L’8 febbraio 1932 nasceva a Brough in Inghilterra, Henry Clifford Allison. La carriera del pilota inglese iniziò tardi, quando all’età di 20 anni, acquistò una Cooper-Norton di Formula 3.
Colin Chapman notò subito le doti Allison, nei primi tre anni di attività; così nel 1958, il manager della Lotus decise di dare un volante a Clifford insieme a Graham Hill per far debuttare le sue monoposto nella massima competizione automobilistica.
Nel Gran Premio di Monaco, valido per il campionato del mondo di Formula 1 edizione 1958, Allison esordì con un sesto posto, risultato ripetuto in Olanda nella gara successiva e poi migliorato di due posizioni in Belgio. Al termine della stagione anche i buoni risultati ottenuti nelle gare di Formula 2 gli fecero meritare una chiamata da Maranello, dove la Ferrari si preparava ad affrontare un anno con una squadra necessariamente rinnovata dopo il ritiro del campione del mondo Mike Hawthorn e le tragiche morti di Luigi Musso e Peter Collins.
Con la Ferrari Allison disputò cinque gare nel 1959, ottenendo come miglior risultato il quinto posto a Monza. Il 1960 iniziò sotto i migliori auspici con la vittoria nella 1000 Chilometri di Buenos Aires in coppia con Phil Hill e con il secondo posto nel Gran Premio d’Argentina.
Purtroppo nelle prove libere del gran premio di Montecarlo, Allison fu coinvolto in un grave incidente, in cui riportò varie fratture con un coma durato 16 giorni.
Quando il pilota britannico si riprese, Enzo Ferrari gli propose un ruolo da collaudatore ma lui scelse di passare alla al team BRP che schierava una Lotus 18 e provare il ritorno in F1. Un nuovo incidente, stavolta in Belgio nel 1961, al Blanchimont, segnò definitivamente la carriera di Allison.
Il 7 aprile 2005 si spense nel villaggio di Brough , sempre in Gran Bretagna
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