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2000-2009Formula 1On this day

Ralf Schumacher festeggia la sua prima vittoria nel GP di Germania 2001

Il 29 luglio 2001, dopo due settimane di pausa, il circus si trasferì in Germani per la dodicesima tappa del mondiale di Formula 1, sul tracciato dell’ Hockenheimring.

Le qualifiche

Nelle prove di qualificazione del sabato, Juan Pablo Montoya si aggiudicò la pole position, ed insieme a Ralf Schumacher, regalarono alla Williams una bella prima fila. Le due monoposto di Grove dominarono il sabato davanti alla McLaren di Mika Hakkinen, che riuscì a mantenere la sua posizione difendendola dagli attacchi della Ferrari di Michael Schumacher. Terza fila in fotocopia con l’altra monoposto di Woking dello scozzese David Coulthard, affiancato da Rubens Barrichello con la seconda Rossa. Settima e ottava posizione per le due monoposto elvetiche della Sauber, pilotate rispettivamente da Nick Heidfeld e Kimi Raikkonen. A completare la top ten, Pedro de la Rosa con la Jaguar e Jarno Trulli su Jordan. Purtroppo al termine della sessione, Burti fu protagonista di un’impressionante uscita di pista, fortunatamente senza problemi per il brasiliano.

La gara

luciano burti gp germania 2001
statsf1.com

Allo spegnimento dei semafori, la gara fu subito fermata a causa di un incidente innescato da Michael Schumacher, che rallentò di colpo per un guasto al cambio. Luciano Burti, che in quel momento aveva la visuale coperta da Panis, non riuscì a schivare il tedesco, che decollò, dopo aver tamponato al Ferrari. La Prost del brasiliano finì per atterrare sulla Arrows di Bernoldi, cappottandosi e terminando la sua corsa nella via di fuga. La gara fu immediatamente sospesa, riattivando una seconda procedura di partenza.

gp germania 2001 partenza
© Ferrari

Al secondo via, le Williams si presero la leadership della gara che fu dominata da Montoya che, però, dovette arrendersi per un guasto al motore BMW, subito dopo il pit-stop. Stessa sorte per il tedesco con la sua Ferrari, che improvvisamente si spense per una noia alla pompa benzina. Sorte poco fortunata, anche per le due McLaren di Coulthard e Hakkinen fermate entrambe per un guasto al motore Mercedes. Tra i top team rimasero Ralf Schumacher, che comandava comodamente la gara, davanti a Barrichello, autore di bellissimi sorpassi, anche se la strategia dei due pit-stop, non lo premiò. Sul podio salì anche Villeneuve, davanti alle due Benetton di Giancarlo Fisichella e Jenson Button. L’ultimo pilota a punti fu Jean Alesi con la Prost.

L’ordine d’arrivo

Pos No Pilota Team Tempo Giri Griglia Punti
1 5 Germany Ralf Schumacher
United Kingdom Williams 01:18:17.873 45
2
10
2 2 Brazil Rubens Barrichello
Italy Ferrari 01:19:03.990 45
6
6
3 10 Canada Jacques Villeneuve
United Kingdom BAR 01:19:20.679 45
12
4
4 7 Italy Giancarlo Fisichella
Italy Benetton 01:19:21.350 45
17
3
5 8 United Kingdom Jenson Button
Italy Benetton 01:19:23.327 45
18
2
6 22 France Jean Alesi
France Prost 01:19:23.823 45
14
1
7 9 France Olivier Panis
United Kingdom BAR 01:19:35.400 45
13
0
8 15 Brazil Enrique Bernoldi
United Kingdom Arrows +1 lap 44
19
0
9 14 Netherlands Jos Verstappen
United Kingdom Arrows +1 lap 44
20
0
10 21 Spain Fernando Alonso
Italy Minardi +1 lap 44
21
0
RIT 12 Italy Jarno Trulli
Ireland Jordan Hydraulics 34
10
0
RIT 4 United Kingdom David Coulthard
United Kingdom McLaren Engine 27
5
0
RIT 20 Brazil Tarso Marques
Italy Minardi Gearbox 26
22
0
RIT 6 Colombia Juan Pablo Montoya
United Kingdom Williams Engine 24
1
0
RIT 1 Germany Michael Schumacher
Italy Ferrari Fuel Pressure 23
4
0
RIT 23 Brazil Luciano Burti
France Prost Spun off 23
16
0
RIT 17 Finland Kimi Raikkonen
Switzerland Sauber Halfshaft 16
8
0
RIT 18 United Kingdom Eddie Irvine
United Kingdom Jaguar Fuel Pressure 16
11
0
RIT 3 Finland Mika Häkkinen
United Kingdom McLaren Engine 13
3
0
RIT 11 Brazil Ricardo Zonta
Ireland Jordan Collision 7
15
0
RIT 16 Germany Nick Heidfeld
Switzerland Sauber Collision 0
7
0
RIT 19 Spain Pedro de la Rosa
United Kingdom Jaguar Collision 0
9
0

Le parole di Ralf Schumacher

“E”una bellissima sensazione. Ho sempre avuto un po”di sfortuna qui. Non avevo mai veramente finito in una buona posizione e esser qui oggi in questa cornice, con tanti tifosi tedeschi, per vincere il Gran Premio di Germania è una stupenda sensazione. E”uno scenario perfetto. Già prima del weekend sapevamo che il motore sarebbe stato determinante, così quando Montoya si è messo a spingere, ho pensato: Ok, fai quello che vuoi. Io avevo già deciso di non spremere il motore al massimo poiché sapevo benissimo quanto lunga e quanto dura sarebbe stata la corsa. Una scelta, la mia, che alla fine ha pagato. Dopo questo, il team mi ha detto di andare ancora più piano ed è stato tutto facile poiché Barrichello non poteva spingere di più. Insomma, uno scenario perfetto.

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Silvano Lonardo

Mi occupo di Digital Strategist. Appassionato di Formula 1, ciclismo, pallamano e Lego. Insegnante di nuoto e due volte papà.

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