Non sempre essere baby-debuttanti in Formula 1 era una cosa positiva. Spesso e volentieri si veniva giudicati in maniera negativa e l’inesperienza poteva rivelarsi ben presto un problema. Nel passato, l’età media dei rookie che hanno preso tra le mani un volante di Formula 1 si era irrimediabilmente abbassato. Quali sono stati i dieci giovani del passato, più giovani della storia della Formula 1?
Tarso Marques (Brasile) 20 anni, 2 mesi e 12 giorni
Notato da Giancarlo Minardi per i risultati ottenuti in Formula 3 e nella Formula 3000 sudamericana, debutta in Formula 1 nel Gran Premio del Brasile del 1996 mentre l’anno successivo corse la seconda metà della stagione al posto di Jarno Trulli, chiamato in Prost per prendere il posto dell’infortunato Panis. Dopo una parentesi in Champ Car della durata di tre anni, nel 2001 venne richiamato nel Circus, sempre alla Minardi, dove fece coppia con Fernando Alonso, e venne sostituito a fine mondiale dal malese Alex Yoong.

Eddie Cheever (Stati Uniti) 20 anni, 1 mese e 22 giorni
Chiamato anche L’americano de Roma, perché ha trascorso la sua infanzia in Italia, dove ha gareggiato nelle formule minori. Cheever arrivò in Formula 1 nel 1978, quando venne ingaggiato dall’esordiente Theodore Racing. La vettura era poco competitiva e lo statunitense, dopo due fallite qualificazioni, riuscì a passare la sessione di prove cronometrate, in Sud Africa, con un 25esimo posto. La sua gara durò poco, infatti all’ottavo giro il motore Ford lo tradì obbligandolo al ritiro. Tornò in Formula 2 per farsi le ossa e ritentò l’avventura della Formula 1, nel 1980 con l’Osella.

Jenson Button (Gran Bretagna) 20 anni, 1 mese e 22 giorni
Dopo una sessione di test invernali trascorsi tra McLaren e Prost, Jenson Button viene ingaggiato dalla Williams per la stagione 2000 di Formula 1. Grazie alla fiducia accordatagli da Sir Frank, ha inizio la gavetta del britannico che dopo alcune stagioni trascorse tra Benetton, Renault e Bar, nonostante gli alti e i bassi, quando quest’ultima diventa Brawn GP, nel 2009, diventa campione del mondo piloti. Una stagione altalenantecon una prima parte di stagione sopra le righe e una seconda parte di controllo sull’unico rivale che riusciva a tenergli testa in pista, il compagno Rubens Barrichello.

Sabastian Vettel (Germania) 19 anni, 11 mesi e 14 giorni
Il quattro volte campione del mondo di Formula 1, è stato campione di precocità. Il suo esordio ufficiale è avvenuto in occasione del Gran Premio degli Stati Uniti del 2007, quando vestito di bianco e blu BMW, ha preso il posto di Robert Kubica dopo il pauroso botto del quale il polacco è stato protagonista in Canada. Alla prima gara ottiene il primo punto in carriera e viene notato da Helmut Marko che lo porta in Toro Rosso la stagione successiva. Un anno di sgrassamento nel gruppo della sorellina minore prima del passaggio in Red Bull, nel 2009.

Chris Amon (Nuova Zelanda) 19 anni, 10 mesi e 20 giorni
Debuttò nel Gran Premio del Belgio del 1963. Tra il 1963 e il 1966 corse per Lola, Lotus, Brabham e Cooper, sempre come rimpiazzo mentre nel 1967 passa in Ferrari. Una lunga carriera che lo ha visto passare anche dalle parti di March, Matra, Tecno e Wolf, dove conobbe Gilles Villeneuve. Chiuse la carriera in Formula 1 con pochi risultati e, nonostante la velocità, non riuscì mai a vincere un GP: saluta il Circus con 11 podi, 5 pole position e 3 giri veloci in 96 gran premi disputati.

Esteban Tuero (Argentina) 19 anni, 10 mesi, 14 giorni
Un altro created by Minardi. Nel 1998 affiancò Shinji Nakano nel team italiano correndo tutti e 16 i gran premi del campionato. Anche se l’anno successivo gli pervenì la proposta di continuare con la scuderia faentina, l’argentino decise di ritirarsi dal mondo delle corse per motivi personali.

Fernando Alonso (Spagna) 19 anni, 7 mesi e 4 giorni
Anche lui fa parte della nidiata Minardi. Quando provò per la prima volta in carriera la vettura italiana Fiorio lo fermò perché Alonso stava andando troppo veloce sul bagnato. «Vai piano o ci distruggerai la macchina!», fu l’ordine di Fiorio. Fernando replicò senza timori riverenziali: «Ma io sto andando piano!». Questo dovrebbe essere sufficiente a capire come la stoffa già c’era nonostante la tenera età. Lo spagnolo debutta in Formula 1 nel 2001, al Gran Premio d’Australia e, nonostante una vettura poco competitiva, riesce a farsi notare da Flavio Briatore che lo porta in Renault per un anno da collaudatore, prima del ruolo di pilota ufficiale nel 2003. Col manager cuneese, Alonso vince due mondiali (2005 e 2006). Passa dalla McLaren, nel 2007, e dopo i rapporti tesi che si erano creati con Ron Dennis e Lewis Hamilton, torna in Renault la stagione successiva. Dal 2010 è un pilota della Ferrari con la quale sta ancora provando ad aggiudicarsi il suo terzo titolo iridato della carriera.

Ricardo Rodriguez (Messico) 19 anni, 6 mesi e 27 giorni
Rodriguez non è stato certamente fortunato e la sua carriera in Formula 1 è durata meno di quanto il messicano si meritasse. Ingaggiato dalla Ferrari nel 1961 con la quale prese il via alla gara di casa, l’anno successivo disputa altri quattro Gran Premi, sempre col Cavallino Rampante. Muore nel 1963 durante le prove libere del Gran Premio del Messico a bordo di una Lotus perché la Rossa non prese parte all’evento.

Mike Thackwell (Nuova Zelanda) 19 anni, 5 mesi e 29 giorni
Pilota neozelandese degli inizi degli anni ’80, Thackwell esordì al volante di una Arrows nelle prove del Gran Premio di Olanda per sostituire Jochen Mass, ma non riuscì a qualificarsi. Tutto rimandato all’appuntamento del Canada, dove passò la fase eliminatoria ma purtroppo la gara terminò molto presto a causa di una collisione al via tra i due leader Alan Jones e Nelson Piquet che coinvolse altre vetture e portò alla sospensione della corsa.

Jaime Alguersuari (Spagna) 19 anni, 4 mesi e 3 giorni
Lo avevamo scritto all’inizio. Il vero e unico baby-debuttante della Formula 1 è uno spagnolo: Jaime Alguersuari. Esordisce nel Circus in occasione del Gran Premio d’Ungheria del 2009, su una Toro Rosso per prendere il posto di Sebastien Bourdais. Nonostante all’inizio della sua carriera fosse ritenuto uno dei primi talenti del Red Bull Junior Team, dopo appena due stagioni disputate nel team satellite, lo spagnolo viene scartato da Helmut Marko. Attualmente, senza sponsor per trovare un sedile, è uno dei tester dei quali si serve Pirelli per effettuare prove sulle gomme.
