1990-1999Formula 1On this day

Portogallo ’92: la cavalcata solitaria del Leone

Per la 14esima tappa del mondiale 1992 si corre ad Estoril, in Portogallo. La stagione è agli sgoccioli e i colpi di scena iniziano a mancare, poiché il trofeo sembra oramai nelle mani della Williams. La FW14B progettata da Adrian Newy e Patrick Head si è dimostrata una vettura imbattibile, tanto da entrare di diritto nella storia di questo sport. La monoposto spinta dal mostruoso V10 ha già vinto ben otto delle 13 gare disputate fino ad ora, tutte con il buon Nigel Mansell.

Nigel Mansell porta alla vittoria la FW14B con il Titolo 1992
© Williams Grand Prix Engineering Ltd./ Twitter

PRE-GARA

Il clima nel paddock non è fra i migliori dato l’annuncio fresco di giornata. Prost, durante l’anno sabbatico preso dopo il divorzio con la Ferrari, annuncia che tornerà per la stagione 1993 al volante della Williams. A fare scalpore però è una delle clausole del contratto del francese, che, di fatto, impedisce un possibile accordo fra l’ex compagno Senna e la scuderia di Groove. ll brasiliano non ha certo aspettato a farsi sentire “Non è giusto che la politica vinca nel nostro sport. Non è un bene, perché c’è chi gioca con carte truccate”. Prost, ovviamente, non ha risposto al rivale pubblicamente. Tuttavia ha confidato ad alcuni che considera Senna “uno di quei bambini che vuole rubarti il giocattolo più bello”. Si prospetta quindi una nuova stagione più che emozionante, carica di una nuova sfida tra due “vecchie” glorie del passato.

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LE QUALIFICHE

Già il sabato le due Williams mostrano tutto il loro potenziale, distruggendo, di fatto, le speranze di vittoria di ogni altro team. Mansell conquista infatti la dodicesima pole position stagionale, con il compagno di squadra (Patrese) che completa la prima fila. Staccato di ben 1.2 sec troviamo la McLaren di Senna, seguito dal compagno Berger e dalle Benetton-Ford di Schumacher e Brundle. Mika Hakkinen la spunta su Alboreto per la settima posizione, il quale si deve accontentare dell’ottava davanti a Herbert e Alesi su Ferrari.

LA GARA

A causa di un problema poco prima della partenza Schumacher è costretto a prendere il via dal fondo della griglia. Alla partenza le due Williams scattano indisturbate, mantenendo invariate le posizioni. Il tutto continua fino alla sosta ai box, quando il pit stop del pilota padovano va per le lunghe a causa di un problema tecnico. Patrese è quindi costretto ad una rimonta furiosa che si conclude però quando il suo tentativo di superare Berger si traduce con uno spettacolare incidente in cui l’auto si disintegra. Il pilota è fortunatamente illeso, ma i tanti detriti sulla pista provocano panico e forature (una proprio a Schumacher).

Mansell intanto continua la propria cavalcata trionfante verso la nona vittoria stagionale (record dell’epoca che venne battuto solo da Michael Schumacher alcuni anni dopo).

Completano il podio Berger (l’unico a non essere doppiato dal vincitore) e Senna (che ha cambiato ben quattro volte le gomme). Seguono Brundle, Hakkinen, Alboreto e Schumacher. Chiudono la top 10 Boutsen, De Cesaris e Suzuki. Disastro totale per le Ferrari che ancora una volta  si ritirano entrambe. La scuderia sembra non vedere ancora la luce in fondo al tunnel. Lo stesso Alesi ammette demoralizzato “Sono a terra, non sento la squadra vicina, la Ferrari non aiuta“. La sua reazione inoltre è dovuta al fatto che da quanto trapela, gli è stato comunicato che l’anno successivo toccherà a Berger essere la prima guida. Con questa prestazione Mansell allunga ancora in classifica portandosi a ben 58 punti di distanza da Senna (50 punti). La battaglia per il secondo posto rimane aperta ed a giocarsela con il brasiliano ci sono Schumacher con 47 punti e Patrese con 46. Per quanto riguarda il mondiale costruttori la Williams è ben salda in prima posizione.

L’ordine di arrivo del GP del Portogallo 1992

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 5 United Kingdom Nigel Mansell
United Kingdom Williams 01:34:46.659 71
1
10
2 2 Austria Gerhard Berger
United Kingdom McLaren 01:35:24.192 71
4
6
3 1 Brazil Ayrton Senna
United Kingdom McLaren +1 lap 70
3
4
4 20 United Kingdom Martin Brundle
Italy Benetton +1 lap 70
6
3
5 11 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom Lotus +1 lap 70
7
2
6 9 Italy Michele Alboreto
United Kingdom Footwork +1 lap 70
8
1
7 19 Germany Michael Schumacher
Italy Benetton +2 laps 69
5
0
8 25 Belgium Thierry Boutsen
France Ligier +2 laps 69
11
0
9 4 Italy Andrea de Cesaris
United Kingdom Tyrrell +2 laps 69
12
0
10 10 Japan Aguri Suzuki
United Kingdom Footwork +3 laps 68
17
0
11 17 Italy Emanuele Naspetti
United Kingdom March +3 laps 68
23
0
12 23 Brazil Christian Fittipaldi
Italy Minardi +3 laps 68
26
0
13 32 Italy Stefano Modena
Ireland Jordan +3 laps 68
24
0
14 24 Italy Gianni Morbidelli
Italy Minardi +3 laps 68
18
0
RIT 21 Finland Jyrki Järvilehto
Italy Dallara Physical 51
19
0
RIT 16 Austria Karl Wendlinger
United Kingdom March Gearbox 48
22
0
RIT 26 France Érik Comas
France Ligier Engine 47
14
0
RIT 30 Japan Ukyo Katayama
France Larrousse Spun Off 46
25
0
RIT 6 Italy Riccardo Patrese
United Kingdom Williams Collision 43
2
0
RIT 22 Italy Pierluigi Martini
Italy Dallara Puncture 43
21
0
RIT 28 Italy Ivan Capelli
Italy Ferrari Engine 34
16
0
RIT 3 France Olivier Grouillard
United Kingdom Tyrrell Gearbox 27
15
0
RIT 29 France Bertrand Gachot
France Larrousse Engine 25
13
0
RIT 33 Brazil Maurício Gugelmin
Ireland Jordan Electrical 19
20
0
RIT 27 France Jean Alesi
Italy Ferrari Spun Off 12
10
0
RIT 12 United Kingdom Johnny Herbert
United Kingdom Lotus Accident 2
9
0

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Nicolò Laffranchi

Mi chiamo Nicolò Laffranchi e ho 19 anni, liceale con una forte passione per i motori e per le corse, che mi tengono compagnia ogni weekend da alcuni anni a questa parte.

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