1940-19492010-2019BiografieFormula 1On this day

Niki Lauda: nella mente del calcolatore

Il 22 febbraio 1949 nasceva a Vienna Andreas Nikolaus, detto “Niki Lauda“. Il pilota austriaco fu una delle tante scommesse vinte da Enzo Ferrari

Infografica - Niki LaudaNel circus era anche soprannominato “il computer” per la sua attitudine nel riuscire ad individuare anche i più piccoli difetti della monoposto.
Durante la permanenza in Formula 1,  mostrava un carattere freddo e poco emotivo. La guida dell’austriaco era definita: “poco divertente“, ma fu molto efficace nella conquista dei tre titoli mondiali.

Le prime gare di Niki Lauda

Lauda iniziò la carriera nelle formule minori, dove insieme al nemico-amico James Hunt cominciarono a dare spettacolo.

Nel 1971, Lauda cominciò a farsi notare in Formula 2, soprattutto agli occhi di grandi piloti come: Francois Cevert, Emerson Fittipaldi, Carlos Reutemann e Graham Hill. L’anno seguente,  assieme a Ronnie Peterson, Lauda diventò un pilota ufficiale del team STP March, ma la vettura risultò poco competitiva. Arrivò il 1973, quando l’austriaco, pur di correre,  decise di chiedere un prestito in banca firmando un complesso contratto con la BRM come pilota pagante.

Nel gran premio di Gran Bretagna, Enzo Ferrari, assistette alla gara e rimase colpito dalla prestazione di Lauda; decise così di metterlo sotto contratto per la stagione 1974.Ferrari però ammise di essere stato convinto a mettere sotto contratto quel pilota semi-sconosciuto da Clay Regazzoni, in procinto di tornare a Maranello dopo un anno di purgatorio in BRM proprio come compagno di Lauda.
Fu lui ad incoraggiarmi nella scelta di quel pilota dicendomi che poteva fare molto per la Ferrari” – scrisse il Drake.

Alla corte di Enzo Ferrari

1975 Argentinean Grand Prix Luca di Montezemolo, Clay Regazzoni, Niki Lauda

La stagione 1974 iniziò subito con un buon secondo posto nella gara inaugurale in Argentina, poi un’altalena di successi alternati a molti ritiri, soprattutto nel finale di stagione, dove Lauda collezionò ben 5 out di fila.

Il pilota austriaco fu subito molto critico, sin dai primi test ma a fine stagione riuscì a portare un buon quarto posto in classifica piloti.

Il 1975 è l’anno della svolta; Niki e la Ferrari 312 T diventano un binomio invincibile. Con i successi a Monaco, Belgio, Svezia, Olanda e Stati Uniti e tre piazzamenti a podio, Lauda si laurea campione del mondo interrompendo quel digiuno di titoli mondiali che durava dal 1964, dai tempi di John Surtees.

1975 British Grand Prix Ferrari 312T Niki LaudaMa la stagione rimase negli annali della Formula 1 ricordando la bellissima festa che i tifosi italiani dedicarono all’austriaco durante il gran premio d’Italia;  erano 11 anni che i fan attendevano un mondiale e Lauda, alla sua seconda stagione in Ferrari, conquistò un terzo posto che  gli valse la certezza matematica del titolo.

La ciliegina sulla torta fu la vittoria dell’altra Rossa guidata dal compagno Clay Regazzoni.

L’estate del Nürburgring

Il 1976, iniziò come era finito, con Lauda subito vincente in Brasile e Sudafrica, ma con l’arrivo di un nuovo aspirante al titolo mondiale: James Hunt.
La lotta fra i due piloti, scaldò il circus, fino al fatidico 1° agosto sul circuito Tedesco del Nürburgring.
Non sappiamo se il campione della Ferrari sopravviverà alle ferite riportate“,  così recitava il bollettino medico, la sera subito dopo il bruttissimo incidente, quando Lauda perse il controllo della sua monoposto finendo contro le rocce. La Rossa dell’austriaco prese fuoco, intrappolando il pilota in un inferno. Grazie all’intervento dell’ex-ferrarista Arturo Merzario, Lauda sopravvisse, ma la carriera sembrava finita.  Dopo 40 giorni Lauda ritornò clamorosamente in pista conquistando subito un quarto posto a Monza.

niki lauda 1976
© Ferrari

La stagione 1976, regalò l’ultima emozione durante il gran premio del Giappone; dove un violento temporale minacciava il regolare svolgimento della gara. Tra le polemiche dei piloti, la corsa partì ugualmente, ma Lauda non se la sentiva di correre e dopo un giro, parcheggiò la sua Ferrari ai box.
James Hunt continuò e, a pochi giri dalla fine,  conquistò quella manciata di punti, che gli permisero di diventare il nuovo campione del mondo.

Gioia e bufera a Maranello

Nel 1977 iniziarono le prime discussioni tra Lauda ed Enzo Ferrari. Il pilota austriaco però riuscì a portare a Maranello ben 3 vittorie e 6 secondi posti, conquistando il suo secondo mondiale. Alla fine della stagione, con ormai il titolo già in tasca, Niki decise di non correre le ultime gare,  questo favorì l’ingresso in Ferrari del giovane Gilles Villeneuve.
L’anno successivo Lauda passò alla Brabham Alfa-Romeo dove riuscì a cogliere due vittorie, di cui una proprio davanti al pubblico italiano che qualche anno prima lo osannò.
Il 1979 fu un anno da dimenticare per l’austriaco, con molti problemi tecnici che costrinse spesso il pilota al ritiro. A fine stagione Lauda decise di ritirarsi dalle corse per dedicarsi  allo sviluppo della propria compagnia aerea, la Lauda Air.
Passarono 3 anni e la McLaren decise di affidare la propria monoposto all’ex-campione del mondo 1975-77.
Aspettate 4 gare a giudicarmi” disse l’austriaco che già nella terza gara tornò alla vittoria.
La scelta della McLaren fu un azzardo, ma alla fine si rivelò quella giusta.

Il riscatto di Niki Lauda

Nel 1984, all’età di 35 anni, Lauda diventò campione del mondo per la terza volta.

Niki Lauda 1984
mclaren.com

Nel 1985 una serie di inconvenienti tecnici, non riuscirono a dare i risultati sperati, nonostante l’austriaco  fosse spesso in grado di lottare per la vittoria. Al gran premio d’Austria Lauda annunciò il ritiro dalle competizioni a fine stagione.
Celebre fu la frase di Enzo Ferrari, dopo i complimenti ricevuti da Lauda grazie alla conquista del mondiale 1979 ad opera di Jody Scheckter: “Se tu fossi rimasto con noi, avresti battuto il record dei cinque titoli detenuto da Fangio

Dopo il ritiro dalle competizioni attive, Lauda accettò l’invito del Presidente Montezemolo assumendo l’incarico di consulente per le gare automobilistiche, incarico che terminò nel 1995.

niki lauda 3 titoli mondiali

Niki Lauda tra passato e futuro

Nel settembre 2012, Lauda diventò presidente onorario non esecutivo della scuderia Mercedes AMG F1, della quale detiene anche una partecipazione azionaria.

Il triste annuncio

Nell’agosto del 2018 viene ricoverato presso l’Allgemeines Krankenhaus di Vienna dove subisce un trapianto di polmone.Ma dopo quasi un anno di degenza dovuta al difficile intervento Niki Lauda si è spento nella notte del 20 maggio 2019.

I numeri di Niki Lauda

3

Mondiali

25

Vittorie

54

Podi

24

Pole position

Il modello

Per questo evento particolare sono stati selezionati 4 modelli in scala 1/43 della Ferrari F1 Collection.

La gallery

Pubblicità

Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, Ciclismo, Pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio