamenti discreti in Canada, in Azerbaigian e Austria che gli permettono di mantenere un buon margine su Hamilton.
In Gran Bretagna, le rosse hanno una battuta d’arresto a causa delle gomme, Marchionne non accetta la sconfitta e striglia la squadra per un pronto riscatto in Ungheria.
In terra magiara, la Ferrari fa felice il presidente e torna alla vittoria mentre in Belgio Vettel e Hamilton lottano ad armi pari con l’inglese che si aggiudica la corsa con pochi decimi di vantaggio. A Monza, la SF70H mette in mostra i limiti di un progetto non adatto a un circuito veloce, e ottiene la sua peggior prestazione permettendo ad Hamilton di prendere il comando della classifica.
A Singapore, la rossa può tornare protagonista, la SF70H brilla per trazione e grazie al passo corto si adatta a meraviglia al circuito asiatico tanto che Vettel conquista una speranzosa pole. Il giorno della gara, le rosse sprecano l’occasione propizia con un incidente alla prima curva che li mette fuori gara entrambi consegnando a Hamilton la terza vittoria consecutiva su un piatto d’argento.

gp singapore 2017 partenza
© Pirelli Press Area

In Asia, il cavallino vede calare le proprie prestazioni in modo drammatico infatti, per la prima volta la Ferrari incontra gravi problemi al motore che di fatto la estromettano dalla lotta per la vittoria finale.
Marchionne, furibondo, licenzia in tronco il motorista e obbliga la squadra a rivedere i processi di controllo qualità della componentistica realizzata dai fornitori esterni.
Negli USA la strigliata del presidente sembra sortire gli effetti sperati: in qualifica le Ferrari si piazzano seconda con Vettel e quinta con Raikkonen mentre in gara, dopo un eccellente spunto in partenza, Vettel chiude la gara secondo dietro al solito Hamilton.

gp messico 2017 kimi raikkonen
© Ferrari Press Area

In Messico, Vettel prova a riaprire il mondiale conquistando la pole position ma una collisione alla prima curva con Verstappen lo costringe a rimontare dall’ultimo posto consegnando il titolo a Hamilton.
Le ultime due gare vedono vincere Vettel in Brasile e conquistare il podio a Yas Marina.
Col risultato di Abu Dhabi, cala il sipario sul mondiale 2017 dove la Ferrari è stata in grado di contendere il titolo alla Mercedes dimostrando che la cura Marchionne sembra dare i suoi frutti… sarà vera gloria?

Ci trovi su

Linkedin Facebook Instagram
Pubblicità

Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio