Più forte dei luoghi comuni
In un intervista, Jack Brabham, ai giornalisti che tessevano le lodi di Jim Clark, suggerì che lo scozzese era veramente grande solo quando partiva in testa.
Il campione australiano, il più anziano tra i piloti del circus, era riuscito a far diventare competitiva la monoposto omonima, alleggerendola e riuscendo a creare un mix perfetto col motore 8 cilindri Repco, abbastanza potente ma molto affidabile.
Nelle prove di qualificazione del GP d’Olanda della stagione 1966, Clark diede spettacolo e tornò in prima fila dopo quasi due mesi. Lo scozzese è stata la vittima illustra di una Lotus poco competitiva penalizzata da un motore Climax che pagava un importante deficit di potenza nei confronti del Repco e del Ferrari.
Per festeggiare il proprio compleanno, Brabham si presenta sul lo schieramento con una lunga barba e un bastone mimando un improbabile vecchiaia che a tutti gl effetti non c’era.
Alla partenza Brabham e Clark scattano e cominciano a sfidarsi ruota a ruota ad ogni curva.
Al ventunesimo giro, quando l’australiano leader della corsa, si appresta a doppiare Bandini e Siffert, quando si ritrova Clark che ritardando la frenata al massimo passa in testa e lo distacca di alcuni secondi.
Chapman non sta nella pelle, il suo pupillo riesce a comandare la gara con una macchina con un motore meno potente, gli avversari per provare a tenere il suo ritmo pian piano devono rallentare per non dechappare i pneumatici troppo sollecitati.
Improvvisamente dagli scarichi della Lotus comincia uscire del fumo e dal box ordinano allo scozzese di rientrare, il sospetto è che la pompa dell’acqua si stia rompendo e devono riempire il serbatoio dell’acqua prima che il motore collassi.
Rifornita di acqua, il box rimanda in pista la Lotus dello scozzese ma con poche speranze di vederlo arrivare in fondo.
Clark guida con perizia e classe evitando di forzare eccessivamente il motore, riuscendo a concludere al terzo posto.
Con una macchina inferiore, lo scozzese aveva strameritato di vincere dimostrando a Brabham che la sua classe è intatta anche quando si trova a battagliare con gli avversari.