Formula 1Grandi eroi senza corona

René Arnoux il “grillo parlante”

Nato a Grenoble nel 1948, René Arnoux si forma in Italia dove mette in mostra ottime doti di combattente unite a buone capacità di gestione del mezzo meccanico.
Nel 1978 debutta in Formula Uno con il team Surtees e Martini per passare poi alla Renault nel 1979.
È proprio con la macchina francese che scrive una delle pagine più belle della F1…
Indimenticabile il duello ruota a ruota con Villeneuve durante il GP di Digione del primo luglio 1979!

Fu così che, quando Gilles volò via, l’Ing. Ferrari, che aveva ancora negli occhi il duello di qualche anno prima, pensò subito al francesino per sostituirlo….
L’annuncio ufficiale venne fatto a Monza, ma quella che sembrava essere una bella storia d’amore tra Arnoux e la Rossa, in realtà fu solo un fuoco fatuo.

Germani 83 René Arnoux Gran Premio di Germania
© Ferrari

Nel primo anno, con la formidabile 126C3, René ottiene tre vittorie e sette podi.
Solo il ritiro a Detroit, mentre era tranquillamente in testa, lo costrinse ad accontentarsi di un terzo posto in classifica generale tagliandolo fuori dalla lotta per il titolo.
Arnoux, durante l’inverno, trascorre molte ore a Fiorano a preparare la stagione ed occupa piacevolmente le pause spezzando il cuore a parecchie signorine di Maranello…
Nonostante i tanti collaudi, la stagione 1984 non è altrettanto florida come la precedente.

La squadra comincia a nutrire dubbi sul francese che, in tutto, ottiene solo quattro podi…
Troppo pochi per essere un pilota della Ferrari!
A complicare lo scenario e ad irritare molto la squadra un’intervista concessa da René al quotidiano La Repubblica dove afferma, in modo polemico, che durante tutta la stagione la macchina era perfetta e l’unico vero problema era il francese alla guida…

È evidente che il rapporto tra Ferrari e Arnoux è ormai logoro: la vettura del 1985 è chiaramente costruita sulle base caratteristiche di Alboreto, l’altro pilota della rossa!

gp san marino 1984 rene arnoux e michele alboreto
© Ferrari

Durante la prima gara in Brasile, in prova l’italiano da due secondi a René ed in gara si gioca la vittoria, mentre Arnoux si deve accontentare di un anonimo quarto posto…
Al ritorno in Italia i “si dice” si sprecano….
La delusione per il francese è davvero forte.
Durante la solita riunione del lunedì con il Drake e i dirigenti della squadra, il transalpino si lascia andare a critiche al vetriolo nei confronti della squadra e di chi ne detiene la gestione, Ferrari compreso.
Il Vecchio non era tipo da far passare liscia una cosa simile…
È così che, con uno scarno comunicato, licenzia il francese adducendo tra i motivi un non ben precisato problema fisico del pilota….
Cosa accadde veramente a Maranello in quei giorni non ci è dato di saperlo.
È certo che le divisioni all’interno del reparto corse influirono negativamente sul rendimento di Arnoux tanto che Ferrari, parlando del proprio pilota, una volta ebbe a dire “bisogna sapersi accontentare“…

Pubblicità

Federico Sandoli

Esperto di logistica e trasporti, sempre pronto a recepire le novità ed a proporre soluzioni operative innovative. Lettore accanito, con una passione particolare per la scienza, la medicina ed…i supereroi. Iscritto al Club Ferrari di Maranello dalla nascita, curo da sempre la mia passione per la Ferrari e la F1 in genere. Colleziono modellini che posiziono rigorosamente in funzione del periodo dell’anno e degli eventi legati a piloti e case costruttori e custodisco gelosamente alcune lettere autografe oggetto di uno scambio di corrispondenza con l’Ing. Ferrari.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio